Riccardo Gizdulich

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Riccardo Gizdulich, Capitano Bianchi (Fiume, 30 agosto 1908Firenze, 6 maggio 1983), è stato un architetto, militare e partigiano italiano, di origini croate, lavorò come funzionario presso la Soprintendenza ai monumenti.

Primi contatti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1943 si trovava con la famiglia a Ronta nel Mugello, come ufficiale sfollato da Firenze e in questa località ebbe un incontro con il vicecommissario politico della XXII Brigata Garibaldi Lanciotto , poi amministratore nel Comando della Divisione Garibaldi "Arno"[1] al quale disse di voler collaborare con i gruppi di resistenza che stavano sorgendo. Il vicecommissario politico lo indirizzò al CLN di Borgo San Lorenzo che lo mise in contatto col Comitato Toscano di Liberazione Nazionale a Firenze[2]

Attività militare[modifica | modifica wikitesto]

Nel Mugello Gizdulich organizzò un gruppo di antifascisti che in seguito diverra' la Seconda Brigata Rosselli e partecipò a molte azioni di carattere militare, divenne direttore dell'Ufficio Operazioni nella divisione garibaldina Arno, comandata da Aligi Barducci, Potente.[3] In seguito Gizdulich fu sostituito dal colonnello Attilio Bertorelle e quindi passò a dirigere l'Ufficio informazioni militari della stessa divisione[4]

Ponte Santa Trinita[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la liberazione, nel 1952 Riccardo Gizdulich diresse i lavori di ricostruzione, insieme all'ingegnere Emilio Brizzi, del Ponte Santa Trinita di Firenze[5], distrutto dai nazisti durante la ritirata tedesca, il 4 agosto 1944[6][7][8]Per la ricostruzione di questo ponte, Com'era e dov'era, si tenne conto anche delle tecniche usate nel XVI secolo e si seguì il principio del ripristino filologico indicato da Bernard Berenson[9][10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Op.cit.Più in là..., pag.57: Alessandro Pieri, vicecommissario politico della XXII Brigata Garibaldi "Lanciotto", [...] poi amministratore nel Comando della Divisione "Arno" e pag. 60: A Ronta [...] un ufficiale sfollato con la famiglia da Firenze ascoltava clandestinamente le notizie di Radio Londra sulla condotta della guerra [...] questo ufficiale, un capitano, era alla ricerca di qualcuno che lo indirizzasse verso gruppi di partigiani già formati oppure verso elementi che intendevano dar vita a nuovi raggruppamenti ... e Op.cit. Scarpe rotte..., pag.98: [...] l'ex capitano artigliere Riccardo Gizdulich (“Capitano Bianchi”), fiorentino sfollato a Ronta [...]
  2. ^ Op.cit. Più in là..., pag.60
  3. ^ Op.cit. Francovich, pag.353
  4. ^ Op.cit.Francovich, pag.353
  5. ^ In realtà a Gizdulich venne dato incarico di dirigere l'attività di recupero dei frammenti del ponte già dal 1944 da parte del Comitato Toscano per la Liberazione Nazionale.
  6. ^ Op.cit.Guida d'Italia, pag.430
  7. ^ Vedi anche "Una mattina del '44: disegni di Sirio Pastorini per Firenze distrutta" di S.Pastorini e F.Gurrieri, Libreria Editrice Salimbeni, 1981.
  8. ^ Precedenti progetti presentati da Brizzi e da Gizdulich con l'Ingegner Piero Melucci nel 1947 e 1949 vennero bocciati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
  9. ^ Op.cit. Guida d'Italia, pag. 430
  10. ^ P. Paoletti, "Il Ponte a Santa Trinita com’era e dov’era. Dalla distruzione nel 1944 al ritrovamento della testa della Primavera nel 1961", Firenze, Becocci, 1987.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Più in là – Ventitré partigiani sulla lotta nel Mugello a cura del Circolo La Comune del Mugello e del Centro di documentazione di Firenze– Curatori: Susanna Bianchi, Claudio Checchi, Alessandro Del Conte, Maria Cristina Ghelli, Daniela Giannini, Paolo Hendel, Paolo Landi, Alvaro Masseini. Collaborazione redazionale di Domenico Pertocoli - Protagonisti. La Pietra, Milano, aprile 1976
  • Massimo Biagioni Scarpe rotte eppur bisogna andar, fatti e persone della Resistenza in Mugello e Val di Sieve, Pagnini e Martinelli Editori, Firenze, giugno 2004 ISBN 88-8251-176-6
  • Carlo Francovich “La resistenza a Firenze”, La Nuova Italia Editrice, Firenze 1962
  • Guida d'Italia, Firenze e Provincia, Touring Club Italiano, Milano 2007

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN305153455 · ISNI (EN0000 0004 1832 7204 · GND (DE1038686997 · WorldCat Identities (ENviaf-305153455
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