Shahriar Shafiq

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Shahriar Shafiq

Shahriar Shafiq (Cairo, 15 marzo 1945Parigi, 7 dicembre 1979) è stato un militare iraniano, ucciso su ordine dell'Ayatollah Khalkhali a Parigi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo figlio della principessa Ashraf Pahlavi, studiò alla Razi High School[1] per poi frequentare la Britannia Royal Naval College in Regno Unito.[2]

Ufficiale di alto rango della Marina Imperiale Iraniana,[3] venne nominato comandante della flotta di cacciatorperdinieri della Marina nel 1975.[1] Fuggì dall'Iran per rifugiarsi a Parigi una settimana dopo la vittoria della rivoluzione islamica.

Mentre lasciava la casa di sua madre all'una del pomeriggio di venerdì 7 dicembre 1979,[4] Shafiq fu colpito e ucciso da due proiettili alla nuca e alla testa in via Villa Dupont a Parigi.[5] L'Agence France-Presse riporta come, diverse ore dopo, una persona sconosciuta si assunse la responsabilità del terrore tramite una telefonata e disse: "Shafiq doveva essere rimosso. Era un nemico della nostra fede e del nostro popolo." Aggiunse anche "ha aiutato i sionisti internazionali e lo abbiamo ucciso". Concluse il suo discorso con "Viva Khomeini!".[1]

L'Ayatollah Khalkhali rivendicò l'omicidio.[1][6]

Sposato con Maryam Eqbal (figlia del primo ministro Manouchehr Eghbal), ebbe due figli: Nader e Dara.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Shahriar Shafiq, su iranrights.org.
  2. ^ Cyrus Kadivar, Villa Dupont, in Iranian, 31 ottobre 2003. URL consultato il 4 agosto 2013.
  3. ^ Diplomat Assassins: Who Does Iran Kill Abroad and Why?, su iranwire.com.
  4. ^ THE IRANIAN REGIME’S 40-YEAR CAMPAIGN OF ASSASSINATIONS, su ge.usembassy.gov.
  5. ^ Iran terrorism, Cyrus Kadivar - THE IRANIAN, su iranian.com.
  6. ^ Shah's nephew assassinated by 'death squad', in Middlesboro Daily News, Paris, UPI, 8 dicembre 1979. URL consultato il 4 novembre 2012.

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