Roman Potocki

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Ritratto di Roman Potocki, di Théodor Axentowicz, 1900

Il conte Roman Alfred Maria Potocki (Łańcut, 16 dicembre 1851Łańcut, 24 settembre 1915) è stato un nobile e politico polacco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio del conte Alfred Józef Potocki e della principessa Maria Klementyna Sanguszko.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1889, dopo la morte del padre, Potocki ereditò Łańcut. Nel 1898 fu promosso a consigliere segreto[1][2].

Potocki fu deputato della camera inferiore del Reichsrat (1882-1889), del Sejm galiziano (1882-1913) e della Camera dei signori (1889-1915).

Trascorse gran parte della vita nel suo castello a Łańcut; possedeva inoltre un grande palazzo a Leopoli, dove visse, in particolare, durante la sessione del Sejm galiziano, e un appartamento a Vienna. Il conte trascorreva l'inverno in varie capitali europee o in riviera francese. Potocki fu a lungo presidente del circolo equestre di Cracovia. Nel 1879 ricevette il titolo di ciambellano.

Matrimoni[modifica | modifica wikitesto]

Primo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 21 novembre 1882 a Varsavia, Izabella Potocka (2 ottobre 1864-21 marzo 1883), figlia del conte Stanisłas Potocki. Ella morì quattro mesi dopo il matrimonio a causa di una malattia cardiaca. La coppia non ebbe figli.

Secondo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 16 giugno 1885 a Berlino, Matilde Elzbieta Radziwiłł (1 novembre 1861-13 maggio 1950), figlia del principe Antoni Wilhelm Radziwiłł e amica dell'imperatrice tedesca Augusta. Al loro matrimonio l'imperatore Guglielmo I fu rappresentato dal figlio, il principe ereditario Federico, accompagnato dalla moglie Vittoria, figlia dell'omonima regina del Regno Unito. In questo modo Potocki divenne proprietario di ricche proprietà in Galizia e stabilì contatti con quasi tutte le case reali europee.

La coppia ebbe due figli:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze austroungariche[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere del Toson d'Oro - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Gregorio Magno - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Carlo III - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PL) Odznaczenia jubileuszowe, vol. 5, n. 277, Nowa Reforma, 3 dicembre 1898.
  2. ^ (PL) Odznaczenia jubileuszowe, vol. 1, n. 97, Echo Przemyskie, 4 dicembre 1898.
  3. ^ (PL) Adam Szostkiewicz, Kawalerowie orderu Złotego Runa, su polityka.pl, 20 novembre 2012.
  4. ^ (PL) Jerzy Sewer Dunin-Borkowski, Almanach Błękitny, Varsavia, 1908, p. 741.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (PL) «Wykaz Członków i Posłów Sejmu Krajowego Królestwa Galicyi i Lodomeryi z Wielkim Księstwem Krakowskiem na VI. peryod w roku 1892», Lwów 1892
  • (PL) Stanisław Grodziski — «Sejm Krajowy Galicyjski 1861—1914», Wydawnictwo Sejmowe, Varsavia, 1993, ISBN 83-7059-052-7

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