Ruth Langer

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(EN)

«Whenever the Games come up again, I get a heartache. It's something that stays with you for the rest of your life. It was a once-in-a-lifetime opportunity. But being Jewish, it was unthinkable to compete in the Games in Nazi Germany, where my people were being persecuted»

(IT)

«Ogni volta che si ripresentano i Giochi, mi viene un mal di cuore. È qualcosa che ti accompagna per il resto della tua vita. È stata un'opportunità irripetibile. Ma essendo ebrea, era impensabile partecipare ai Giochi nella Germania nazista, dove il mio popolo veniva perseguitato.»

Ruth Langer
Nazionalità Bandiera dell'Austria Austria
Nuoto
Specialità Stile libero
Squadra Sport Club Hakoah Wien
 

Ruth Langer (21 maggio 19212 maggio 1999) è stata una nuotatrice austriaca che ha gareggiato sia livello nazionale e internazionale. Detentrice dei record nei 100 e 400 metri stile libero e campionessa austriaca in entrambe le discipline, l'anno dopo il loro conseguimento, all'età di 15 anni, si rifiutò di partecipare ai Giochi Olimpici del 1936 nella Germania nazista come risposta all'antisemitismo crescente dell'Austria in quel periodo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di Wilhelm Langer[2], Langer nacque il 21 maggio 1921[3] e crebbe in una famiglia ebrea a Vienna.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Austria[modifica | modifica wikitesto]

A partire dall'età di 14 anni, quando detenne i record austriaci nei 100 e 400 stile libero, Langer vinse diversi titoli nazionali, tra i quali il campionato austriaco.[1]

Langer fu selezionata per la squadra olimpica austriaca, che avrebbe dovuto competere alle Olimpiadi estive del 1936 nella Germania nazista. Insieme a Judith Deutsch e Lucy Goldner, rifiutò di partecipare[4] in segno di protesta contro il regime nazista in Germania e l'antisemitismo del momento dicendo "Non boicottiamo l'Olimpia, ma Berlino".[1]

A causa del suo rifiuto, con la motivazione di "gravi danni degli sport austriaci"[4], per due anni a Langer fu vietato di competere in Austria[4]; dopo che l'Austria fu annessa alla Germania nazista questo divieto divenne a vita, e i nomi di tutte e tre le nuotatrici ebree vennero poi rimossi dai registri austriaci [1]. Il divieto venne revocato soltanto nel 1995.[1]

Regno Unito[modifica | modifica wikitesto]

Langer fuggì dall'Austria in Italia nel 1938, arrivando in seguito in Inghilterra nel 1939. Qui gareggiò e vinse l'ultima gara del campionato britannico di lunga distanza del Tamigi lo stesso anno;[1] ma dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, trattata come "nemica aliena", venne evacuata da Londra a Bath. Le fu permesso di tornare a Londra e alla vita normale solo poco dopo, quando sposò John Lawrence nel 1943, con il quale ebbe un figlio e una figlia.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Frank Litsky, Ruth Langer Lawrence, 77, Who Boycotted '36 Olympics, The New York Times Company, 6 giugno 1999. URL consultato il 7 gennaio 2022.
  2. ^ (EN) Austrian Jewish swimming champion, Ruth Langer, poses with her father, Wilhelm Langer., su USHMM.
  3. ^ (EN) Bob Wechsler, May 21, in Day by day in Jewish sports history, KTAV Pub. House, 2008, p. 142, ISBN 978-1602800137.
  4. ^ a b c (EN) The 1936 Berlin Olympics, su Imperial War Museum. URL consultato il 7 gennaio 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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