Roberto Piatti

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Roberto Michele Piatti

Roberto Michele Piatti (Torino, 29 luglio 1961) è un imprenditore e ingegnere italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Entra a far parte del mondo dell'automobile e, mentre frequenta l'università, collabora alla rivista Auto & Design come contributing editor. Scrive libri sull'auto e collabora alla pagina Motori del quotidiano torinese La Stampa.

Dopo la laurea in Ingegneria meccanica al Politecnico di Torino, inizia la sua carriera lavorativa presso I.DE.A. Institute come project leader di progetti Automotive, maturando esperienze in paesi emergenti quale Cina, India e Sud America.

Nel 1996, Piatti accetta l'invito di Nuccio Bertone ed entra in Stile Bertone[1] dove resta dieci anni[2] e dove dal 1998 ricopre la carica di Direttore Generale[3]. A lui si deve l'espansione della struttura e della gamma servizi della Stile Bertone[3] ed il concepimento di progetti fortemente legati all'innovazione quali la Opel Filo (2001) e la Saab Novanta (2002) con tecnologia drive by wire ed il concetto architettonico espresso della Cadillac Villa (2005).

Appassionato velista, trasferisce l'esperienza maturata nel settore Automotive verso i settori nautici ed aeronautici. Nel marzo 2006 fonda la Torino Design, società che si occupa di Automotive Design e di cui è proprietario e amministratore delegato. Riunisce un pool di esperti nei settori progetti e design[4], engineering e sviluppo modelli per l'auto e l'industrial design e grazie ad anni di collaborazioni con le industrie automobilistiche e di veicoli industriali del mondo, acquisisce una reputazione come azienda leader nell'Automotive Design. In anni recenti Roberto Piatti contribuisce con la sua azienda allo sviluppo di molti veicoli innovativi legati alla mobilità sostenibile, ibridi ed elettrici, per costruttori e start up internazionali. Tra questi la collaborazione con Electromobility Poland per lo sviluppo di Stile della nuova gamma di veicoli elettrici. Nel 2019, la Torino Design rende operativo il nuovo Centro Stile all'interno del comprensorio storico torinese di Villa Gualino [5][6][7][8][9], sulla collina torinese, grazie ad un accordo trentennale con la Regione Piemonte.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Alfa Romeo s.z., G. Nada, 1989 Maserati Ghibli, Automobilia, 1992

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) After years of neglect, Fiat rediscovers Turin's design houses, su Automotive News Europe, 18 novembre 2002. URL consultato il 29 maggio 2020.
  2. ^ Torino Design, Roberto Piatti: forma e funzione, su Barche Magazine ISP, 17 maggio 2016. URL consultato il 29 maggio 2020.
  3. ^ a b Fabio Galvano, Bertone Caprie, una realtà nuovaBertone: Caprie, a new reality, su Auto&Design, 18 febbraio 2004. URL consultato il 29 maggio 2020.
  4. ^ Silvia Baruffaldi, Torino Design, agilità progettuale, su Auto&Design, 16 luglio 2013. URL consultato il 21 maggio 2020.
  5. ^ Andrea Rinaldi, Villa Gualino diventa la casa di Torino Design, su Corriere della Sera, 1º novembre 2020. URL consultato il 21 maggio 2020.
  6. ^ Claire Bal, Villa Gualino riparte da Torino Design (PDF), in LA STAMPA, 11 luglio 2019. URL consultato il 21 maggio 2020.
  7. ^ Christian Benna, Torino, villa Gualino torna in pista e riparte con l’auto volante, su Corriere della Sera, 7 novembre 2019. URL consultato il 21 maggio 2020.
  8. ^ Benna, Villa Gualino riparte dall’auto volante (PDF), in CORRIERE DI TORINO, 11 luglio 2019. URL consultato il 21 maggio 2020.
  9. ^ (EN) Silvia Baruffaldi, COMPETITIVE GROWTH (PDF), in AUTO & DESIGN, 7 settembre 2020. URL consultato il 2 dicembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Decio Giulio Riccardo Carugati, Il car design verso nuovi orizzonti. Roberto Piatti e il caso Torino Design, Silvana, 2014, ISBN 978-88-366-2808-7.
  • Adriano Moraglio. La carica delle 101 – Diario di viaggio tra le aziende italiane che vanno a trazione mondiale, Gruppo 24 Ore, 2015
  • Autori Vari, Moncalieri: Produzione e Lavoro, Maggioli Editore, 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]