Sari van Veenendaal

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Sari van Veenendaal
van Veenendaal nel 2017 con la maglia dell'Arsenal.
Nazionalità Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Altezza 177 cm
Calcio
Ruolo Portiere
Termine carriera 29 luglio 2022
Carriera
Giovanili
????-????Bandiera non conosciuta Vsv Vreeswijk
????-2008Saestum
Squadre di club1
2008-2010Utrecht2 (-5)
2010-2015Twente112 (-?)
2015-2019Arsenal48 (-?)
2019-2020Atlético Madrid10 (-?)
2020-2022PSV39 (-?)
Nazionale
2011-2022Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi91 (0)
Palmarès
 Europei di calcio femminile
Oro Paesi Bassi 2017
 Mondiali di calcio femminile
Argento Francia 2019
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 9 luglio 2022

Sari van Veenendaal (Nieuwegein, 3 aprile 1990) è un'ex calciatrice olandese, di ruolo portiere.

È ricordata principalmente per aver vestito a lungo la fascia di capitano della nazionale femminile olandese, con cui si è laureata campionessa d'Europa nel 2017, oltre ad aver vinto un'Algarve Cup nel 2018 e aver conquistato il secondo posto ai Mondiali del 2019.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ottobre del 2017 van Veenendaal, insieme al resto della squadra nazionale olandese, è stata insignita dell'Ordine di Orange-Nassau dal Primo ministro Mark Rutte e dal Ministro dello Sport Edith Schippers, in seguito al loro successo agli Europei di quell'anno.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

van Veenendaal nel 2014 con la maglia del Twente in Champions League

Nata a Nieuwegein, inizia a giocare a calcio nel Vsv Vreeswijk, trasferendosi in seguito al Saestum, dove rimane fino al 2008. A 18 anni va a giocare per la prima volta in Eredivisie, campionato sorto la stagione precedente, firmando con l'Utrecht. Nelle due stagioni di permanenza ottiene un quarto e un quinto piazzamento in campionato, trovando il campo solo due volte, chiusa nel ruolo dalla futura compagna in nazionale Angela Christ, ma riesce a vincere il primo trofeo in carriera, la Coppa d'Olanda 2010.

Nel 2010 passa al Twente, con cui esordisce il 23 settembre 2010 nella sconfitta per 2-0 in trasferta contro l'Heerenveen.[2] Alla prima stagione con la squadra di Enschede vince il campionato, qualificandosi per la Champions League dell'anno successivo, competizione nella quale debutta il 28 settembre 2011, perdendo 2-0 in casa con le russe del Rossijanka.[3] Nella stagione 2011-2012 non riesce ad arricchire il suo palmarès personale, ma si rifà nelle tre stagioni successive, che la vedono vincitrice di due BeNe League (2013 e 2014), campionato a cui partecipavano squadre belghe e olandesi, oltre che di un'altra Coppe d'Olanda nel 2015. Termina con 112 presenze totali in campionato.

A luglio 2015 va a giocare in Inghilterra, venendo tesserata dall'Arsenal.[4] Nelle prime tre stagioni arriva tre volte terza in Women's Super League 1, ma vince la FA WSL Cup nel 2015 e la FA Women's Cup nel 2016.

A metà luglio 2019, van Veenendaal lascia l'Arsenal per trasferirsi in Spagna, firmando un contratto con l'Atlético Madrid, campione nazionale in carica[5]. Tuttavia, in seguito alla conclusione anticipata del campionato a causa della pandemia di COVID-19, il portiere decide di far ritorno in Olanda già nella stagione seguente, sottoscrivendo un accordo con il PSV.[6]

Dopo due stagioni a Eindhoven, nel luglio del 2022 van Veenendaal ha annunciato ufficialmente il proprio ritiro dal calcio giocato, pubblicando una lettera sul proprio profilo Instagram.[7][8]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 debutta in nazionale maggiore, giocando titolare nella sfida del 7 marzo contro la Svizzera in Cyprus Cup, vinta per 6-0.[9]

Nel 2013 il CT Roger Reijners la inserisce nella lista delle 23 convocate all'Europeo in Svezia, dove le olandesi escono al girone e van Veenendaal non gioca nessuna gara, facendo da riserva a Loes Geurts.[10]

Nel 2015 partecipa al Mondiale in Canada,[11] dove chiude il girone al terzo posto dietro le padrone di casa e la Cina, passando come una delle migliori terze, ma venendo eliminata negli ottavi di finale dal Giappone, poi finalista perdente; anche in questo caso è riserva di Loes Geurts, ma riesce ad ottenere una presenza, nella seconda gara del torneo, il 12 giugno, persa per 1-0 contro la Cina.[12]

Viene convocata anche per l'Europeo casalingo del 2017 dal nuovo tecnico Sarina Wiegman, che la preferisce a Loes Geurts facendola giocare titolare in tutte e sei le gare del torneo, concluso con la vittoria del trofeo, grazie al 4-2 in finale sulla Danimarca.[13] Protagonista del torneo, van Veenendaal viene inserita nella formazione ideale dell'Europeo dall'UEFA.[14]

Ai Mondiali 2019, manifestazione in cui i Paesi Bassi vengono sconfitti in finale dagli Stati Uniti, è eletta miglior portiere del torneo.

Infine, è stata inclusa anche nella rosa che ha preso parte agli Europei del 2022.[15] Tuttavia, nei primi minuti della prima partita della fase a gironi contro la Svezia (poi conclusasi sull'1-1), van Veenendaal ha riportato un infortunio alla spalla, venendo quindi sostituita da Daphne van Domselaar e, in seguito, costretta a ritirarsi dal torneo, con Jacintha Weimar a prenderne il posto fra le convocate.[16][17][18] Questa sarebbe rimasta la sua ultima presenza con la nazionale olandese.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Twente: 2010-2011
Twente: 2012-2013, 2013-2014
Utrecht: 2009-2010
Twente: 2014-2015
PSV Eindhoven: 2020-2021
Arsenal: 2018-2019
Arsenal: 2015
Arsenal: 2015-2016

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

2017
2018 (a pari merito con la Svezia)

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

2017
2019

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di Orange-Nassau - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Voetbalsters Oranje geridderd in Den Haag, su nos.nl, 25 ottobre 2017. URL consultato il 30 luglio 2022.
  2. ^ Heerenveen-Twente, su soccerway.com, 23 settembre 2010. URL consultato il 4 agosto 2017.
  3. ^ Tewnte-Rossiyanka, su soccerway.com, 28 settembre 2011. URL consultato il 4 agosto 2017.
  4. ^ Ladies complete double signing, su arsenal.com, 10 luglio 2015. URL consultato il 4 agosto 2017.
  5. ^ Sari van Veenendaal nuovo acquisto dell'Atletico Madrid, su lfootball.it, 20 luglio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019.
  6. ^ (EN) Sari van Veenendaal pens one year deal, su www.psv.nl, 14 maggio 2020. URL consultato il 30 luglio 2022.
  7. ^ (NL) Van Veenendaal stopt per direct: 'Laat veel leuke dingen liggen', su Vi.nl, 29 luglio 2022. URL consultato il 30 luglio 2022.
  8. ^ Olanda, la leggenda van Veenendaal si ritira: "È tempo di dire addio, orgogliosa di quanto fatto", su Tutto Calcio Femminile, 30 luglio 2022. URL consultato il 30 luglio 2022.
  9. ^ Paesi Bassi-Svizzera, su onsoranje.nl, 7 marzo 2011. URL consultato il 4 agosto 2017.
  10. ^ Trio miss cut in Netherlands squad, su uefa.com, 30 giugno 2013. URL consultato il 4 agosto 2017.
  11. ^ Reijners kiest WK-selectie Oranjevrouwen, su knvb.nl, 10 maggio 2015. URL consultato il 1º agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2015).
  12. ^ Cina-Paesi Bassi, su soccerway.com, 12 giugno 2015. URL consultato il 4 agosto 2017.
  13. ^ Wiegman kiest Oranjeselectie voor WEURO 2017, su onsoranje.nl, 14 giugno 2017. URL consultato il 4 agosto 2017.
  14. ^ Official UEFA Women's EURO 2017 Best Eleven, su uefa.com, 7 agosto 2017. URL consultato il 10 agosto 2017.
  15. ^ (NL) Definitieve selectie OranjeLeeuwinnen voor EK in Engeland, su www.onsoranje.nl, 31 maggio 2022. URL consultato il 30 luglio 2022.
  16. ^ Olanda-Svezia | UEFA Women's EURO 2022, su UEFA.com. URL consultato il 30 luglio 2022.
  17. ^ (NL) Sari van Veenendaal verlaat EK-selectie, su www.onsoranje.nl, 11 luglio 2022. URL consultato il 30 luglio 2022.
  18. ^ (DE) EM-Aus für van Veenendaal - Nouwen angeschlagen, su soccerdonna.de, 11 luglio 2022. URL consultato il 30 luglio 2022.

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