Saint Jhn

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Saint Jhn
Saint Jhn nel 2018
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Genere[1]Contemporary R&B
Hip hop
Periodo di attività musicale2010 – in attività
Strumentovoce
EtichettaGodd Complexx, Hitco
Album pubblicati3
Studio3
Sito ufficiale

Saint Jhn (reso graficamente SAINt JHN), pseudonimo di Carlos St. John Phillips (Brooklyn, 26 agosto 1986), è un rapper, cantautore e produttore discografico statunitense.

È meglio noto per la versione remix del suo brano Roses, realizzata dal produttore kazako Imanbek, che è entrato nelle classifiche dei singoli in più di trenta paesi, raggiungendo la vetta della Official Singles Chart.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carlos St. John Phillips è nato a Brooklyn, New York ed è di origini guyanesi. Crescendo, trarscorse il suo tempo tra Brooklyn e la Guyana. Iniziò a creare musica all'età di 12 anni e fu ispirato dal fratello maggiore che avrebbe suonato nel quartiere con gli amici. Scrisse la sua prima canzone nel suo primo anno di liceo mentre viveva in Guyana.[3][4]

La madre di Jhn, Sharon Rosita St. John, nata in Guyana, è stata per breve tempo un'attrice per la televisione britannica (incluso il ruolo di Kate Moses in Brookside) prima di trasferirsi negli Stati Uniti negli anni '80.

Prima di adottare il nome d'arte di Saint Jhn, si esibì usando il suo nome di nascita, Carlos St. John (o Carlos Saint John).[3] Nel 2010, pubblicò un EP The St. John Portfolio e un mixtape In Association con il suo nome di nascita. Poco dopo, fu portato a Los Angeles dal dirigente musicale, Zach Katz. Per due mesi scrisse canzoni per Rihanna, ma nessuno dei suoi dischi fu accettato. Dopo essere tornato a casa, Jhn scrisse No Interruption per Hoodie Allen nel 2012.[3][5]

Negli anni seguenti, Jhn scrisse canzoni per Kiesza, Gorgon City e Nico & Vinz, tra gli altri.[6] Nel 2016, guadagnò un credito da scrittore per le canzoni di Usher, Crash e Rivals, entrambe apparse nel suo album Hard II Love.[5] Sempre nel 2016, venne pubblicata la sua prima canzone con il soprannome, Saint Jhn, intitolata 1999.[7] Lo seguì con altri due brani nel 2016, Roses e Reflex.[8][9] Ad ottobre 2016 fu annunciato che Jhn sarebbe stato l'artista di apertura dei concerti di Post Malone alla West Coast statunitense.[10]

Nel febbraio 2017, l'album di Jidenna, The Chief, fu pubblicato con la canzone Helicopters/Beware che ebbe scritto insieme a Jhn.[5] Il mese seguente, Jhn pubblicò un'altra traccia, 3 Below.[11] Nell'ottobre di quell'anno, si esibì a due festival, Rolling Loud e Voodoo Experience. Uscì anche un'altra nuova canzone, Hermes Freestyle. Nel febbraio 2018, Jhn pubblicò I Heard You Got Too Litt Last Night.[12] Un mese dopo, avvenne la pubblicazione del brano Albino Blue, e il 30 marzo dello stesso anno fu messo in commercio il suo album di debutto, Collection One.[13]

Nel 2020 ha visto la svolta internazionale grazie al remix di Imanbek Roses (Imanbek Remix), che ha raggiunto la vetta delle classifiche di quindici paesi, fra cui Australia, Canada e Regno Unito.[2][14][15] Nel novembre successivo ha pubblicato il suo terzo album in studio, While the World Was Burning,[16] che include collaborazioni con artisti come Kehlani e Kanye West; nella settimana successiva ha inoltre pubblicato una seconda collaborazione con quest'ultimo, intitolata Smack DVD.[17]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Mixtape[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Christopher Riley, Saint Jhn Is Hip-Hop's First Rockstar Athlete: "Treat Me Like LeBron", su GQ, 12 maggio 2020. URL consultato l'11 giugno 2021.
  2. ^ a b (EN) Gordon Murray, SAINt JHN's Remixed 'Roses' Blooms on Hot 100 & Dance/Electronic Charts, su Billboard, 31 marzo 2020. URL consultato il 1º aprile 2020.
  3. ^ a b c (EN) Lakin Starling, How Rapper Saint JHN Learned To Appreciate His Own Gifts, su The Fader, 7 ottobre 2016. URL consultato il 9 aprile 2020.
  4. ^ (EN) Emmanuel C.M., The Break Presents: SAINt JHN, su XXL, 25 novembre 2016. URL consultato il 9 aprile 2020.
  5. ^ a b c (EN) Riley Wallace, SAINt JHN's Debut Album Took A Lifetime To Create, su HipHopDX, 30 marzo 2018. URL consultato il 9 aprile 2020.
  6. ^ (EN) Saint Jhn, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 9 aprile 2020.
  7. ^ (EN) Lakin Starling, SAINt JHN Lets Us In On His Journey With "1999", su The Fader, 28 giugno 2016. URL consultato il 9 aprile 2020.
  8. ^ (EN) Trevor Smith, SAINt JHN - Roses, su HotNewHipHop, 24 luglio 2016. URL consultato il 9 aprile 2020.
  9. ^ (EN) Jacob Moore, Brooklyn's SAINt JHN Delivers Again With "Reflex", su Yahoo!, 22 settembre 2016. URL consultato il 9 aprile 2020.
  10. ^ (EN) Trevor Smith, Rapper SAINt JHN to Open for Post Malone on West Coast Run, su BroadwayWorld, 31 ottobre 2016. URL consultato il 9 aprile 2020.
  11. ^ (EN) Christopher Hunter, SAINt JHN Isn't Trying to Be a Hero on New Song "3 Below", su XXL, 7 marzo 2017. URL consultato il 9 aprile 2020.
  12. ^ (EN) Rania Aniftos, Saint JHN Delivers an Ode to the Wild Ones in 'Heard You Got Too Lit Last Night': Exclusive Premiere, su Billboard, 9 febbraio 2018. URL consultato il 9 aprile 2020.
  13. ^ (EN) Briana Younger, SAINt JHN: Collection One, su Pitchfork, 30 marzo 2018. URL consultato il 9 aprile 2020.
  14. ^ (NL) SAINt JHN - Roses (Imanbek Remix), su Ultratop. URL consultato il 27 novembre 2020.
  15. ^ (EN) Saint Jhn - Chart history (Billboard Canadian Hot 100), su Billboard. URL consultato il 27 novembre 2020.
  16. ^ (EN) Dani Blum, SAINt JHN: While the World Was Burning, su Pitchfork, 23 novembre 2020. URL consultato il 27 novembre 2020.
  17. ^ (EN) Jose Martinez, SAINt JHN Reconnects With Kanye West on "Smack DVD", su Complex, 27 novembre 2020. URL consultato il 27 novembre 2020.
  18. ^ (EN) Here Are All the Winners From the 2020 BET Awards, su Billboard, 28 giugno 2020. URL consultato il 29 giugno 2020.
  19. ^ (EN) Denise Warner, Here Are All the Winners From the 2021 Grammy Awards, su Billboard, 14 marzo 2021. URL consultato l'11 agosto 2021.
  20. ^ (EN) Katie Atkinson, Here Are All the 2021 iHeartRadio Music Awards Winners, su Billboard, 27 maggio 2021. URL consultato il 20 settembre 2021.
  21. ^ (EN) Paul Grein, Justin Bieber Leads 2021 MTV EMA Nominations, su Billboard, 20 ottobre 2021. URL consultato il 20 ottobre 2021.
  22. ^ (EN) Denise Warner, Here Are All the Winners From the 2020 MTV VMAs, su Billboard, 30 agosto 2020. URL consultato l'11 agosto 2021.
  23. ^ a b (EN) Gil Kaufman, Justin Bieber & Megan Thee Stallion Lead 2021 MTV VMA Nominations, su Billboard, 11 agosto 2021. URL consultato l'11 agosto 2021.
  24. ^ (EN) the weeknd's 'blinding lights' was mtv's most played video of 2020, su MTV, 16 dicembre 2020. URL consultato il 23 dicembre 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN1581163756426034480004 · ISNI (EN0000 0004 6594 3990 · LCCN (ENno2021135687 · GND (DE1270137603 · WorldCat Identities (ENlccn-no2021135687