Scrittura epiolmeca

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Dettaglio della stele 1 di La Mojarra con tre colonne di glifi. Le due colonne a destra sono glifi Istmiani. La colonna di sinistra rappresenta una data in lungo computo, la data è 8.5.16.9.9, corrispondente al 156 d.C.
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La scrittura epiolmeca (post olmeca), nota anche come scrittura istmiana (poiché la maggior parte di esempi di questa scrittura sono stati scoperti nella zona dell'Istmo di Tehuantepec) è un sistema di scrittura mesoamericano molto antico, in uso nell'area dell'istmo di Tehuantepec dal 500 a.C. al 500 d.C., anche se c'è disaccordo su queste date. La scrittura epiolmeca è strutturalmente simile alla tarda scrittura maya, e come quella maya usa un insieme di caratteri che rappresentano logogrammi (o morfemi) ed un secondo insieme che rappresenta le sillabe.[1]

Testi ritrovati[modifica | modifica wikitesto]

I quattro più importanti testi in scrittura istmiana sono:

Altri testi:

  • Alcuni glifi istmiani in quattro stele (la 5, la 6, la 8 e, probabilmente, la 15) gravemente danneggiate, provenienti da Cerro de las Mesas.
  • Approssimativamente 23 glifi della maschera O'Boyle, un manufatto di argilla ora in una collezione privata, di provenienza ignota.
  • Un piccolo numero di glifi in un frammento di ceramica di Chiapa de Corzo. Questo coccio è considerato l'esempio più antico di scrittura istmiana conosciuto: 450-300 a.C.[2]

Decifrazione[modifica | modifica wikitesto]

In uno scritto del 1993, John Justeson e Terrence Kaufman proposero una decifrazione parziale del testo in scrittura epiolmeica della stele di La Mojarra, suggerendo che la lingua era un antico membro delle lingue zoque.[3] Nel 1997, gli stessi pubblicarono un secondo documento relativo alla scrittura epiolmeca, in cui sostenevano che una nuova sezione di testo scoperta sulla stele aveva ceduto facilmente alla decifrazione grazie al sistema stabilito in precedenza.[4] Per questi lavori, nel 2003 hanno fatto vincere ai due autori la Guggenheim Fellowship.

L'anno successivo, tuttavia, la loro interpretazione dei testi di La Mojarra venne messa in dubbio da Stephen D. Houston e Michael D. Coe, che avevano tentato, senza successo, di applicare il metodo Justeson-Kaufman al testo istmiano sul retro della, fino ad allora sconosciuta, maschera in stile Teotihuacan.[5]

La questione è ancora in discussione. In Lost Languages (2008) Andrew Robinson riassume le diverse posizioni così:

«Nel complesso, quindi, la "decifrazione" dell'istmiano, di Justeson e Kaufman è decisamente poco provata e poggia attualmente su basi traballanti... Ciò che è necessario, più urgente di nuove "decifrazioni", vista l'evidente complessità linguistica, è la scoperta di un nuovo testo o testi sostanziali come quello della stele scoperta a La Mojarra nel 1986.[6]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lo.
  2. ^ Pérez de Lara and Justeson.
  3. ^ Justeson e Kaufman (1993).
  4. ^ Justeson e Kaufman (1997).
  5. ^ Comunicato stampa della Brigham Young University. Nonostante la provenienza sconosciuta, Houston è convinto che il testo sulla maschera venne scritto tra il 300 ed il 500 d.C., che significherebbe tra 150 e 250 anni dopo la stele di La Mojarra.
  6. ^ Robinson, p. 263.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dibattito tra l'archeologo Stephen Houston della Brigham Young University e Michael Coe professore della Yale University rispetto alle scoperte di Justeson-Kaufman. Brigham Young University press-release[collegamento interrotto]
  • Diehl, Richard A. (2004) The Olmecs: America's First Civilization, Thames & Hudson, London.
  • Houston, Stephen e Michael Coe (2004) "Has Isthmian Writing Been Deciphered?", in Mexicon XXV:151-161.
  • Justeson, John S. e Terrence Kaufman (1993), "A Decipherment of Epi-Olmec Hieroglyphic Writing" in Science, Vol. 259, 19 March 1993, pp. 1703–11.
  • Justeson, John S. e Terrence Kaufman (1997) "A Newly Discovered Column in the Hieroglyphic Text on La Mojarra Stela 1: a Test of the Epi-Olmec Decipherment", in Science, Vol. 277, 11 July 1997, pp. 207–10. [1]
  • Justeson, John S. e Terrence Kaufman (2001) Scrittura Epi-Olmeca e Testi.
  • Lo, Lawrence; "Epi-Olmec", in Ancient Scripts.com (accessed January 2008).
  • Pérez de Lara, Jorge, and John Justeson "Photographic Documentation of Monuments with Epi-Olmec Script/Imagery"], Foundation for the Advancement of Mesoamerican Studies (FAMSI). [2]
  • Robinson, Andrew (2008)Lost Languages: The Enigma of the World's Undeciphered Scripts, Thames & Hudson, ISBN 978-0-500-51453-5.
  • Schuster, Angela M. H. (1997) "Epi-Olmec Decipherment" in Archaeology, (consultato gennaio 2008).

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