Silvano Rizza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

« Io parto dall'idea che il giornalismo si impara facendolo e che il giornalismo da cui si parte è la cronaca.»

Silvano Rizza (Roma, 15 aprile 1923[2]Roma, 4 settembre 2013) è stato un giornalista italiano, condirettore de “Il Messaggero” e direttore di “Paese Sera”.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di famiglia di origini toscane, partecipa alla Seconda guerra mondiale come pilota di caccia. Dopo l’ 8 settembre 1943, poco più che ventenne, combatte da partigiano nella rischiosa zona di Osoppo[3].

Nell’immediato secondo dopoguerra, fonda il giornale satirico “Nuvole” con il pittore Lucio Ranucci. È poi assunto alla redazione milanese del Tempo, dove si occupa di cronaca nera[4].

Dopo alcune collaborazioni a L'Illustrazione Italiana e a "Il settimo giorno", edito da Garzanti, nel 1956 Rizza è assunto al Giorno, appena fondato da Gaetano Baldacci ed è presto nominato redattore capo. Dopo altri sei anni, Rizza passa al Giornale di Sicilia, dove rimane due anni, per poi accettare una collaborazione alla Rai[4].

Nel 1970 Alessandro Perrone gli offre l’incarico di Capo dei servizi di cronaca al Messaggero. Vi rimane sedici anni; gli ultimi sei come condirettore (1980-86)[4]. Al Messaggero, Rizza opera una vera e propria rivoluzione del modo di fare giornalismo: abolisce i titoli banali e i pezzi di cronaca "commentati" ma introduce numerosissime inchieste, dal caro-vita alle auto blu, con le illustrazioni del disegnatore Alfonso Artioli; organizza scioperi dei consumatori, contro il caro-prezzi[3]. “Se il conto non torna, mandatelo al Messaggero”, è una delle tante sue nuove rubriche di successo.

Nel maggio 1987 è chiamato a dirigere Paese Sera, che guida sino al gennaio 1989. Fa distribuire un fascicolo di una trentina di pagine: «Scrivere per il giornale. Manuale per i giovani giornalisti». Insegna, poi, per 12 anni, alla scuola di giornalismo di Urbino, la più antica scuola di giornalismo italiano.

È stato più volte consigliere nazionale e componente del Comitato tecnico scientifico dell'Ordine dei Giornalisti, che ha istituito in sua memoria una borsa di studio per studenti di giornalismo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Messaggero, 5 settembre 2013
  2. ^ annuario dei giornalisti italiani 2010 pag. 407 (PDF), su giornalisticosentini.it. URL consultato il 7 maggio 2021.
  3. ^ a b Vittorio Emiliani, Addio a Silvano Rizza Giornalista mai banale, in: L'Unità, 6 settembre 2013
  4. ^ a b c Addio a Silvano Rizza, storico cronista del Messaggero, in: Il Messaggero, 5 settembre 2013

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Vittorio Emiliani, Cronache di piombo e di passione. L'Altro "Messaggero". Un giornale laico sulle rive del Tevere, Donzelli, Roma, 2013.
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie