Salmen Gradowski

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Salmen Gradowski con la moglie in una foto del 1935.

Salmen Gradowski (Suwałki, 1910Campo di concentramento di Auschwitz, 7 ottobre 1944) è stato un ebreo polacco, originario di Suwałki,[1] prigioniero nel campo di concentramento di Auschwitz II (Birkenau) durante l'occupazione della Polonia. Arrivò nel novembre 1942 a bordo di un treno dell'Olocausto da Kalabosin, probabilmente Kiełbasin, dove c’era un campo di smistamento, carico di prigionieri dal Ghetto di Grodno,[2] possibile refuso nella trascrizione del nome. Dopo la “selezione” tutti i membri della sua famiglia perirono. Lui invece fu mandato nell’unità di lavoro forzato del Sonderkommando.[3].

Diario segreto[modifica | modifica wikitesto]

Per tramandare la sua testimonianza della vita nel lager alle generazioni future, Gradowski scrisse un diario segreto, descrivendo la sua vita ed il campo. Lo seppellì nel lager per conservare la memoria della vita nel campo. In esso, Gradowski fornì una descrizione dettagliata del processo di sterminio a Birkenau. Fu una delle figure chiave della rivolta del sonderkommando di Auschwitz, nel corso della quale fu ucciso.[3][4][5]

Una citazione dal diario è usata come epigramma per il libro del 2015 "KL. Storia dei campi di concentramento nazisti" ("KL: A History of the Nazi Concentration Camps"): “Possa il mondo vedere almeno una goccia, una frazione di questo mondo tragico in cui abbiamo vissuto.”[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Shulamit Lifshitz, Chaim Zalman Gradowski da Suwalki, Polonia, nato nel 1910 da Shmuel e Sara, in Il Database Centrale dei nomi delle vittime della Shoah, Yad Vashem, 2015. URL consultato il 9 aprile 2015.
  2. ^ POLIN, Kiełbasin, ul. O. Solomowoj - były nazistowski obóz tranzytowy, in Campo di smistamento di Kiełbasin, Muzeum Historii Żydów Polskich POLIN, 2015. URL consultato il 9 aprile 2015.
  3. ^ a b Yisrael Gutman, Michael Berenbaum, Anatomia del campo di sterminio di Auschwitz "Anatomy of the Auschwitz Death Camp", Indiana University Press, 1998, pp. 522–529, ISBN 0-253-20884-X. URL consultato il 9 aprile 2015.
  4. ^ Michael Berenbaum, Piangere senza lacrime, “Weeping Without Tears“ (PDF), in Source: Yad Vashem Studies, Vol. 29, Jerusalem, 2001, pp. 433-446, Shoah Resource Center, The International School for Holocaust Studies, p. 3. URL consultato il 9 aprile 2015.
  5. ^ Kazimierz Adamczyk, Report and lament – Zalman Gradowski's notes from Auschwitz, in Acta Universitatis Lodziensis. Folia Litteraria Polonica, vol. 46, n. 8, 11 maggio 2017, DOI:10.18778/1505-9057.46.09. URL consultato il 7 febbraio 2020.
  6. ^ (EN) Thomas Laqueur, Devoted to Terror, in London Review of Books, 23 settembre 2015. URL consultato il 18 gennaio 2020.

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