Rosa Rolanda

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Rolanda nel marzo 1924

Rosemonde Cowan Ruelas, nota anche con lo pseudonimo di Rosa Rolanda[1][2] o Rose Rolando o Mrs. Miguel Covarrubias (Azusa, 6 settembre 1895Città del Messico, 25 marzo 1970), è stata una pittrice, fotografa e ballerina statunitense. Insieme a Lee Miller, rappresentò un'avanguardia del surrealismo negli Stati Uniti[3] ed è stata definita come un'artista "multidisciplinare" e rilevante della storia dell'arte messicana del XX secolo.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Rosa Rolanda ritratta nel numero di febbraio 1923 della rivista Shadowland.

Rolanda nacque ad Azusa, California, nel 1895.[1][2][3] Suo padre, Henry Charles Cowan, era un ingegnere di origini scozzesi e sua madre, Guadalupe Ruelas, era di origini messicane.[1][2] Rolanda iniziò la sua carriera artistica a New York nel 1916 come ballerina[2]. Si esibì in diversi varietà di Broadway[2] e andò in tournée in Europa con le Ziegfeld Follies.[2][3] Entrò in contatto con l'artista messicano Miguel Covarrubias[3] nel 1923[2] e l'anno successivo la coppia si recò in Messico, dove Rolanda iniziò a scattare fotografie. Insieme viaggiarono in diverse località mondiali alla fine degli anni '20.[2] Gli album dei suoi scatti sarebbero stati pubblicati nei best seller di Covarrubias Island of Bali (1937)[2] e Mexico South: Isthmus of Tehuantepec (1946), e il suo lavoro fu anche presentato nel numero "Ameridinian" del giornale DYN di Wolfgang Paalen, pubblicato nel 1943.

Durante la fine degli anni '20 o l'inizio degli anni '30, Rolanda sperimentò con i fotogrammi[2], creando serie significative di autoritratti surrealisti che potrebbero essere stati influenzati da Man Ray, il quale fotografò Rolanda a Parigi nel 1923[3], o dalla visita a Parigi col marito nel settembre '26.[3] Era stata modella anche per altri artisti, tra cui i fotografi Edward Weston, in vesti tradizionali centroamericane,[1][3] e Tina Modotti, e il pittore Roberto Montenegro.[1]

Probabilmente iniziò a dipingere intorno al 1926, dopo il viaggio a Parigi.[2] La maggior parte delle tele di Rolanda raffigura scene colorate e folcloristiche di bambini e feste, ritratti di amici come le attrici del cinema Dolores del Río e María Félix, e autoritratti. Le sue opere traevano ispirazione anche dalla cultura materiale mesoamericana.[3]

Rolanda e Covarrubias si sposarono nel 1930[1][2], viaggiarono ancora, anche in compagnia dell'attrice Claudette Colbert, occasioni in cui Rolanda ebbe modo di dedicarsi alla fotografia.[2] Nel 1935 si stabilirono definitivamente nella casa di famiglia a Tizapán el Alto, vicino a Città del Messico.[2] In questo periodo ospitò numerosi caratteristici rinfreschi, si intrattenne con artisti quali Frida Kahlo, Diego Rivera e María Félix che la incoraggiarono a dipingere e realizzò numerosi ritratti dei suoi amici, il primo dei quali fu quello dell'attrice messicana Dolores del Río.[1][2] Tra il 1945 e il 1952 produsse una serie di autoritratti con una simile figura tetra.[3] Nel 1952 Rolanda espose i suoi dipinti in una mostra personale presso l'importante Galeria Souza a Città del Messico.[1][4]

Nel 1952, Covarrubias si separò da Rolanda, iniziando una relazione con una delle sue studentesse, Rocío Sagaón. In questo frangente Rolanda produsse opere, come Autorretrato, che riportavano su tela i suoi più intimi turbamenti.[2][5] Dopo la morte dell'ex marito, Rolanda rimase vicina ad amici quali Georgia O'Keeffe, John Huston, Mary e Nelson Rockefeller, e l'architetto Luis Barragan.[2]

Morì nel 1970[2][3] a Città del Messico, in Messico. Barragan fu il solo erede e detentore delle sue opere, in parte esposte all'Acervo Museo Blaisten.[2]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) Rosa Rolanda (1898-1970): una orquídea tatuada y la danza en las manos, su WorldCat. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s (EN) Happy Birthday Rosa Rolanda (1895-1970), su Soodie Beasley Appraisals, 6 settembre 2017. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  3. ^ a b c d e f g h i j (EN) Surrealism and women artists (PDF), su LACMA. URL consultato il 30 dicembre 2021.
  4. ^ Ilene Susan Fort, Tere Arcq e Terri Geis, In Wonderland, Monaco/Londra/New York, Delmonico Books Prester, 2012, p. 235, ISBN 978-3791351414.
  5. ^ Copia archiviata, su faculty.hope.edu. URL consultato il 5 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2018).

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