Roberta Pinotti

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Roberta Pinotti

Ministro della difesa
Durata mandato22 febbraio 2014 –
1º giugno 2018
Capo del governoMatteo Renzi
Paolo Gentiloni
PredecessoreMario Mauro
SuccessoreElisabetta Trenta

Sottosegretario di Stato al Ministero della difesa
Durata mandato3 maggio 2013 –
22 febbraio 2014
ContitolareGioacchino Alfano
Capo del governoEnrico Letta
PredecessoreFilippo Milone
Gianluigi Magri
SuccessoreDomenico Rossi

Presidente della 4ª Commissione Difesa del Senato della Repubblica
Durata mandato29 luglio 2020 –
12 ottobre 2022
PredecessoreLaura Garavini
Successorecarica soppressa

Presidente della 4ª Commissione Difesa della Camera dei deputati
Durata mandato6 giugno 2006 –
28 aprile 2008
PredecessoreLuigi Ramponi
SuccessoreEdmondo Cirielli

Senatrice della Repubblica Italiana
Durata mandato29 aprile 2008 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVI, XVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
Partito Democratico
CoalizionePD-IdV (XVI)
Italia. Bene Comune (XVII)
Centro-sinistra (XVIII)
CircoscrizioneXVI-XVII: Liguria
XVIII: Piemonte
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato30 maggio 2001 –
28 aprile 2008
LegislaturaXIV, XV
Gruppo
parlamentare
XIV: DS-L'Ulivo
XV: PD-L'Ulivo
CoalizioneL'Ulivo (XIV)
L'Unione (XV)
CircoscrizioneLiguria
CollegioXIV: Genova-Campomorone
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
In precedenza:
PCI (1989-1991)
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
Titolo di studioLaurea in lettere moderne
UniversitàUniversità degli Studi di Genova
ProfessioneInsegnante
FirmaFirma di Roberta Pinotti

Roberta Pinotti (Genova, 20 maggio 1961) è una politica italiana, ministra della difesa dal 22 febbraio 2014 al 1º giugno 2018 nei governi Renzi e Gentiloni, la prima donna a ricoprire questo incarico in Italia.

È stata anche Sottosegretaria di Stato al Ministero della difesa dal 3 maggio 2013 al 22 febbraio 2014 nel governo Letta. Parlamentare della Repubblica Italiana dal 2001, prima alla Camera dei deputati fino al 2008, dove ha ricoperto l'incarico di Presidente della 4ª Commissione Difesa della Camera dei deputati dal 2006 al 2008, poi al Senato della Repubblica dal 2008, dove il 29 luglio 2020 diventa Presidente della 4ª Commissione Difesa del Senato della Repubblica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata il 20 maggio 1961 a Genova, si è laureata in Lettere moderne all'Università degli Studi di Genova ed è diventata docente di italiano nelle scuole superiori, lavorando in alcune scuole.[1][2]

Durante la sua adolescenza è stata membro, e poi capo-educatrice nell'AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani)[3]. È sposata con un medico ed è madre di due figlie.[4]

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Primi passi[modifica | modifica wikitesto]

Ha iniziato la sua carriera politica alla fine degli anni '80, venendo eletta consigliera circoscrizionale a Sampierdarena (uno dei quartieri più popolosi del capoluogo ligure) con il Partito Comunista Italiano (PCI).[2][4]

In seguito allo scioglimento del PCI con la svolta della Bolognina di Achille Occhetto nel 1991, aderisce alla nascita del Partito Democratico della Sinistra (PDS), per poi confluire nel 1998 nei Democratici di Sinistra (DS) alla svolta di Massimo D'Alema, aderendo nelle file del cosiddetto "correntone". Inoltre è stata sostenitrice fin dal suo nascere dell'avventura politica de L'Ulivo.[senza fonte]

È stata assessora alla scuola, alle politiche giovanili e sociali della provincia di Genova dal 1993 al 1997 sotto l'amministrazione provinciale di Marta Vincenzi, e in seguito assessora all'istituzioni scolastiche del comune di Genova dal 1997 al 1999 nella giunta comunale del socialista Giuseppe Pericu[4], ed infine segretaria provinciale dei DS dal 1999 al 2001.

Deputata alla Camera[modifica | modifica wikitesto]

Segretaria dei Democratici di Sinistra a Genova nel 2001[2], alle elezioni politiche di quell'anno viene candidata nel collegio uninominale di Genova-Campomorone per la Camera dei deputati, sostenuta dalla coalizione di centro-sinistra L'Ulivo in quota DS, dove viene eletta deputata con il 64,09% dei voti contro i candidati della Casa delle Libertà Claudio Eva (30,72%) e della Lista Di Pietro Carlo Servetto (5,19%). Nella XIV legislatura è stata componente della 5ª Commissione Bilancio, tesoro e programmazione, della 4ª Commissione Difesa e della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.[5]

Viene ricandidata e rieletta deputata alla Camera alle elezioni politiche del 2006, dove la coalizione di centro-sinistra L'Unione guidata da Romano Prodi esce vittoriosa. Successivamente aderisce al gruppo parlamentare de L'Ulivo ed è stata nominata presidente della 4ª commissione Difesa della Camera, la prima donna italiana a ricoprire questo incarico.[4][6]

A settembre del 2006 annuncia la sua non disponibilità a presentarsi alle elezioni primarie dell'Unione per stabilire il candidato a sindaco di Genova della coalizione di centro-sinistra.

Aderente alla fondazione del Partito Democratico (PD) nel 2007[1], dopo la vittoria alle prime primarie di quell'anno del PD di Walter Veltroni e la sua ascesa a segretario del PD, è stata nominata da quest'ultimo come Responsabile della difesa e sicurezza nella sua segreteria nazionale.

Senatrice della Repubblica[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2008 si è candidata nella circoscrizione Liguria tra le liste del Partito Democratico al Senato della Repubblica, ed è stata eletta per la prima volta. Nella XVI legislatura è stata vicepresidente della 4ª Commissione Difesa del Senato dal 13 ottobre 2010 al 14 marzo 2013, dov'è stata promotrice della riforma del codice penale militare e della messa al bando delle bombe a grappolo.[2][7]

Dopo la sconfitta del PD alle politiche del 2008, viene nominata da Veltroni Ministra della Difesa nel suo Governo ombra del Partito Democratico, ruolo che ricopre dal 9 maggio 2008 al 21 febbraio 2009.[8]

Il 24 febbraio 2009 Dario Franceschini (già vicesegretario del PD), appena nominato segretario del PD dopo le dimissioni di Veltroni dalla segreteria nazionale, dopo l'esito negativo alle regionali sarde, nomina Pinotti Presidente nazionale del Forum Difesa del PD. In seguito è diventata esponente di Area Democratica (AreaDem), la corrente cristiano sociale e cristiano-democratica del PD guidata da Dario Franceschini, uscita sconfitta dal congresso del PD nel 2009.[9]

Primarie per il sindaco di Genova[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012 si presenta alle elezioni primarie per la scelta sulla candidatura a sindaco di Genova per il centro-sinistra, arrivando terza su 5 candidati col 23,6% dei voti, dopo il vincitore Marco Doria (outsider indipendente e fortemente sostenuto da Sinistra Ecologia Libertà, vincitore col 46% dei voti) e la sindaca uscente Marta Vincenzi (27,5% dei voti).[10][11]

Alle politiche del 24 e 25 febbraio 2013 viene ricandidata, e rieletta al Senato tra le liste del PD nella medesima circoscrizione. Successivamente diventa segretaria del gruppo PD al Senato.

Sottosegretario e Ministro della Difesa[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Governo Letta, Governo Renzi e Governo Gentiloni.
Pinotti con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nella commemorazione del 70º anniversario della bombardamento di Cassino

In seguito alla nascita del governo di larghe intese guidato da Enrico Letta tra PD, Il Popolo della Libertà, Unione di Centro e Scelta Civica, il 3 maggio 2013 entra a far parte del governo Letta in qualità di sottosegretaria di Stato al Ministero della difesa affiancando il ministro Mario Mauro, scelta sia per le sue competenze in materia di difesa, che per la particolare stima nei suoi confronti da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.[12]

Con la fine del governo Letta ad opera del segretario del PD, diventato successivamente anche Presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi, il 21 febbraio 2014 viene proposta da Renzi come ministra della difesa. Il giorno successivo, con il giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è diventata la prima donna ad assumere questa carica nella storia della Repubblica Italiana.[13]

Il 12 dicembre 2016, a seguito delle dimissioni di Matteo Renzi da Presidente del Consiglio, per la bocciatura della riforma costituzionale Renzi-Boschi al referendum costituzionale, è stata confermata ministra della Difesa per il nuovo governo, presieduto da Paolo Gentiloni[14]. Si è occupata anche dell'accorpamento della guardia forestale al corpo dell'arma dei carabinieri.

Elezioni politiche del 2018 e primarie PD del 2019[modifica | modifica wikitesto]

Roberta Pinotti al vertice informale dei Ministri della Difesa

Alle politiche del 2018 è stata rieletta per la terza volta Senatrice della Repubblica, in quanto capolista nel proporzionale in Piemonte 3. A seguito del termine della XVII legislatura, come da prassi, è rimasta in carica per il disbrigo degli affari correnti al Ministero della difesa fino al 1º giugno, giorno in cui gli succede la pentastellata Elisabetta Trenta.

Alle primarie del PD del 2019 sostiene la candidatura a segretario del PD di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio dal 12 marzo 2013 e candidato con la carriera amministrativa più lunga alle spalle, che risulterà vincente con il 66% dei voti.[15]

Presidente della Commissione Difesa del Senato[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 luglio 2020 è stata eletta Presidente della 4ª Commissione Difesa del Senato della Repubblica.[16]

Attività da ministro della difesa[modifica | modifica wikitesto]

Pinotti con il segretario della Difesa statunitense Jim Mattis al Pentagono presso Washington, DC, 11 luglio 2017

Il suo primo impegno ufficiale è stato quello d'incontrare le mogli dei due fucilieri di marina trattenuti in India a causa della crisi diplomatica scoppiata il 15 febbraio del 2012.[senza fonte] Nello stesso anno le è stato conferito presso la Camera dei deputati il premio America della Fondazione Italia USA.[senza fonte]

Tramite un accordo stretto con le amministrazioni comunali, la Pinotti decide di riqualificare alcune caserme dismesse nelle città di Roma, Milano e Firenze, restituendo così più di un milione di metri quadri all'ambiente urbano. Questi spazi dovranno poi essere riconvertiti entro un anno in nuove strutture d'impiego civile come alloggi popolari, aree artigianali, poli culturali. Il progetto ha segnato un record in Europa, l'Italia è infatti il primo paese ad adottare una politica di questo tipo e il Ministero ha deciso di valutare la possibilità di estenderlo ad altre città.[17]

Ad agosto 2014, insieme alla collega ministra degli esteri Federica Mogherini, presenta davanti alla commissioni Affari Esteri e Difesa di Camera e Senato la richiesta d'inviare armi alla popolazione dei curdi attaccata dalle milizie armate dell'ISIS.

Ad ottobre 2014 visita gli Emirati Arabi Uniti e incontra il vice-comandante supremo delle Forze Armate, il principe ereditario Mohammed bin Zayed Al Nahyan, al fine di rafforzare le relazioni bilaterali nell'ambito della difesa[18][19]. Nel febbraio 2015 è tornata negli Emirati Arabi Uniti in occasione dell'esposizione internazionale dell'industria della difesa (International Defence Industry Exhibition - IDEX), a cui hanno partecipato diverse aziende italiane e ha incontrato nuovamente Mohammed bin Zayed Al Nahyan.[20][21]

Nel 2017 il Parlamento ha approvato il cosiddetto "Libro Bianco", un piano di riorganizzazione dei vertici del Ministero della Difesa e delle relative strutture; il piano prevedeva anche una riforma delle Forze Armate italiane e una riorganizzazione del sistema di addestramento.[22]

Incarichi parlamentari[modifica | modifica wikitesto]

Camera dei Deputati[modifica | modifica wikitesto]

XIV legislatura[modifica | modifica wikitesto]

XV legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Senato della Repubblica[modifica | modifica wikitesto]

Roberta Pinotti eletta al Senato della Repubblica nel 2008

XVI legislatura[modifica | modifica wikitesto]

XVII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

XVIII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Titoli[modifica | modifica wikitesto]

L'11 marzo 2016, presso il cortile d'onore dell'Accademia Militare di Modena e in occasione del giuramento militare degli allievi ufficiali del 197º Corso "Tenacia", Roberta Pinotti in qualità di ministra della Difesa ha ricevuto dal generale comandante Salvatore Camporeale, insieme allo "spadino" proprio dell'onorificenza, il titolo di cadetto ad honorem[26], massimo riconoscimento assegnabile a civili dall'Accademia[27]:

Titolo di Cadetto - nastrino per uniforme ordinaria
— Accademia Militare di Modena; 11 marzo 2016

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Cancelliere e Tesoriere dell'Ordine militare d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
— Dal 22 febbraio 2014 - al 1º giugno 2018

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
— Roma, visita dell'omologo Ministro della Difesa della Repubblica Francese Florence Parly, 24 luglio 2017[28][29]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Roberta Pinotti, su Corriere della Sera, 21 febbraio 2014. URL consultato il 13 maggio 2021.
  2. ^ a b c d Giulia Alfieri, Chi è Roberta Pinotti, possibile successore di Zingaretti, su Policy Maker, 10 marzo 2021. URL consultato il 17 agosto 2021.
  3. ^ Pinotti, la scout genovese schierata alla Difesa “Primo pensiero per i marò”, La Stampa, 22/02/2014
  4. ^ a b c d Chi sono, su Roberta Pinotti. URL consultato il 12 maggio 2021.
  5. ^ a b c d Camera dei Deputati - XIV legislatura - Deputati - La scheda personale, su legxiv.camera.it. URL consultato il 16 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2015).
  6. ^ Roberta Pinotti / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico
  7. ^ senato.it - Scheda di attività di Roberta PINOTTI - XVI Legislatura
  8. ^ Governo ombra, tutti i nomi, Corriere della sera, 9 maggio 2008,
  9. ^ A Matteo manca solo la fiducia Archiviato il 27 agosto 2014 in Internet Archive.
  10. ^ Primarie, tutti i risultati, articolo del sito web, de La Repubblica, del 12 febbraio 2012
  11. ^ Primarie a Genova, Doria (Sel) vince Terremoto nel Partito democratico, su Il Fatto Quotidiano, 12 febbraio 2012. URL consultato il 16 dicembre 2021.
  12. ^ Liguria, la senatrice Roberta Pinotti (Pd) nominata sottosegretario alla Difesa - IVG.it, su Il Vostro Giornale, 3 maggio 2013. URL consultato il 14 dicembre 2020.
  13. ^ Governo Renzi, i nuovi ministri: schede e fotogallery, su Il Fatto Quotidiano, 21 febbraio 2014. URL consultato il 16 dicembre 2021.
  14. ^ Sergio Mattarella, DPR 12 dicembre 2016 - Nomina dei Ministri (PDF), su governo.it, Governo della Repubblica Italiana, 12 dicembre 2016. URL consultato il 20 febbraio 2017.
  15. ^ Roberta Pinotti su Radio 24: “Zingaretti o Minniti? Ho simpatia per Zingaretti”, su web.archive.org, 3 dicembre 2018. URL consultato il 16 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2018).
  16. ^ Senato, maggioranza battuta: la Lega tiene 2 commissioni. Grasso ko, su Affaritaliani.it. URL consultato il 14 dicembre 2020.
  17. ^ La Difesa dismette 13 caserme per un milione di m² a Roma, Milano e Torino, su ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com.
  18. ^ (EN) Italy – United Arab Emirates: Defence Minister Roberta Pinotti meets Sheikh Mohammed Bin Zayed al Nahyan, su Italian Ministry of Defence, 21 ottobre 2014. URL consultato il 6 marzo 2015.
  19. ^ (EN) Mohammad Bin Zayed Al Nahyan meets Italy Defence Minister, su GulfNews, 21 ottobre 2014. URL consultato il 6 marzo 2015.
  20. ^ (EN) Idex 2015: Italy at the International Defence Industry Exhibition, su Italian Ministry of Defence, 23 febbraio 2015. URL consultato il 6 marzo 2015.
  21. ^ (EN) Mohamed bin Zayed receives French, Italian defence ministers, su WAM, 22 febbraio 2015. URL consultato il 6 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2015).
  22. ^ Libro Bianco, approvato il DDL, su difesa.it.
  23. ^ Camera dei Deputati - XV legislatura - Deputati - La scheda personale, su legxv.camera.it. URL consultato il 16 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
  24. ^ a b senato.it - Scheda di attività di Roberta PINOTTI - XVI Legislatura, su senato.it. URL consultato il 16 dicembre 2021.
  25. ^ a b senato.it - Scheda di attività di Roberta PINOTTI - XVII Legislatura, su senato.it. URL consultato il 16 dicembre 2021.
  26. ^ Salvatore Camporeale | -Military News from Italy-, su militarynewsfromitaly.com. URL consultato il 25 gennaio 2017.
  27. ^ Accademia militare di Modena: il ministro a sorpresa al giuramento dei cadetti - Cronaca - Gazzetta di Modena, in Gazzetta di Modena, 12 marzo 2016. URL consultato il 25 gennaio 2017.
  28. ^ https://www.robertapinotti.it/onorata-aver-ricevuto-grado-ufficiale-della-legion-donore/
  29. ^ https://www.agenzianova.com/a/597628a971eb30.93311381/1615127/2017-07-24/difesa-ministro-pinotti-insignita-della-legion-d-onore-da-omologo-francese-parly

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministra della difesa della Repubblica Italiana Successore
Mario Mauro 22 febbraio 2014 - 1º giugno 2018 Elisabetta Trenta
Predecessore Sottosegretaria di Stato al Ministero della difesa Successore
Gianluigi Magri
Filippo Milone
2 maggio 2013 - 22 febbraio 2014 Gioacchino Alfano
Domenico Rossi
Predecessore Presidente della 4ª Commissione Difesa del Senato della Repubblica Successore
Donatella Tesei 29 luglio 2020 - 12 ottobre 2022 In carica
Predecessore Presidente della 4ª Commissione Difesa della Camera dei deputati Successore
Luigi Ramponi 6 giugno 2006 - 28 aprile 2008 Edmondo Cirielli