Shake Your Hips

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Shake Your Hips
singolo discografico
ArtistaSlim Harpo
Pubblicazionegiugno 1966
Durata2:23
Dischi1
Tracce2
GenereBlues
EtichettaExcello Records
ProduttoreJoseph Denton Miller
Registrazionefebbraio 1966, Crowley, Louisiana
Formati7"
Slim Harpo - cronologia
Singolo precedente
(1965)
Singolo successivo
I'm Your Bread Maker, Baby
(1966)

Shake Your Hips (noto anche con il titolo Hip Shake) è un brano musicale blues composto ed eseguito dal bluesman statunitense Slim Harpo. La canzone fu da lui incisa nel 1966 per il produttore Joseph Denton Miller come prossimo singolo dopo il successo di Baby Scratch My Back. La Excello Records di Miller pubblicò il singolo nel giugno 1966 (lato B Midnight Blues) e in ottobre, la canzone fu inclusa nell'album Baby Scratch My Back.[1] Il biografo di Slim Harpo, Martin Hawkins, indicò nell'incisione il contributo di Lazy Lester alle percussioni e di Katie Webster all'organo.[1]

Versione dei Rolling Stones[modifica | modifica wikitesto]

Shake Your Hips
ArtistaThe Rolling Stones
Autore/iSlim Harpo
GenereBlues rock
Stileblues in 12 misure
Pubblicazione originale
IncisioneExile on Main St.
Data1972
EtichettaRolling Stones Records
Durata2 min : 59 s

I Rolling Stones incisero una versione del pezzo per il loro album Exile on Main St. del 1972. Fu di Mick Jagger l'idea di registrare il brano di Harpo. Gli Stones lo incisero in studio a Londra e lo rielaborarono successivamente in Francia nella villa di Keith Richards, dove la band si trovava in "esilio" per motivi fiscali. Il pezzo fu registrato con l'intenzione che sembrasse un disco inciso negli anni cinquanta.

Altre cover[modifica | modifica wikitesto]

La canzone è stata reinterpretata da numerosi artisti,[2] inclusi Love Sculpture, Legendary Shack Shakers[3] e Joan Osborne.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Martin Hawkins, Slim Harpo: Blues King Bee of Baton Rouge, Baton Rouge, Louisiana, Louisiana State University Press, 2016, pp. 201–202, ISBN 978-0807164549.
  2. ^ Song search results for Shake Your Hips, su AllMusic. URL consultato il 13 ottobre 2015.
  3. ^ Hal Horowitz, Cockadoodledon't – The Legendary Shack Shakers | Songs, Reviews, Credits, su AllMusic. URL consultato il 13 ottobre 2015.
  4. ^ Thom Jurek, Bring It on Home – Joan Osborne | Songs, Reviews, Credits, su AllMusic. URL consultato il 13 ottobre 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica