Roger A. Pryor

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Roger A. Pryor

Ambasciatore degli Stati Uniti in Grecia
Durata mandato1854 –
1857
PresidenteFranklin Pierce

Membro della Camera dei rappresentanti - Virginia
Durata mandato7 dicembre 1859 –
3 marzo 1861
PredecessoreWilliam O. Goode
SuccessoreGeorge W. Booker
Circoscrizione4

Delegato al Congresso provvisorio confederato per la Virginia
Durata mandato20 luglio 1861 –
17 febbraio 1862
Predecessorecongresso istituito
Successorecongresso abolito

Membro del Congresso degli Stati Confederati d'America - Virginia
Durata mandato18 febbraio 1862 –
5 aprile 1862
Predecessorecarica istituita
SuccessoreCharles F. Collier

Dati generali
Partito politicoDemocratico
Titolo di studioLaurea in Legge
UniversitàUniversità della Virginia
ProfessioneAvvocato
Giornalista
FirmaFirma di Roger A. Pryor
Roger A. Pryor
NascitaMcKenney, 19 luglio 1828
MorteNew York, 14 marzo 1919
Cause della morteCause naturali
Luogo di sepolturaPrinceton
Dati militari
Paese servitoStati Confederati d'America
Forza armata Confederate States Army
Anni di servizio1861-62; 1863-1864
GradoColonnello (1861-62)
Brigadier generale (1862)
Soldato semplice (1863-64)
GuerreGuerra civile americana
CampagneCampagna peninsulare
BattaglieBattaglia di Fort Sumter (come diplomatico sudista)
Seconda battaglia di Bull Run
Battaglia di Antietam
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Roger Atkinson Pryor (McKenney, 19 luglio 1828New York, 14 marzo 1919) è stato un politico, diplomatico, generale, giornalista e giurista statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Roger Pryor nacque nel 1828 a McKenney, in Virginia, figlio del pastore presbiteriano Theodoric Pryor e della moglie Lucy Atkinson. La sua era una famiglia illustre, in quando discendente dal padre fondatore Richard Bland. Ad appena un anno rimase orfano di madre, morta nel dare alla luce la sorella minore Lucy.[1]

Laureato all'università della Virginia come avvocato, fu presto costretto a rinunciare alla professione per via di importanti problemi di salute.[2][3] Passato al mestiere di giornalista, fu corrispondente per il Washington Union e poi per il Daily Richmond Enquirer. Vicino all'influente Partito Democratico, nel 1854 il presidente degli Stati Uniti Franklin Pierce gli conferì l'incarico di ambasciatore statunitense nel regno di Grecia, dove rimase fino al 1857.[1][3]

Attivista della secessione[modifica | modifica wikitesto]

Preludio della guerra[modifica | modifica wikitesto]

Rientrato negli Stati Uniti per sostenere la causa della secessione, fondò il quotidiano The South a Richmond, col quale promuoveva la causa sudista. Guadagnata così grande popolarità, nel 1859 venne eletto alla Camera dei Rappresentanti, divenendo uno dei democratici più estremisti.[1][2][3]

Disapprovando l'elezione di Abraham Lincoln, all'inizio del 1861 abbandonò Washington rinunciando di fatto alla carica (venne poi ufficialmente destituito il 3 marzo successivo).[3] Rientrato al Sud, divenne un sostenitore della guerra aperta contro il Nord, e si precipitò a Charleston quando la guarnigione di Fort Sumter rifiutò di arrendersi alle autorità sudiste, arringando i locali perché attaccassero il forte e dessero così inizio alla guerra civile americana.[1][2]

Fort Sumter[modifica | modifica wikitesto]

Durante la battaglia di Fort Sumter Roger Pryor ricoprì il ruolo di diplomatico sudista, incaricato di contrattare la resa della guarnigione nordista della fortezza. Nella notte del 12 aprile 1861, in onore del suo attivismo per la secessione, gli venne offerta la possibilità di sparare il primo colpo della guerra, ma rifiutò, e l'"onore" venne allora conteso tra Edmund Ruffin e George S. James.[1]

Curiosamente Pryor rischiò comunque di passare alla storia come la prima vittima della guerra civile: recatosi nuovamente a Fort Sumter per accettare la resa unionista, ingerì per errore una grande quantità di ioduro di potassio liquido credendo che fosse whisky e rischiando quindi l'avvelenamento, venendo salvato solo dal pronto intervento del chirurgo (in seguito generale unionista) Samuel W. Crawford, che gli praticò una lavanda gastrica.

Guerra civile[modifica | modifica wikitesto]

Pryor entrò a far parte della politica sudista come membro prima del Congresso provvisorio confederato, e infine del Congresso degli Stati Confederati d'America, sempre come rappresentare della Virginia. Trascorse tuttavia poco tempo ad occuparsi di politica, essendo stato ammesso nell'esercito confederato prima come colonnello e infine come brigadier generale.[1][2][3]

Dal 1862 fu impegnato attivamente sul campo di battaglia, combattendo spesso in prima linea durante la campagna peninsulare e distinguendosi in battaglie come Bull Run e Antietam. Nel novembre 1862 venne tuttavia trasferito per motivi mai del tutto chiari a compiti di sorveglianza nelle retrovie, e ciò lo mise in polemica col presidente confederato Jefferson Davis, portandolo infine a dimettersi poco dopo dall'esercito.[1][2][3]

Il richiamo delle armi era tuttavia troppo forte, e nel 1863 Pryor si riarruolò come soldato semplice. Diventato in seguito corriere e agente speciale del governo sudista, venne catturato dai nordisti alla fine del 1864 e internato a New York fino al marzo 1865, quando venne rilasciato su cauzione.[1][2][3]

Vita successiva e vicende private[modifica | modifica wikitesto]

Essendogli proibito riprendere l'attività giornalistica o politica, dopo la guerra si trasferì definitivamente a New York, dove infine riprese la carriera di avvocato. Divenne uno dei magistrati di riferimento della città, ricoprendo vari incarichi giudiziari nel corso dei decenni.[1][2][3]

Nel 1848 si era sposato con la storica e scrittrice Sara Rice,[2] che gli diede sette figli. Di questi due gli premorirono: il primogenito Theodoric, promettente matematico, si suicidò appena ventenne nel 1871, mentre il secondogenito William morì nel 1904. Sua nipote fu invece la scrittrice Blair Niles.[1]

Uno degli ultimi veterani di spicco della guerra civile americana, morì novantenne nel 1919. Venne sepolto a Princeton, accanto alla moglie e ai figli.[1][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Roger Atkinson Pryor, su it.findagrave.com.
  2. ^ a b c d e f g h (EN) Pryor, Roger Atkinson, in 1911 Encyclopædia Britannica, vol. 22.
  3. ^ a b c d e f g h i (EN) PRYOR, Roger Atkinson, su bioguide.congress.gov.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN69859110 · ISNI (EN0000 0000 4205 178X · CERL cnp00580402 · LCCN (ENn88222160 · GND (DE124355889 · J9U (ENHE987007278121605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n88222160