Sandra Sabattini

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Beata Sandra Sabattini
 

Laica fidanzata

 
NascitaRiccione, 19 agosto 1961
MorteBologna, 2 maggio 1984 (22 anni)
Venerata daChiesa cattolica
Beatificazione24 ottobre 2021 da papa Francesco
Ricorrenza4 maggio

Sandra Sabattini (Riccione, 19 agosto 1961Bologna, 2 maggio 1984), è stata una studentessa italiana, venerata come beata dalla Chiesa cattolica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sandra Sabattini nacque a Riccione il 19 agosto 1961 da Giuseppe Sabattini e Agnese Bonini. Fu cresciuta nella fede sin da piccola, tanto che dal 1961 al 1965 andò a vivere nella canonica dello zio don Giuseppe Bonini[1] (prima a Misano Adriatico, poi a Rimini, nella parrocchia di San Girolamo), assieme al fratello Raffaele e ai genitori[2].

Il 24 gennaio 1972 iniziò a scrivere su un diario riflessioni e pensieri spirituali all’insaputa di tutti, precoce sintomo di un intenso percorso spirituale[3]. A dodici anni, nel 1974, incontrò don Oreste Benzi e l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata dallo stesso presbitero; iniziò partecipando agli incontri per adolescenti curati personalmente da don Benzi, e due anni dopo partecipò ad un soggiorno per adolescenti sulle Dolomiti, ad Alba di Canazei (TN), con disabili gravi, dal quale ritornò con le idee estremamente chiare:

«Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai»

Decise così di servire i più bisognosi, svolgendo varie attività caritative e contribuendo a sensibilizzare la comunità parrocchiale alla maggiore attenzione per i disabili. Nel 1979 si fidanzò con un giovane, Guido, anch’egli membro dell’Associazione.

Dopo gli studi superiori, nel 1981[4] si iscrisse alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Bologna, progettando con il fidanzato di partire missionaria in Africa e continuando a dedicare il tempo libero e le vacanze estive nelle comunità terapeutiche per il recupero di tossicodipendenti aperte dalla Comunità Papa Giovanni XXIII nei primi anni '80.

Morì in ospedale il 2 maggio 1984 a causa di un coma profondo a seguito di un incidente stradale. Lo scontro avvenne nei pressi di Igea Marina il 29 aprile; mentre si recava in auto con il fidanzato Guido e l'amico Elio ad una assemblea della Comunità Papa Giovanni XXIII, un'automobile li colpì in pieno e Sandra fu catapultata sul cofano.[5]

Iscritta dal 1974 all'Associazione Atletica ‘Libertas’ di Rimini, ha gareggiato come velocista dei 100 metri, distinguendosi anche a livello nazionale.

Processo di beatificazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1985 don Oreste Benzi, intuendone le virtù eroiche, curò la prima edizione del Diario di Sandra, che verrà poi ampliato nel 2003 a cura di Francesco Zanotti, pubblicato da Ancora Editrice, e ulteriormente arricchito nell'edizione 2009 curata da Nicoletta Pasqualini per l'Editore Sempre Comunicazione.

«L'amore di Sandra per il Signore e per la Vita si riflette in tutti coloro che vengono a contatto con lei: la sua persona emana gioia ed entusiasmo che conducono a Gesù[6]»

Il 30 gennaio 2006 la Chiesa cattolica, attraverso la conferenza dei vescovi dell'Emilia Romagna, espresse parere favorevole circa l'opportunità dell'introduzione della causa di canonizzazione di Sandra, a norma della corrente legislazione per le Cause dei Santi.

Il 27 settembre 2006 il vescovo della diocesi di Rimini, mons. Mariano De Nicolò, aprì il processo diocesano di canonizzazione. Furono nominati per l'istruzione del processo il sacerdote Giuseppe Tognacci quale giudice delegato, il sacerdote Mauro Evangelisti quale promotore di giustizia (successivamente sostituito per motivi di salute dal sacerdote Fausto Lanfranchi) e il prof. Alfio Rossi quale notaio attuario.

Quando il 22 aprile 2009, a 25 anni dalla morte, una commissione si recò nel cimitero di Sant'Andrea in Casale (di fianco alla fossa dove nel 1992 venne sepolta anche Agnese, la mamma di Sandra) per effettuare una ricognizione canonica dei resti mortali e per traslare la salma nella chiesa di san Girolamo, dove allora era parroco lo zio don Giuseppe Bonini, si trovarono solo alcuni pezzi della croce sopra la bara e qualche brandello dei calzini e del pizzo che rivestiva l'interno della cassa. Non si trovò neppure un piccolo osso del suo corpo[7].

La fase diocesana si concluse il 6 dicembre 2008 durante una sessione pubblica presieduta dal nuovo vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, con l'apposizione dei sigilli ai documenti da inviare a Roma.

Il 6 marzo 2018 papa Francesco le attribuì il titolo di venerabile.

Il miracolo per la beatificazione[modifica | modifica wikitesto]

Ai fini della beatificazione la Chiesa cattolica ha considerato miracolosa la guarigione di Stefano Vitali, quarantenne, padre di famiglia, assessore del Comune di Rimini, già segretario personale di Don Oreste Benzi, il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII.

Dall’inizio del 2007 Stefano aveva iniziato a lamentare dolori all’addome. Col passare dei mesi la sintomatologia era peggiorata: avvertiva dolori sempre più intensi, difficoltà respiratorie e rapidamente perse molto peso. Il medico pensava si trattasse del Morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell’apparato digerente, ma appena ricoverato d'urgenza presso l’Ospedale Infermi di Rimini nel luglio 2007, gli accertamenti eseguiti prospettavano una situazione ben più grave. La colonscopia mise in risalto un’enorme massa neoplastica. L’esame istologico del 23 luglio, poi confermato dalla TAC, evidenziò un adenocarcinoma del retto con invasione linfatiche. Il 26 luglio 2007 subì un intervento chirurgico, ma la massa tumorale era talmente estesa che il chirurgo decise di chiamare in sala operatoria anche l’oncologo. L'operazione non fu risolutiva poiché i medici non riuscirono ad asportare tutte le metastasi: il tumore era al quarto stato avanzato. Il materiale esaminato dopo l’intervento mostrava metastasi massive a tutti i 37 linfonodi. Il dott. Ravaioli, primario di oncologia e amico di Stefano, prospettò all'assessore pochi mesi di vita. Il 21 Agosto 2007 iniziò la chemioterapia. L’obiettivo dei medici era quello di rallentare il decorso della malattia e allungare di qualche mese la sua vita. Intanto Don Benzi chiese alla Comunità di pregare Sandra Sabattini affinché intercedesse per la guarigione del malato.

Fra il secondo ed il terzo ciclo di chemioterapia i marcatori tumorali si abbassarono drasticamente. Il 5 novembre 2007, dopo solo cinque cicli di chemioterapia, si evidenziò una remissione del tumore. Le TAC dei giorni successivi confermarono la scomparsa di ogni forma tumorale[8]. I medici di Rimini continueranno per altri cinque anni a somministrare parzialmente la chemioterapia a scopo prudenziale. Più volte dichiareranno di non aver mai visto un simile caso nella loro esperienza. Anche il prof. Sacchini del Cancer Center di New York affermerà che non esiste un solo caso conosciuto di sopravvivenza così lunga in questo tipo di patologia. Gli esami clinici eseguiti dieci anni dopo, nel 2018, certificheranno che il paziente risulta libero da malattia.

Nel 2019 la Congregazione delle cause dei santi convocò una Commissione medica, composta da specialisti credenti e non credenti, i quali giudicarono scientificamente inspiegabile la guarigione rapida, completa e duratura di Stefano Vitali. Il 2 ottobre 2019 papa Francesco autorizzò la promulgazione del Decreto che riconosce il miracolo, attribuito all'intercessione della venerabile serva di Dio Sandra Sabattini. La beatificazione, inizialmente prevista a Rimini per il 14 giugno 2020, è stata celebrata, a causa dell'emergenza coronavirus, il 24 ottobre 2021 nella Cattedrale di Rimini, ed è stata presieduta dal cardinale Marcello Semeraro in qualità di legato pontificio e attuale prefetto della Congregazione delle cause dei santi.[9][10] La memoria liturgica è stata fissata al 4 maggio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Si è spento don Giuseppe Bonini (1923-2019) zio di Sandra Sabattini, su riminiduepuntozero.it, 29 Ottobre 2019.
  2. ^ Beata Sandra Sabattini, su santiebeati.it.
  3. ^ Nicoletta Pasqualini (a cura di), Il diario di Sandra, Sempre Comunicazione, 2019, ISBN 9788889807798.
  4. ^ Vaticano: Congregazione cause dei Santi e Beati / Sandra Sabattini, su causesanti.va.
  5. ^ Sandra - Comunità Papa Giovanni XXIII / formato pdf / "sandra articolo sempre" (rivista Comunità apg23.org)
  6. ^ Commento di don Oreste Benzi dal Diario di Sandra
  7. ^ Serafino Drudi, Modellare la santità: in esclusiva il nuovo monumento funebre a Sandra Sabattini, su Riminiduepuntozero, 3 dicembre 2018. URL consultato il 18 ottobre 2020.
  8. ^ Il Miracolo, su sandrasabattini.org. URL consultato il 2 dicembre 2021.
  9. ^ Rinviate le prossime Beatificazioni, su causesanti.va, Congregazione per le cause dei santi. URL consultato il 29 aprile 2020.
  10. ^ Paolo Guiducci, Il profilo. Sandra Sabattini beata il 24 ottobre: una fidanzata sugli altari, in Avvenire, 29 maggio 2021. URL consultato il 21 ottobre 2021.

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