Sindrome di Wiedemann-Steiner

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Sindrome di Wiedemann-Steiner
Malattia rara
Specialitàgenetica clinica
Classificazione e risorse esterne (EN)
OMIM605130
Sinonimi
Eponimi
Hans-Rudolf Wiedemann
...

La sindrome di Wiedemann-Steiner è una malattia genetica rara che si manifesta con ritardo mentale, una facies caratteristica, bassa statura e un'ipotonia generalizzata.

Epidemiologia e storia[modifica | modifica wikitesto]

Ci sono circa 1 000 individui al mondo affetti ufficialmente dalla patologia e si riteneva che colpisse circa un nato vivo su un milione, anche considerando i casi non diagnosticati; alcune ricerche suggeriscono però che la sua reale incidenza sia di circa un caso ogni 40 000 nati vivi.[1]

La sindrome fu descritta per la prima volta nel 1989 dal pediatra tedesco Hans-Rudolf Wiedemann;[2] il caso clinico riguardava un bambino di razza caucasica che presentava un ritardo globale dello sviluppo (con ritardo di crescita sia prenatale che postnatale), con un viso rotondo e piatto, naso corto, ipertelorismo oculare, prolabio alto, epicanto, impianto delle orecchie basso e palato stretto; il bambino presentava inoltre strabismo convergente, calici renali dilatati e arti tozzi e larghi. La mutazione genetica causa della malattia fu individuata nel 2012 da Wendy D. Jones.[1]

Eziologia[modifica | modifica wikitesto]

La sindrome di Wiedemann-Steiner deriva da una mutazione a carico del gene MLL localizzato sul braccio lungo del cromosoma 11;[3] questo gene codifica per un enzima (istone-lisina N-metiltransferasi 2A, KMT2A) che regola l'espressione di altri geni.[1] La condizione si trasmette con carattere autosomico dominante, per cui è sufficiente avere un solo allele mutato su due per sviluppare il fenotipo proprio della malattia. Nella maggior parte dei casi, questa mutazione genetica è de novo; i figli di una persona affetta da questa sindrome hanno il 50% di ereditare l'allele mutato e, conseguentemente, di sviluppare la malattia.[4] Non è ancora chiaro di che tipo siano specificamente le mutazioni che portano a sviluppare la patologia.[1]

Clinica[modifica | modifica wikitesto]

Segni e sintomi[modifica | modifica wikitesto]

La sindrome di Wiedemann-Steiner si manifesta con bassa statura, ritardo nello sviluppo psicomotorio, ipotonia muscolare grave durante l'infanzia e che spesso si attenua in età adulta, una facies peculiare e un'anomala villosità in corrispondenza dei gomiti (hypertrichosis cubiti).[5] I pazienti affetti dalla sindrome presentano spesso anche problemi nell'alimentazione, insonnia cronica, ciglia più lunghe del normale e problemi dentali.[4]

Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

È possibile effettuare una diagnosi prenatale della sindrome mediante un sequenziamento genomico completo, o in alternativa limitandosi al sequenziamento degli esoni, tuttavia (anche a causa della bassa incidenza della malattia e dunque alla scarsa effettuazione di test diagnostici specifici) la maggior parte dei casi, inizialmente, non viene diagnosticata, oppure riceve una diagnosi errata (ad esempio, di autismo o di sindrome di Rubinstein-Taybi).[4] Alcuni individui a cui viene diagnosticata la sindrome Kabuki sono in realtà affetti dalla sindrome di Wiedemann-Steiner.[6]

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

I bambini affetti dalla sindrome possono beneficiare di opportuni trattamenti fisioterapici e della logopedia.[5] È stata dimostrata anche una buona efficacia dell'ippoterapia e della musicoterapia per quanto riguarda le problematiche intellettive e comportamentali della malattia.[4]

Prognosi[modifica | modifica wikitesto]

Malgrado la sindrome si associ a molte difficoltà nella vita quotidiana, l'aspettativa di vita media di chi ne è affetto non sembra differire molto da quella della popolazione generale.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Anjali Aggarwal et al., Wiedemann-Steiner syndrome: Novel pathogenic variant and review of literature, in European Journal of Medical Genetics, vol. 60, n. 6, giugno 2017, pp. 285–288, DOI:10.1016/j.ejmg.2017.03.006, ISSN 1878-0849 (WC · ACNP), PMID 28359930.
  2. ^ (DE) Hans-Rudolf Wiedemann et al., Atlas der klinischen Syndrome für Klinik und Praxis, 3ª ed., Stoccarda, Schattauer, 1989, pp. 198–199, ISBN 9783794516827.
  3. ^ (EN) W. D. Jones, D. Dafou et al., De novo mutations in MLL cause Wiedemann–Steiner syndrome, in American Journal of Human Genetics, vol. 91, n. 2, 10 agosto 2012, pp. 358–364, DOI:10.1016/j.ajhg.2012.06.008, PMC 3415539, PMID 22795537.
  4. ^ a b c d (EN) What is Wiedemann–Steiner Syndrome? – WSS Foundation, su WSS Foundation. URL consultato il 28 ottobre 2017.
  5. ^ a b (EN) C. E. Steiner, Growth deficiency, mental retardation and unusual facies., in Clinical Dysmorphology, vol. 9, n. 2, aprile 2000, pp. 155–156, DOI:10.1097/00019605-200009020-00021, PMID 10826636.
  6. ^ a b (EN) N. Miyake et al., Delineation of clinical features in Wiedemann–Steiner syndrome caused by KMT2A mutations, in Clinical Genetics, vol. 89, n. 1, gennaio 2016, pp. 115–119, DOI:10.1111/cge.12586, PMID 25810209.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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