Silvio Curto

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Silvio Curto (Bra, 20 agosto 1919Torino, 24 settembre 2015[1]) è stato un egittologo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1964 ed il 1984 è stato direttore del Museo di antichità egizie di Torino e dal 1971 anche dirigente superiore presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.[1]
Ha diretto una campagna per il salvataggio del sito di Ellesija, con l'ing. Celeste Rinaldi e Vito Maragioglio, minacciato durante la costruzione della diga di Assuan. Il governo egiziano, a titolo di ricompensa, gli donò un tempietto, dedicato a Tutmosi III, che attualmente è uno dei reperti di maggiore interesse del museo.[1]
Docente universitario, ha ricoperto la cattedra di egittologia e di storia della scrittura a Torino. Ha contribuito all'istituzione e all'organizzazione di vari musei dedicati all'antico Egitto in Italia. Tra i suoi titoli figura quello di Accademico di Francia.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Il tempio di Ellesija (Torino, 1970)
  • Museo Egizio di Torino 1824 - La scoperta dell'arte egizia (Torino, 1975)
  • L'antico Egitto (Torino, 1981)
  • La scrittura nella storia dell'uomo (Milano, 1989)
  • La riscoperta dell'Egitto Cristiano (Torino, 1999)
  • L'antico Egitto - Realtà e fantasia (Torino, 2001)
  • Umorismo e satira nell'Egitto antico (Torino, 2006)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Morto Silvio Curto, il più insigne degli egittologi, per vent'anni guidò il Museo di Torino, su repubblica.it, 25 settembre 2015. URL consultato il 26 settembre 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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