Rifugio Carestiato

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Rifugio Carestiato
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Altitudine1 834 m s.l.m.
LocalitàAgordo
CatenaDolomiti (gruppo Civetta)
Coordinate46°19′17.04″N 12°04′13.58″E / 46.3214°N 12.07044°E46.3214; 12.07044
Dati generali
Inaugurazione1948-1949
ProprietàClub Alpino Italiano, sezione di Agordo
Periodo di aperturaDal metà maggio a inizio ottobre - da Natale all'Epifania
Capienza40 posti letto
Mappa di localizzazione
Map
Sito internet
Cima Masenade

Il rifugio Carestiato (Rifugio Bruto Carestiato) è un rifugio alpino del Veneto nel gruppo del Monte Civetta Moiazza nelle Dolomiti. Si trova a quota 1.834 m s.l.m. nel comune di Agordo e appartiene all'omonima sezione CAI. Il rifugio è normalmente aperto da metà maggio a inizio ottobre e da Natale all'Epifania e dispone di 40 posti letto.

Posizione[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio si trova sul Col dei Pass a circa 2 km a sud est della vetta meridionale della Moiazza (Moiazza Sud) con ottimo panorama. Poco a ridosso a nord del rifugio sorge la parete rocciosa quasi verticale della Cima Cattedrale.

Sia l'Alta via n. 1 delle Dolomiti che il Sentiero dei sogni Monaco-Venezia passano dal rifugio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il rifugio è stato realizzato tra il 1948 e il 1949 su iniziativa della sezione di Agordo del CAI e con il sostegno economico della famiglia Carestiato. All'inizio il materiale da costruzione doveva essere trasportato con difficoltà fino al cantiere, poiché il cantiere al Col dei Pass poteva essere raggiunto solo su strada. Successivamente gli Alpini hanno fornito animali da soma per il trasporto. L'accesso tramite la strada forestale dal Passo Duran è stato completato nel 1978. Il rifugio è dedicato a Bruto Carestiato, morto nel Gruppo del Civetta nel 1943. È stato ampliato all'inizio degli anni '70 e completamente ristrutturato tra il 2005 e il 2006.[1][2]

Accessi[modifica | modifica wikitesto]

  • Dal Passo Duran 1.605 m sul sentiero 549 in circa 1 ora
  • Da Agordo-Farénzena 780 m sul sentiero 548 in circa 3 ore e mezza

Rifugi vicini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carlo Avoscan, Fabrizio Francescon, Rifugi della provincia di Belluno. Cenni storici, accessi, traversate, ascensioni alla ricerca delle creature più belle delle Dolomiti, Provincia di Belluno, Dosson di Casier, 2006.
  2. ^ Rifugio Carestiato.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guida ai Rifugi del CAI. 375 Rifugi del Club Alpino Italiano per scoprire la montagna, RCS Mediagroup, Milano, 2013.
  • Carlo Avoscan, Fabrizio Francescon, Rifugi della provincia di Belluno. Cenni storici, accessi, traversate, ascensioni alla ricerca delle creature più belle delle Dolomiti, Provincia di Belluno, Dosson di Casier, 2006.

Carte[modifica | modifica wikitesto]

  • Carta Tabacco 1:25.000, foglio Nr. 015, Marmolada - Pelmo - Civetta - Moiazza
  • Carta Tabacco 1:25.000, foglio Nr. 025, Dolomiti di Zoldo - Cadorine e Agordine.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]