Sekine Kankotan

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Sekine Kankotan
Tomba di Sekine Kankotan

First lady della Turchia
Durata mandato12 settembre 1980 –
3 marzo 1982
PresidenteKenan Evren
PredecessoreEmel Cimcoz
SuccessoreSemra Yeğinmen

Sekine Kankotan (meglio nota col nome da sposata Sekine Evren; Manisa, 1922Ankara, 3 marzo 1982) è stata la settima First lady della Turchia come moglie del presidente Kenan Evren.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sekine Kankotan nacque nel 1922 a Manisa, come figlia maggiore di un viticoltore, e aveva tre sorelle minori. A causa delle condizioni economiche delle sua famiglia non le fu possibile frequentare gli studi superiori[1][2][3].

Nel 1944 fuggì di casa per sposare, il 27 marzo, il tenente maggiore Ahmet Kenan Evren, dopo che i suoi genitori le avevano negato il permesso. Seguì il marito al fronte durante la guerra di Corea del 1950, e a causa delle condizioni precarie, perse il suo primo bambino poco dopo la nascita. In seguito, la coppia si stabilì ad Ankara ed ebbe tre figlie, Şenay, Gülay e Miray Evren[1][2][3].

Sekine era di salute cagionevole e aveva contratto il diabete già in giovane età. Il 18 maggio 1980, mentre era col marito in Belgio, a Bruxelles, subì un ictus che la lasciò paralizzata[1][2][3].

Lo stesso anno, il 12 settembre 1980, Evren, ora generale a quattro stelle, guidò con successo un golpe militare contro il governo e si proclamò presidente, facendo di Sekine la First lady della Turchia. Tuttavia, lei si rifiutò di riconoscere la presa di potere del marito, reputandola illegittima, e non si trasferì con lui al palazzo presidenziale, preferendo restare nel loro alloggio militare, dove morì il 3 marzo 1982. Suo marito le tributò un funerale di Stato presso la moschea Hacı Bayram di Ankara, tenuto il 5 marzo, e venne sepolta nel Cimitero di Cebeci Asri[1][2][4][5][3].

Parteciparono tutte le personalità del governo turco, membri del Consiglio di sicurezza nazionale, il presidente del Consiglio consultivo, il vice primo ministro, i capi degli organi dell'alta magistratura, i ministri e le loro mogli, i capi delle missioni estere ad Ankara, oltre a una grande folla popolare e ai leader deposti Süleyman Demirel e Bülent Ecevit[6]. Nell'elogio, Evren descrisse la moglie come "una donna parsimoniosa e di grande personalità"[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (TR) Çankaya’nın First Lady’leri, su www.hurriyet.com.tr, 15 aprile 2007. URL consultato il 26 maggio 2023.
  2. ^ a b c d (TR) Kenan Evren'in eşinin büyük sırları, su Sabah. URL consultato il 26 maggio 2023.
  3. ^ a b c d Kenan Evren'in eşinin büyük sırları - Gündem Haberleri, su web.archive.org, 13 maggio 2015. URL consultato il 26 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2015).
  4. ^ (TR) Türkiye'nin First Lady'leri, su Sabah. URL consultato il 26 maggio 2023.
  5. ^ Gazete Oku, su web.archive.org, 2 marzo 2022. URL consultato il 26 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2022).
  6. ^ Kenan Evren, Memorie di Kenan Evren 3, 1991.

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