Roberto Goveani

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Roberto Goveani nella prima metà degli anni 1990

Roberto Goveani (Pinerolo, 14 agosto 1957) è un dirigente sportivo italiano, ex notaio e già presidente del Torino Calcio nel 1993.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Pinerolo nel 1957[1], si laureò in giurisprudenza nel 1979 e acquisì il notariato nel 1984[2].

Nel 1988 assunse la presidenza della Pallacanestro Pinerolo, con la quale giunse fino alle soglie della Serie B. Da notaio ratificò nel 1989 la cessione del Torino Calcio da parte della coppia di imprenditori Mario Gerbi e Michele De Finis al successore Gian Mauro Borsano, entrando anche nel consiglio d'amministrazione della società[3].

A febbraio 1993 rilevò lui stesso la squadra granata[4], versante in gravi difficoltà economiche[5], divenendo all'epoca, a 35 anni, il più giovane presidente di Serie A[3]; la cessione fu in seguito oggetto d'indagine, in quanto la magistratura ritenne di rilevarvi un illecito da prestanomismo[6]. Sotto la sua presidenza il Torino vinse la Coppa Italia 1992-93, ma alla fine della stagione la società entrò in crisi arrivando a un passo dalla bancarotta, e poco dopo le azioni furono poste sotto sequestro dalla magistratura per irregolarità contabili e societarie[6]; a ciò fecero seguito le dimissioni di Goveani dalla presidenza[7] unite a capi di imputazione di concorso in bancarotta fraudolenta, falso in bilancio e appropriazione indebita[8] per i quali Goveani fu arrestato nel giugno 1994[4] e assolto nel 1998 limitatamente a tale ultimo reato[9]; per quanto riguarda l'abuso d'ufficio fu condannato nel 2000[10] ma l'accusa cadde in prescrizione prima del secondo grado di giudizio.

Goveani fu, in seguito, presidente di altre società calcistiche italiane ed estere: Capri, Calangianus nel 1997[11], Ischia, la maltese Msida St Joseph e la Nuorese nel 2004[11], quest'ultima esclusa dal campionato di C2 nel 2008 per irregolarità di bilancio[12], a seguito di cui si dimise dalla carica. Nel luglio 2012 Goveani acquisì la proprietà del Casale, insediando alla presidenza della società suo figlio Umberto[13]; l'esperienza durò solo sei mesi, e a gennaio 2013 la società fu ceduta[14]. Nel 2013 ebbe una nuova esperienza nel mondo del calcio, avendo detenuto per breve tempo la proprietà dell'Olbia[11]. Più tardi, a dicembre, ricevette un anno di sospensione dall'ordine dei notai a seguito di irregolarità riguardanti la sottrazione di diverse centinaia di migliaia di euro ricevuti dai clienti per il pagamento di tasse e imposte di vario genere[2][11].

All'inizio del 2020 fu accusato di frode fiscale per vicende legate al fallimento della squadra di basket dell'Auxilium Torino[15].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scheda notaio - Roberto Goveani, su notariato.it, 21 aprile 2009. URL consultato il 21 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2014).
  2. ^ a b Paolo Di Stefano, Goveani sospeso dall’Ordine dei notai spariti migliaia di euro dei clienti, in La Stampa, 14 dicembre 2013. URL consultato il 29 dicembre 2013.
  3. ^ a b Il più giovane in serie A, in la Repubblica, 4 febbraio 1993, p. 39. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  4. ^ a b Edoardo Girola, Miliardi nel calcio: riciclaggio?, in Corriere della Sera, 17 giugno 1994, p. 12. URL consultato l'8 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2010).
  5. ^ Alla FIGC manca la forza, in la Repubblica, 4 febbraio 1993. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  6. ^ a b Maurizio Crosetti, Un Torino da salvare, in La Repubblica, 16 dicembre 1993, p. 26. URL consultato il 20 gennaio 2009.
  7. ^ Stefano Agresti, I giudici congelano il piano Giribaldi Calleri, in Corriere della Sera, 11 marzo 1994, p. 43. URL consultato il 20 gennaio 2009.
  8. ^ Edoardo Girola, Goveani, concorso in bancarotta, in Corriere della Sera, 18 dicembre 1993. URL consultato il 13 settembre 2008.
  9. ^ Goveani assolto, in la Gazzetta dello Sport, 10 aprile 1998. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  10. ^ I giudici congelano il piano Giribaldi Calleri, in Corriere della Sera, 11 marzo 1994, p. 43. URL consultato il 20 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2013).
  11. ^ a b c d Giampiero Cocco, La carriera-prodigio e il crac del Torino, poi l’arrivo a Olbia, in la Nuova Sardegna, 14 dicembre 2013. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  12. ^ Giuseppe Sanna, Fiammotto: «Tutti piegati alla Covisoc», in la Nuova Sardegna, 29 luglio 2008. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  13. ^ Goveani, dal Toro al vertice del Casale, in la Repubblica, 31 luglio 2012.
  14. ^ Colpo di scena al Casale Calcio, Goveani cede la proprietà del club, in Casale News, 2 gennaio 2013. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  15. ^ Crack del basket a Torino: in cella l’ex notaio Goveani già presidente di Nuorese e Calangianus, in la Nuova Sardegna, 28 febbraio 2020. URL consultato il 27 marzo 2021.