Salvatore Melluzzo

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Salvatore Melluzzo
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 170 cm
Pugilato
Categoria Pesi piuma
Termine carriera 1984
Carriera
Incontri disputati
Totali 45
Vinti (KO) 37
Persi (KO) 8
Pareggiati 0
Palmarès
 Campionati Mondiali Militari
Oro Seul 1973 Pesi piuma
 

Salvatore Melluzzo, soprannominato il Guerriero di Ortigia (Siracusa, 12 giugno 1952), è un ex pugile italiano, Campione europeo dei pesi piuma nel 1981-1982.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera da dilettante[modifica | modifica wikitesto]

Combatte nei pesi piuma e, nel 1973, a Seul, vince i Campionati mondiali militari[1]. Fa parte della ristretta pattuglia di pugili italiani, guidata da Natalino Rea e Armando Poggi che partecipa ai primi Campionati mondiali per dilettanti svolti a L'Avana nel 1974.

Vince ai punti il primo incontro contro il guyanese Winfield Druichwaite, nonostante una ferita. Al secondo turno cede ai punti di fronte al tedesco occidentale René Weller[2], scontando il superiore allungo dell'avversario e i postumi della precedente ferita. Il verdetto non è unanime perché uno dei cinque giudici si esprime per il pari[3].

Carriera da professionista[modifica | modifica wikitesto]

Debutta al professionismo il 9 maggio 1975 a Milano[4].

Dopo sedici incontri tutti vinti conquista il titolo italiano dei pesi piuma, a Pesaro, battendo Sergio Emili per Kot alla decima ripresa[4]. Lo difende vittoriosamente, sempre a Pesaro, contro Salvatore Fabrizio, vincendo per squalifica al primo round. Perde il titolo nel febbraio 1979, a Cagliari, contro il campione locale Natale Caredda, ai punti[4].

Fallisce, una prima volta, la conquista del titolo europeo a Leon, contro Roberto Castañón, per squalifica alla nona ripresa, il 17 maggio 1980. Il 24 settembre dello stesso anno, a Fiuggi, riconquista il titolo italiano, ai punti contro Marco Gallo e lo difende dall'assalto di Luigi Tessarin, il 14 febbraio 1981, a Vittoria (Kot al 11º round)[4].

Il 22 luglio 1981, a Marsala, conquista il titolo di campione europeo, battendo il francese Laurent Grimbert per Kot al 7º round[5] e lo difende vittoriosamente il 23 dicembre successivo, sempre a Marsala, costringendo al Kot alla nona ripresa, lo spagnolo Emilio Barcala. Il 30 maggio 1982, a Wembley, è costretto a cederlo al britannico Pat Cowdell per Kot alla decima ripresa[4].

Il 2 dicembre 1982, va in fumo il suo ennesimo tentativo di riconquistare il titolo italiano, di fronte ai pugni del futuro Campione del Mondo Loris Stecca che lo sconfigge a Teramo per ferita al 6º round[6].

Melluzzo riesce comunque a indossare nuovamente la cintura italiana, il 2 luglio successivo a Siracusa, battendo Giuseppe La Vita per squalifica all'ottava ripresa. È però costretta a cederla a Salvatore Bottiglieri, il 3 marzo 1984 a Riva del Garda (Kot al 10º round). E' sconfitto dallo stesso Bottiglieri nella rivincita disputata a Vietri sul Mare (Kot al 12º round), in quello che sarà il suo ultimo incontro da professionista[4].

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

A settembre 1984 cessa l'attività agonistica e si dedica all'insegnamento della disciplina pugilistica ed alla formazione di atleti professionisti e dilettanti. Riesce a trasmettere la disciplina pugilistica sfornando annualmente nuovi campioni nella sua regione Sicilia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]