Sepp Heckelmiller

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Sepp Heckelmiller
Nazionalità bandiera Germania Ovest
Altezza 185 cm
Peso 82 kg
Sci alpino
Specialità Slalom gigante
Squadra SV Hindelang
Termine carriera 1974
 

Josef Heckelmiller detto Sepp (Hindelang, 5 novembre 1943) è un ex sciatore alpino tedesco che gareggiò per la nazionale tedesca occidentale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gigantista originario di Oberjoch e puro attivo tra la fine degli anni 1960 e i primi anni 1970, Heckelmiller ottenne il primo risultato internazionale di rilievo in occasione dei X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968, chiudendo al 24º posto. Il 10 marzo successivo colse a Méribel il primo piazzamento in Coppa del Mondo (5º), mentre nel 1969 a Madonna di Campiglio si classificò 2º alla XX edizione della 3-Tre[1].

Il 5 gennaio 1970 colse, sulla prestigiosa pista Chuenisbärgli di Adelboden, il primo podio in Coppa del Mondo (2º) e ai successivi Mondiali di Val Gardena 1970 si classificò 11º[2]; due anni dopo disputò i suoi ultimi Giochi olimpici invernali, Sapporo 1972, senza completare la prova e sempre nel 1972, il 18 febbraio a Banff, salì per l'ultima volta sul podio in Coppa del Mondo (2º). Ottenne l'ultimo piazzamento in Coppa del Mondo il 24 marzo 1973 a Heavenly Valley (7º) e l'ultimo risultato internazionale in carriera il 5 febbraio dell'anno seguente ai Mondiali di Sankt Moritz 1974 (11º).

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 16º nel 1971
  • 4 podi (tutti in slalom gigante):
    • 3 secondi posti
    • 1 terzo posto

Campionati tedeschi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'albo d'oro della 3-Tre dal 1950 al 2012 (RTF), su newspower.it. URL consultato il 19 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ (EN) Sepp Heckelmiller, su olympedia.org. URL consultato il 19 luglio 2023.
  3. ^ (DE) Ski-Alpin - Deutsche Meisterschaften - Herren (1932-2003), su sport-komplett.de. URL consultato il 19 luglio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]