Ruth Zechlin (musicista)

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(DE)

«Bach ist und bleibt mein Zentrum.
Die Tiefe, die Klarheit, die Wärme, die Unsentimentalität, die Größe seiner Musik sind für mich entscheidend und unerreichbar[1]»

(IT)

«Bach è e rimane il mio centro.
La profondità, la chiarezza, il calore, il non sentimentalismo, la grandezza della sua musica sono per me definitivi e irraggiungibili»

Ruth Zechlin assieme a Reiner Bredemeyer e a Reinhard Lakomy al congresso dei compositori tenutosi a Berlino nel 1987

Ruth Zechlin, nata Ruth Oschatz[1][2][3] (Großhartmannsdorf, 22 giugno 1926Monaco di Baviera, 4 agosto 2007), è stata una compositrice, clavicembalista e organista tedesca.

Talento precoce[2], fu autrice di opere per teatro, sinfonie per orchestra, musiche da camera, ecc.[4] In carriera si aggiudicò vari premi, tra cui per due volte (1975 e 1986) il Premio nazionale della Repubblica Democratica Tedesca[5] e fu insignita dell'Ordine di Massimiliano per le scienze e le arti.[5]

Fu membro dell'Universität der Künste Berlin e docente e rettrice presso la Scuola Superiore Hochschule für Musik Hanns Eisler di Berlino.[2][3]

Il cognome Zechlin era quello del marito, il pianista Dieter Zechlin (1926-2012).[6]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ruth Zechlin nacque a Grosshartmannsdorf, dove iniziò le lezioni di pianoforte all'età di cinque anni e scrisse la sua prima composizione all'età di sette anni. Dal 1943 al 1949 studiò teoria musicale con Johann Nepomuk David[7] e Wilhelm Weismann, musica sacra e organo con Karl Straube e Günther Ramin e pianoforte con Rudolf Fischer e Anton Rohden presso l'Accademia di musica di Lipsia. Dopo aver completato l'esame di stato, lavorò presso l'Accademia per un anno come docente e lavorò anche come organista supplente presso la Chiesa di San Nicola di Lipsia.

Nel 1951 sposò il pianista Dieter Zechlin e il matrimonio durò fino al 1972 quando la coppia divorziò. Ruth Zechlin ottenne la cattedra di teoria musicale all'istituto tedesco di musica di Berlino nel 1986, dove insegnò clavicembalo e studiò armonia, contrappunto, forma, orchestrazione e composizione. A partire dal 1969 divenne professoressa di composizione all'accademia d'arte, tenendo anche un corso di perfezionamento in composizione.

Dopo il suo ritiro nel 1986, la Zechlin continuò da insegnare come professore invitato. A partire dal 1990, divenne membro dell'Akademie der Künste della DDR, ricomprendo anche il ruolo di vicepresidente di tale organizzazione. Nel 1997 divenne membro dell'Accademia delle Libere Arti di Mannheim e nel 1998 è diventata membro onorario del Deutscher Musikrat (Consiglio tedesco per la Musica).[8]

La Zechlin compose opere per spettacoli strumentali e vocali e opere teatrali, oltre a musica per spettacoli radiofonici, documentari e film per la TV. Era un direttore attivo, una clavicembalista e un'organista ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro. Tra i suoi ex studenti figurano Gerd Domhardt, Thomas Böttger e Georg Katzer.

Composizioni (lista parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Opere per teatro[4][modifica | modifica wikitesto]

  • Reineke Fuchs (1967)
  • La vita (1983)
  • Sommernachtsträume (1990)
  • Die Reise (1992)
  • Un baiser pour le Roi (1995)
  • Elissa (2004)

Opere per orchestra[4][modifica | modifica wikitesto]

  • Concerto per violino (1963)
  • Concerto per pianoforte (1974)
  • Concerto per organo I (1974)
  • Concerto per organo II (1975)
  • Briefe für Orchester (1978)
  • Kristallisationen für Orchester (1987)
  • Venezianisches Cembalokonzert (1993)
  • Triptychon 2000 für Orchester (1997-1999)

Musica da camera[4][modifica | modifica wikitesto]

  • Keunergeschichten (1966)
  • Amor und Psyche (1966)
  • An Aphrodite (1977)
  • Begegnungen (1977)
  • Alternativer Baukasten (1993)
  • 5 Studien und 1 Collage (1996)
  • Reminiszenzen – pro domo (1996)
  • Epigramme (1997)
  • Passauer Konzert (2001)
  • Kontemplation und Aktivitäten (2001)
  • Italienisches Diptychon (Rom- Venedig) (2002)

Canti[4][modifica | modifica wikitesto]

  • Messe für a-cappella-Chor (1964)
  • Canzoni alla notte (1974)
  • Das Hohelied (1979)
  • Das A und das (1990)
  • Magnificat (2002)
  • MISSA in honorem Sancti Stephani (2003)

Premi e riconoscimenti[5][modifica | modifica wikitesto]

  • 1955: Medaglia d'argento del Festival di Mosca per la sonatina per flauto e pianoforte
  • 1962: Premio Goethe della città di Berlino
  • 1965: Premio dell'Arte della DDR
  • 1968: Premio Hanns Eigler
  • 1968: Premio della critica della città di Berlino per l'opera "Reineke Fuchs"
  • 1975: Premio nazionale della Repubblica Democratica Tedesca per il Concerto per Organo I
  • 1986: Premio nazionale della Repubblica Democratica Tedesca per le opere per orchestra
  • 1996: Premio delle Artiste della città di Heidelberg
  • 1997: Croce al merito di prima classe
  • 2001: Ordine di Massimiliano per le scienze e le arti

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Croce al Merito di I Classe dell'Ordine al Merito di Germania - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia dell'Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ruth Zechlin Archiviato il 17 dicembre 2013 in Internet Archive. su MUGi
  2. ^ a b c Ruth Zechlin - Sito ufficiale: Biographie, su ruthzechlin.de. URL consultato il 25 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2013).
  3. ^ a b Ruth Zechlin su Munzinger Biografie
  4. ^ a b c d e Ruth Zechlin - Sito ufficiale: Werkverzeichnis, su ruthzechlin.de. URL consultato il 25 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2013).
  5. ^ a b c Ruth Zechlin - Sito ufficiale: Auszeichnungen, su ruthzechlin.de. URL consultato il 25 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2013).
  6. ^ Dieter Zechlin su Discogs
  7. ^ Nicolas Slonimsky, Zechlin, Ruth, in Baker's Biographical dictionary of musicians., 6th, New York, Schirmer Books, 1978, p. 1939, ISBN 0-02-870240-9.
  8. ^ Ruth Zechlin, su rieserler.de. URL consultato il 23 marzo 2012 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2013).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN74650202 · ISNI (EN0000 0001 1507 1440 · SBN MUSV074987 · Europeana agent/base/37808 · LCCN (ENn81047590 · GND (DE118830511 · BNF (FRcb120486287 (data) · J9U (ENHE987007596921705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81047590