Riccardo Sarfatti

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Riccardo Sarfatti

Riccardo Sarfatti (Milano, 3 aprile 1940Tremezzo, 10 settembre 2010) è stato un designer, imprenditore e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Padre di tre figli, cattolico di origine ebraica, nel 1965 Sarfatti si laureò in Architettura al Politecnico di Milano, divenendo nello stesso ateneo assistente al corso di Pianificazione urbanistica, e ordinario del corso di Storia dell'architettura, tenuto anche allo Iuav di Venezia per quasi vent'anni[1].

Figlio di Gino Sarfatti, fondatore di Arteluce, lavorò presso l'azienda del padre dal 1969 al 1978, parallelamente all'attività universitaria. Nel 1979, insieme al compagno di studi Paolo Rizzatto e alla moglie e collega Sandra Severi[2], diede vita alla Luceplan di Milano, azienda multinazionale del settore illuminotecnico che occupava 100 dipendenti, e con un fatturato di 25 milioni.

Fu per anni Presidente di Assoluce, divenendo vicepresidente di FederlegnoArredo, e Presidente del Consiglio Nazionale delle Associazioni per il Design. Fu tra i fondatori del PD lombardo[3], membro nel direttivo di Libertà e Giustizia e del comitato nazionale della lista Prodi[2].

Candidato del centrosinistra alle elezioni regionali lombarde del 3 aprile 2005, fu sconfitto da Roberto Formigoni[4], pur avendo portato la percentuale dei voti della coalizione dal 31,5 al 43,17% dei consensi, rispetto alla precedente tornata del 2000[5]. Alle regionali del 2010 si candida invece consigliere regionale nella lista del Partito Democratico in provincia di Milano e ottiene 2600 preferenze senza però essere eletto.

Morì all'età di 70 anni nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 settembre 2010, attorno all'1.30, mentre era di ritorno a Villa Sarfatti, a Griante, comune sul Lago di Como. Affondò nel lago con la sua auto in seguito a uno sbandamento dovuto a un colpo di sonno. È sepolto vicino al padre nel cimitero di Griante[3][6]. Il 2 novembre 2020 il suo nome è stato iscritto nel Famedio di Milano[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ricordando Riccardo Sarfatti, architetto, su Ordine degli Architetti di Milano, 10 settembre 2010. URL consultato l'11 maggio 2018.
  2. ^ a b Riccardo Sarfatti, su ?luceplan.com. URL consultato l'11 maggio 2018.
  3. ^ a b Addio a Sarfatti, industriale e politico, su ilsole24ore, 11 settembre 2010. URL consultato l'11 maggio 2018.
    «I funerali si terranno lunedì 13 settembre alle ore 14,45 nella Basilica di S. Ambrogio a Milano.»
  4. ^ Incidente stradale: muore il pd Sarfatti, che sfida nel 2005 Formigoni per il Pirellone, su repubblica.it, Milano, 10 settembre 2010. URL consultato l'11 maggio 2018.
  5. ^ Le elezioni regionali e il nuovo Governo, in La Civiltà Cattolica, n. 3717-3720, 7 maggio 2005, pp. 279-290.
  6. ^ Tragica fine per Riccardo Sarfatti: la sua auto sbanda e finisce nel fosso, su milano.corriere.it, 10 settembre 2010. URL consultato l'11 maggio 2018.
  7. ^ Beatrice Curti, Cimitero Monumentale: 18 nuovi nomi incisi al Famedio, da Franca Valeri a Philippe Daverio, su milanoweekend.it, 3 novembre 2020.

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