Sergio Saleri

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Sergio Saleri
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Attaccante
Carriera
Squadre di club1
1950-1951Lumezzane? (17)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Sergio Saleri (Lumezzane, 14 agosto 19296 luglio 2019) è stato un dirigente sportivo italiano, già calciatore di ruolo attaccante.

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 1950-1951 ha giocato nel Lumezzane Calcio[1], formando la coppia d'attacco con Tullio Saleri (41 gol) e contribuendo con i suoi 17 gol alla vittoria del campionato lombardo di Seconda Divisione[2], con conseguente promozione nel campionato regionale di Prima Divisione: si è trattato della prima promozione nella storia della società rossoblù.

Industriale[modifica | modifica wikitesto]

È figlio di Italo Saleri, che nel 1942 fondò un'azienda di produzione di componenti per motocicli, boccole di bronzo, morsetti e batterie.

Nel 1952 Italo iniziò la collaborazione con fabbricanti di automobili, per la produzione di componenti del motore. L'azienda assunse la denominazione di Saleri Italo & C. ed ai figli Francesco e Sergio venne affidata la direzione dell'azienda. Negli anni 80 iniziò la collaborazione con produttori di automobili nel settore OEM/OES.

Dirigente sportivo[modifica | modifica wikitesto]

Sergio Saleri è stato presidente del Brescia dal 1976 al 1981. Nel corso della sua presidenza la squadra conquistò la promozione in Serie A nella stagione calcistica 1979-1980, con Luigi Simoni in panchina; nella stagione 2010-2011 suo figlio Luca è stato vicepresidente del Brescia[1].

In seguito è stato anche nominato presidente onorario del Lumezzane[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Sergio Saleri e il Brescia: una storia senza fine Archiviato il 17 maggio 2014 in Internet Archive. Bresciaoggi.it
  2. ^ Storia della società Archiviato il 14 aprile 2019 in Archive.is. Aclumezzane.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enciclopedia Bresciana, vol. XVI, p. 55, di Antonio Fappani, Edizione Voce del Popolo, 2000.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]