Sevdaliza

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Sevdaliza
Sevdaliza nel 2018
NazionalitàBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
GenereContemporary R&B[1]
Pop orchestrale[1]
Pop sperimentale[2]
Trip hop[1]
Periodo di attività musicale2012 – in attività
EtichettaTwisted Elegance
Album pubblicati2
Studio2
Sito ufficiale

Sevdaliza, pseudonimo di Sevda Alizadeh (in persiano سِودا علیزاده‎; Teheran, 1º settembre 1987[1]), è una cantante, compositrice e produttrice discografica iraniana con cittadinanza olandese.[3][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata in Iran da una famiglia di origini azero-iraniane, persiane e russe, si trasferisce con l'intera famiglia nei Paesi Bassi nel 1992.[4] Qui completa la formazione scolastica e si laurea in scienze della comunicazione, iniziando a pubblicare musica a partire dal 2012.[5] Proprio nel 2012 viene edito il suo EP di debutto Zwartgoud, a cui fanno seguito Children of Silk e The Suspended Kid nel 2015.[6] In questi anni il suo stile oscilla principalmente fra i generi Contemporary R&B e Trip hop, che continueranno a caratterizzarla anche per gli anni successivi.[4] Nel 2016 è protagonista del cortometraggio The Formula, il quale include al suo interno alcune sue canzoni.[7]

Dopo aver pubblicato vari singoli, nel maggio 2017 l'artista pubblica il suo album di debutto ISON,[8] con cui entra nella classifica olandese.[9] Il progetto viene realizzato come visual album, con video realizzati sotto forma di lungometraggio per una durata equivalente a quella dell'album.[10] Sempre nel 2017 realizza il singolo Bebin, con il quale attacca la politica di Donald Trump nei confronti dell'immigrazione.[11] Nei mesi successivi l'artista intraprende una tournée internazionale.[12] Nel marzo 2018 pubblica l'EP The Calling, per poi intraprendere un'altra serie di concerti.[13] Sempre nel 2018 vince due premi durante la manifestazione Shark Music Video Awards.[14]

Nel marzo 2019 pubblica il singolo Darkest Hour, definendolo l'inizio di una nuova fase della sua carriera.[15] Segue l'anno successivo la pubblicazione del suo secondo album in studio Shabrang,[16][17] con cui ottiene piazzamenti in varie classifiche nazionali. Nel 2022 pubblica l'EP Raving Dahlia;[18] uno dei singoli estratti dal progetto, Everything Is Everything, vince il premio di migliori effetti speciali ai Berlin Video Music Awards.[19]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2017 – Ison
  • 2020 – Shabrang

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 – Zwartgoud
  • 2015 – The Suspended Kid
  • 2015 – Children of Silk
  • 2018 – The Calling
  • 2022 – Raving Dahlia

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2014 – Clear Air
  • 2014 – Sirens of the Caspian
  • 2014 – Backseat Love
  • 2015 – Marilyn Monroe
  • 2015 – Haunted
  • 2016 – Time
  • 2016 – Human
  • 2017 – Bebin
  • 2017 – Hero
  • 2017 – Hubris
  • 2017 – Mad Woman
  • 2018 – Soul Syncable
  • 2018 – Human Nature
  • 2019 – Darkest Hour
  • 2019 – Martyr
  • 2020 – Oh My God
  • 2020 – Lamp Lady
  • 2020 – Joanna
  • 2020 – Habibi
  • 2020 – Rhode
  • 2021 – Oh My God
  • 2021 – The Great Hope Design
  • 2022 – High Alone
  • 2022 – Woman Life Freedom

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Heather Phares, Sevdaliza Biography, su allmusic.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  2. ^ a b (EN) Braudie Blais-Billie, New Face, Fresh Style: Avant Garde Pop Artist Sevdaliza On Wearing Her Skin as Fashion & The Feminine Sexuality of Debut Album 'ISON', su billboard.com, 15 maggio 2017. URL consultato il 18 marzo 2022.
  3. ^ (EN) Jordan Darville, Meet Sevdaliza, A Dutch-Iranian Roamer Finding A Spiritual Home In Music, su thefader.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  4. ^ a b (EN) Ann Binlot, Musician Sevdaliza Escapes Expectations with Curator Beatrix Ruf, su Document Journal, 7 febbraio 2018. URL consultato il 6 novembre 2023.
  5. ^ (EN) Chris Kelly, Interview: Sevdaliza, su Fact Magazine, 14 ottobre 2015. URL consultato il 6 novembre 2023.
  6. ^ (EN) Paley Martin, Sevdaliza Talks Texture ‘Obsession’ While Transforming the Ordinary on ‘Children of Silk’, su Billboard, 8 dicembre 2015. URL consultato il 6 novembre 2023.
  7. ^ (EN) Joe Price, Watch Sevdaliza's Captivating Short Film, "The Formula", su Complex. URL consultato il 7 novembre 2023.
  8. ^ (EN) Saby Reyes-Kulkarni, Sevdaliza: ISON, su Pitchfork, 13 maggio 2017. URL consultato il 7 novembre 2023.
  9. ^ (NL) Discografie Sevdaliza - dutchcharts.nl, su dutchcharts.nl. URL consultato il 7 novembre 2023.
  10. ^ (EN) Kyle Munzenrieder, Iranian Singer Sevdaliza's Surprise Visual Album 'ISON' Belongs in an Art Gallery, su W Magazine, 26 aprile 2017. URL consultato il 7 novembre 2023.
  11. ^ (EN) Jenna Romaine, Iranian-Dutch Singer Sevdaliza on How Immigration Ban Inspired Her Reflective Song ‘Bebin’, su Billboard, 2 febbraio 2017. URL consultato il 7 novembre 2023.
  12. ^ (EN) Magdalene Taylor, Iranian-born Dutch artist Sevdaliza preps debut LP, touring in May, su BrooklynVegan, 22 aprile 2017. URL consultato il 7 novembre 2023.
  13. ^ (EN) Ilana Kalish, Our Take: Sevdaliza Beckons Us Toward Inner Peace with 'The Calling', su Atwood Magazine, 25 aprile 2018. URL consultato il 7 novembre 2023.
  14. ^ (EN) Shark Awards 2018 Winners, su kinsalesharks.awardsengine.com. URL consultato il 7 novembre 2023.
  15. ^ (EN) Salvatore Maicki, Hear Sevdaliza’s new song “Darkest Hour”, su The FADER, 8 marzo 2019. URL consultato il 7 novembre 2023.
  16. ^ (EN) Colin Lodewick, Sevdaliza: Shabrang, su Pitchfork, 28 agosto 2020. URL consultato il 7 novembre 2023.
  17. ^ Marta Blumi, Non ascoltate ‘Shabrang’ di Sevdaliza, potrebbe devastarvi | Rolling Stone Italia, su rollingstone.it, 2 settembre 2020. URL consultato il 7 novembre 2023.
  18. ^ (EN) Luke Ballance, Sevdaliza knows no bounds on the freewheeling Raving Dahlia EP, su The Line of Best Fit, 25 febbraio 2020. URL consultato il 7 novembre 2023.
  19. ^ (EN) sevdaliza – Berlin Music Video Awards, su berlinmva.com. URL consultato il 7 novembre 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN286161938143739870003 · GND (DE1231692073 · WorldCat Identities (ENviaf-286161938143739870003