Sede titolare di Saccea

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Saccea
Sede vescovile titolare soppressa
Titulus Saccaeotenus
Chiesa latina
Istituita1933
Soppressa2010
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Saccea (in latino Titulus Saccaeotenus) è una sede titolare soppressa della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La città di Shaqqa, nel governatorato di As-Suwayda in Siria, è identificata con l'antica Saccea (Sakkaia), che sul finire del III secolo fu elevata al rango di città con il nome di Massimianopoli, documentata dal IV secolo come sede vescovile del patriarcato di Antiochia.[1][2][3][4]

Agli inizi del Novecento era convinzione che Saccea e Massimianopoli fossero due località distinte, poiché Massimianopoli veniva identificata con Sheikh Miskin (o Al-Shaykh Maskin) nel governatorato di Dar'a.[5] Saccea, benché non menzionata nell'unica Notitia Episcopatuum nota del patriarcato antiocheno, fu considerata sede di un'antica diocesi, di cui erano noti alcuni vescovi grazie alle scoperte epigrafiche.[6]

Nella revisione dell'Index sedium titularium della Chiesa cattolica nel 1933 furono inserite entrambe le sedi titolari, quella di Saccea e quella di Massimianopoli di Arabia, nonostante facessero ambedue riferimento, in realtà, alla medesima diocesi antica. Il titolo è stato assegnato a due soli vescovi: Dominique Hoàng-van-Doàn, vicario apostolico di Bắc Ninh in Vietnam; e Joseph Lawrence Wilhelm, vescovo ausiliare di Calgary in Canada. Nel 2010 è stata soppressa a favore della sola sede di Massimianopoli di Arabia.

Cronotassi dei vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Robert Devreesse, Le Patriarcat d'Antioche depuis la paix de l'église jusqu'à la conquête arabe, Paris, 1945, p. 235.
  2. ^ (EN) Frank R. Trombley, Hellenic Religion and Christianization C. 370-529, part two, 1995, pp. 344-345.
  3. ^ (EN) Steven Moors, The decapolis: city territories, villages and bouleutai, in Willem Jongman, Marc Kleijwegt, After the Past: Essays in Ancient History in Honour of H.W. Pleket, 2002, pp. 157-208 (in particolare pp. 170 e seguenti).
  4. ^ (EN) Brown, J., E. Meyers, Places: 678366 (Sakkaia/Maximianopolis), su pleiades.stoa.org, Pleiades. URL consultato il 17 giugno 2022 4:21 am.
  5. ^ (EN) Siméon Vailhé, Maximopolis, Catholic Encyclopedia, vol. 10, New York, 1911.
  6. ^ (FR) Siméon Vailhé, La province ecclésiastique d'Arabie, in Échos d'Orient, tome 2, nº 2-4 (1899), pp. 175-176.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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