Roger Joseph Foys

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Roger Joseph Foys
vescovo della Chiesa cattolica
Monsignor Roger Joseph Foys nel 2013.
Luceat lux vestra
 
TitoloCovington
Incarichi attualiVescovo emerito di Covington (dal 2021)
Incarichi ricopertiVescovo di Covington (2002-2021)
 
Nato27 luglio 1945 (78 anni) a Chicago
Ordinato presbitero16 maggio 1973 dal vescovo Anthony John King Mussio
Nominato vescovo31 maggio 2002 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo15 luglio 2002 dall'arcivescovo Thomas Cajetan Kelly, O.P.
 

Roger Joseph Foys (Chicago, 27 luglio 1945) è un vescovo cattolico statunitense, dal 13 luglio 2021 vescovo emerito di Covington.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Roger Joseph Foys è nato a Chicago, nell'Illinois, il 27 luglio 1945.[1][2]

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Ha studiato presso la Saint Stephen Elementary School di Chicago, la Saint Francis Preparatory High School di Andover, l'Università di Steubenville e il seminario "San Giovanni Vianney" di Bloomingdale. Nel 1973 ha seguito corsi di diritto matrimoniale all'Università Cattolica d'America a Washington e l'anno successivo il "cursus renovationis" alla Pontificia Università Gregoriana a Roma.[1][2]

Il 16 maggio 1973 è stato ordinato presbitero per la diocesi di Steubenville nella cattedrale diocesana da monsignor Anthony John King Mussio. In seguito è stato segretario del tribunale diocesano e membro del comitato amministrativo dal 1973 al 2002; residente e collaboratore pastorale in varie parrocchie dal 1973 al 1977; residente e ripetitore nel seminario "San Giovanni Vianney" in Bloomingdale; amministratore della missione di Cristo Re a Tappan Lake dal 1977 al 1980; parroco della parrocchia di San Giuseppe e San Francesco a Toronto dal 1980 al 2002; vicario generale, membro del consiglio per il personale pastorale diocesano, membro del collegio dei consultori e membro del comitato per le finanze dal 1982 al 2002; presidente del sinodo diocesano nel 1983; presidente del consiglio presbiterale dal 1984 al 2002; moderatore della curia dal 1986 al 2002; coordinatore della campagna di condivisione diocesana/parrocchiale dal 1989 al 2002; moderatore del Diocesan Catholic Women's Club dal 1989 al 2002; parroco della parrocchia della Compagnia dei Servi di Cristo Re dal 1991 al 2002; vice-officiale del tribunale diocesano e della corte di appello inter-diocesana per l'Ohio e di Washington, D.C. e direttore delle vocazioni.[1][2]

Nel 1995 è stato nominato prelato d'onore e nel 2001 protonotario apostolico soprannumerario.[1][2]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 31 maggio 2002 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Covington.[2] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 15 luglio successivo nella basilica cattedrale dell'Assunzione a Covington dall'arcivescovo metropolita di Louisville Thomas Cajetan Kelly, co-consacranti il vescovo emerito di Steubenville Gilbert Ignatius Sheldon e il vescovo di Baton Rouge Robert William Muench. Durante la stessa celebrazione ha preso possesso della diocesi.[2]

Monsignor Foys è arrivato nella diocesi di Covington nel bel mezzo di una causa collettiva riguardante abusi sessuali su minori compiuti da oltre 80 dipendenti diocesani, inclusi diversi sacerdoti.[3] La causa fu intentata un giorno prima che Foys fosse nominato dal papa alla sede di Covington. La richiesta di risarcimento era originariamente di 50 milioni di dollari,[4] ma alla fine crebbe fino a diventare molto più alta negli anni del contenzioso.

Foys ha promesso di incontrare ogni vittima di abusi che lo volesse dicendo: "Coloro che sono stati danneggiati da queste azioni vergognose e spregevoli ora hanno bisogno della Chiesa istituzionale e, cosa più importante, della Chiesa pastorale per avere più conforto e pace possibile. I nostri cuori devono restare aperti, come quello di Cristo".[5] Alla fine ha incontrato personalmente oltre 70 vittime di abusi e ha accettato di creare un sistema di pagamento in cui le vittime che hanno subito abusi tra il 1948 e il 1998 possono ricevere un risarcimento senza dover andare a processo.

L'accordo alla fine è costato alla diocesi 120 milioni di dollari, 80 dei quali provenivano da assicurazioni, mentre 40 milioni da un mutuo bancario avente per garanzia alcune proprietà diocesane, in particolare il Catholic Center/Marydale di Erlanger. Nessuna proprietà parrocchiale è stata interessata dalla causa. Ogni vittima ha ricevuto tra i 5 000 e i 450 000 dollari a seconda della gravità del caso. Foys ha detto: "Anche se nessuna somma di denaro può compensare le atrocità commesse qui, prego che questo accordo porti un po' di pace e guarigione alle vittime e ai loro cari".[6]

Il numero delle vocazioni sacerdotali nella diocesi è aumentato notevolmente sotto il suo mandato. Questo può forse essere attribuito al fatto che il vescovo è stato direttore delle vocazioni nella diocesi di Steubenville e che ha dedicato significative risorse diocesane alla promozione vocazionale, inclusa l'assunzione di un promotore vocazionale a tempo pieno, padre Greg Bach.[7] Nel 2013 la diocesi aveva 28 seminaristi che studiavano per il sacerdozio.[8]

In previsione dell'uscita della terza edizione del Messale Romano e dell'Istruzione generale del Messale Romano, il vescovo Foys ha emanato un decreto che scoraggia i laici dal tenersi per mano durante la preghiera del Padre nostro nella messa. Il decreto afferma: "Particolare attenzione va fatta anche riguardo al gesto per il Padre Nostro. Solo al sacerdote viene data l'istruzione di stendere le mani. Né il diacono né i fedeli laici sono istruiti a farlo. Nessun gesto è prescritto per i fedeli laici nel Messale Romano né nell'Ordinamento generale del Messale Romano, quindi i fedeli non devono estendere le mani o stringere quelle di altri fedeli".[9] Il decreto ha provocato polemiche nella diocesi.[10]

Nel gennaio del 2012 e nel dicembre del 2019 ha compiuto la visita ad limina.

Il 13 luglio 2021 papa Francesco accoglie la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti d'età.[11]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Araldica[modifica | modifica wikitesto]

Stemma Titolare Descrizione[12]
Roger Joseph Foys
Vescovo di Covington
Partito:[13] al primo[14] d'argento alla croce latina di rosso, alla spada d'oro attraversante sul tutto, al capo d'azzurro al giglio d'oro circondato dalla mezzaluna montante d'argento; al secondo[15] inquartato di rosso e d'azzurro, al giglio d'argento e al giglio sbocciante dello stesso ordinati in palo e attraversanti.

Ornamenti esteriori da vescovo.

Motto: "Luceat lux vestra".[16]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore con Placca dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Biografia di monsignor Roger Joseph Foys, su covingtondiocese.org. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  2. ^ a b c d e f g Nomina del Vescovo di Covington (U.S.A.), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 31 maggio 2002. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  3. ^ (EN) Tom McKee, Covington Diocese sex abuse settlement, su KYPost.com, 6 giugno 2010. URL consultato il 31 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2010).
  4. ^ (EN) Tom O'Neill, Bishop Foys says he won't be silent, in The Cincinnati Enquirer, 15 luglio 2002. URL consultato il 31 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2019).
  5. ^ (EN) Roger Joseph Foys, Letter from Bishop Foys about abuse cases, giugno 2005.
  6. ^ (EN) Alan Cooperman, Ky. Diocese to Pay Sex-Abuse Victims Up to $120 Million, in The Washington Post, 4 giugno 2005. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  7. ^ (EN) Jeff Ziegler, Priestly Vocations in America: Recent Trends, in The Catholic World Report, dicembre 2007. URL consultato il 31 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2010).
  8. ^ (EN) Vocations Supplement (PDF), in The Messenger, 11 gennaio 2013. URL consultato il 31 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).
  9. ^ (EN) David Gibson, 'Our Father' update: No hands please, we're laity, in Commonweal, 1º dicembre 2011. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  10. ^ (EN) Jay Warren, Covington Bishop: No Holding Hands at Mass, in Kentucky Post, 30 novembre 2011.
  11. ^ Rinuncia e nomina del Vescovo di Covington (U.S.A.), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 13 luglio 2021. URL consultato il 13 luglio 2021.
  12. ^ (EN) Stemma di monsignor Roger Joseph Foys, su covingtondiocese.org. URL consultato il 31 ottobre 2020.
  13. ^ Secondo la tradizione araldica ecclesiastica dei paesi anglosassoni, lo stemma del vescovo è impalato con quello della diocesi a simboleggiare la relazione tra l'uomo e l'ufficio che ricopre.
  14. ^ Stemma della diocesi di Covington. Esso fu commissionato dal vescovo William Theodore Mulloy in seguito all'elevazione a basilica minore della cattedrale dell'Assunzione a Covington nel 1953. La spada, simbolo di San Paolo, patrono della diocesi di Covington. L'azzurro, il giglio d'oro e la luna crescente d'argento sono simboli della Beata Vergine Maria. La loro combinazione indica la sua Assunzione, o, come l'artista l'ha concepita, "l'elevazione al di sopra del mondo sub-lunare". Maria infatti è venerata con il titolo dell'Assunzione nella basilica cattedrale diocesana. Lo stemma diocesano è stato ideato da William F. J. Ryan (1903–1981).
  15. ^ Parte personale. Il giglio superiore è simbolo non solo di Maria in questo caso, ma anche dell'Ordine cistercense e di san Ruggero d'Élan, un abate cistercense del XII secolo. Il giglio inferiore è in onore di San Giuseppe. Con questi due simboli sono rappresentati i patroni battesimali del vescovo Foys. I colori rosso, argento e azzurro ricordano anche le origini slovene di monsignor Foys. Lo stemma del presule è stato ideato a A. W. C. Phelps di Cleveland.
  16. ^ Tratto da Mt 5,14-16, su laparola.net..

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Covington Successore
Robert William Muench 31 maggio 2002 – 13 luglio 2021 John Curtis Iffert