Royal Aircraft Factory S.E.4

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Royal Aircraft Factory S.E.4
Descrizione
Tiposcout
Equipaggio1
ProgettistaHenry Folland
CostruttoreBandiera del Regno Unito Royal Aircraft Factory
Data primo vologiugno 1914
Data ritiro dal servizio1914
Utilizzatore principaleBandiera del Regno Unito RFC
Esemplari1
Sviluppato dalRoyal Aircraft Factory S.E.3
Altre variantiRoyal Aircraft Factory S.E.4a
Dimensioni e pesi
Lunghezza6,50 m (21 ft 4 in)
Apertura alare8,38 m (27 ft 6 in)
Altezza2,70 m (9 ft 0 in)
Superficie alare17,5 (188 ft²)
Propulsione
Motoreun rotativo Gnome 14 Lambda-Lambda
Potenza160 hp (119 kW)
Prestazioni
Velocità max217 km/h (135 mph, 117 kt)
Velocità di salita1 600 ft/min
Autonomia1 h

i dati sono estratti da The British Fighter since 1912[1]

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Il Royal Aircraft Factory S.E.4 (Scout Experimental) era un monomotore da ricognizione biplano, una tipologia di velivolo definito nel suo paese d'origine come scout, sviluppato dall'azienda britannica Royal Aircraft Factory e prodotto dal Royal Aircraft Establishment negli anni dieci del XX secolo.

Realizzato in un unico esemplare, venne utilizzato dal Royal Flying Corps, l'aeronautica militare britannica, durante le fasi iniziali della prima guerra mondiale venendo velocemente sostituito da modelli più efficienti.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

L'S.E.4 era un velivolo dall'impostazione per l'epoca classica: monomotore monoposto con velatura biplana e carrello fisso.

La fusoliera era caratterizzata dalla presenza di un abitacolo destinato al pilota che aveva anche il ruolo di osservatore. Posteriormente terminava in un impennaggio classico monoderiva.

La configurazione alare era biplana, con l'ala inferiore, posizionata bassa sulla fusoliera, leggermente spostata verso coda rispetto alla superiore, posizionata alta a parasole, collegate tra loro da una doppia coppia di montanti per lato integrati da tiranti in cavetto in acciaio.

Il carrello d'atterraggio era un semplice biciclo anteriore fisso, equipaggiato con ruote di grande diametro, integrato posteriormente da un pattino d'appoggio ammortizzato.

La propulsione era affidata ad un motore Gnome 14 Lambda-Lambda, un rotativo a 14 cilindri doppia stella raffreddato ad aria in grado di erogare una potenza pari a 160 hp (119 kW), posizionato all'apice anteriore della fusoliera ed abbinato ad un'elica quadripala a passo fisso.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera del Regno Unito Regno Unito

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mason 1992, pag. 32.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Bruce, J.M. British Aeroplanes 1914-18. London:Putnam, 1957.
  • (EN) Bruce, J.M. War Planes of the First World War: Volume Two Fighters. London:Macdonald, 1968, ISBN 0-356-01473-8.
  • (EN) Bruce, J.M. The Aeroplanes of the Royal Flying Corps (Military Wing). London:Putnam, 1982. ISBN 978-0370300849.
  • (EN) Hare, Paul R. The Royal Aircraft Factory. London:Putnam, 1990. ISBN 0-85177-843-7.
  • (EN) Lewis, Peter. The British Fighter since 1912. London:Putnam, Fourth edition, 1979. ISBN 0-370-10049-2.
  • (EN) Mason, Francis K. The British Fighter since 1912. Annapolis, USA:Naval Institute Press, 1992. ISBN 1-55750-082-7.

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