Renato Morelli

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Renato Morelli

Deputato dell'Assemblea Costituente
Gruppo
parlamentare
Democratico Nazionale (dal 17 luglio 1946 al 17 gennaio 1947), Liberale (dal 17 gennaio 1947 al 31 gennaio 1948)
CollegioBenevento
Incarichi parlamentari
  • Componente della Commissione Speciale per l'Esame delle Leggi Elettorali (16 giugno 1947 - 31 gennaio 1948)
  • Componente della Commissione Speciale per riferire sul disegno di legge che modifica il decreto legislativo 10 marzo 1946, per la elezione della Camera dei Deputati (17 luglio 1946 - 31 gennaio 1948)
  • Componente della Commissione Speciale per riferire sul disegno di legge riguardante norme per la compilazione delle liste elettorali nella provincia di Gorizia (17 luglio 1946 - 31 gennaio 1948)
  • Componente della Commissione Speciale per l'esame del disegno di legge che detta norme per la limitazione temporanea del diritto di voto ai capi responsabili del regime fascista (17 luglio 1946 - 31 gennaio 1948)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Liberale Italiano
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
Professioneavvocato

Renato Morelli (Campobasso, 17 luglio 1905Roma, 10 marzo 1977) è stato un politico e avvocato italiano.

Braccio destro di Benedetto Croce fu Sottosegretaro di Stato (alla Presidenza del Consiglio e agli Affari Esteri) in vari governi tra il 1944 e il 1946, anno nel quale fu eletto all'Assemblea Costituente. Fu Presidente dell'INAIL dal 1948 al 1965 e dell'AISS dal 1949 al 1967.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Campobasso nel 1905, si trasferisce giovanissimo a Napoli e dopo le lauree in Giurisprudenza - primo dei laureati del suo anno - e in Scienze Sociali lavora come avvocato di successo e collabora con Il Mattino e altri giornali liberali , rassegnando le dimissioni a causa della sua opposizione al fascismo nel 1939.[1][2]

Nel 1935 il Banco di Napoli, di cui era Avvocato Capo, lo nominò direttore del delicato ramo delle banche minori, che aveva assorbito in tutto il Mezzogiorno d'Italia, in seguito alle difficoltà della Grande Depressione.[1] Durante questo periodo, strinse una profonda amicizia con Benedetto Croce, di cui divenne uno dei più vicini discepoli e il principale collaboratore ed emissario politico.[3] Mantenne assidui e proficui rapporti per conto del Croce con Enrico de Nicola, Carlo Sforza, Luigi Sturzo, Luigi Einaudi, Alcide de Gasperi, la Real Casa e molti altri protagonisti politici di quel periodo storico.[4] Fu tra i fondatori, insieme a Croce, del rifondato Partito Liberale, dirigente clandestino del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) e a fine settembre 1943, dopo l'Armistizio di Cassibile, partecipò alle Quattro Giornate di Napoli, rivolta popolare contro le truppe naziste, per le quali fu insignito di Medaglia d'Oro dal Comune della Città.[5][6]

Nel Gennaio del 1944, partecipò al Congresso di Bari e rappresentò Croce nel lavoro di stesura dell'ordine del giorno, poi approvato all'unanimità. Nell'Aprile del 1944 fu nominato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Gabinetto Badoglio II su proposta di Croce, ricoprendo il ruolo di braccio destro di Croce nel governo.[7] Successivamente fu Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri con delega agli Italiani all’estero e Reggente del Ministero per l'Africa Italiana nei gabinetti Bonomi I e II, Parri e De Gasperi I, tra il 1944 e il 1946[8], quando fu eletto all’ Assemblea Costituente per il Partito Liberale.[2]

Dal 1948 al 1965 fu Presidente dell'INAIL, Istituto Nazionale di Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, che ha ristrutturato finanziariamente e per il quale ha costruito e consolidato una vasta rete di ospedali traumatologici in tutta Italia, guadagnandosi il rispetto di tutti gli schieramenti politici.[9][10] Per la sua significativa esperienza e conoscenza nel campo delle assicurazioni sociali, fu eletto Presidente, nel 1949, dell'Associazione Internazionale per la Sicurezza Sociale (AISS), un'agenzia dell'Ufficio Internazionale del Lavoro (ILO) accreditata presso le Nazioni Unite. Sotto la guida quasi ventennale di Renato Morelli, l'AISS ha esteso i propri membri a oltre cento nazioni ed è diventata il principale forum del mondo per la cooperazione delle principali organizzazioni e istituti di previdenza sociale.[11]

Ammalatosi di una grave forma di morbo di Parkinson dal 1964, si ritirò progressivamente dalla vita attiva e morì a Roma nel marzo 1977, dove aveva vissuto sin dalla sua liberazione nel 1944.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b E' morto a Roma Renato Morelli, in Il Mattino, 11 Marzo, 1977.
  2. ^ a b Renato Morelli / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico, su storia.camera.it. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  3. ^ Renato Morelli (PDF), su itescarafa.edu.it.
  4. ^ Benedetto Croce, Quando l'Italia era Tagliata in Due, Laterza, 1948.
  5. ^ Gerardo Nicolosi, Alfredo Parente: La lunga vigilia, Dante Alighieri, 2019.
  6. ^ Nelle Quattro giornate ci fu anche la borghesia, su Nuova Rivista Storica, 18 febbraio 2020. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  7. ^ Fabio Fernando Rizi, Benedetto Croce and the Birth of the Italian Republic, University of Toronto Press, 2019.
  8. ^ I Governi dal 1943 ad oggi, su www.governo.it, 9 novembre 2015. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  9. ^ Cerimonia allo stadio dell’Acqua Acetosa: nasce una nuova dimensione dello sport, su www.coni.it. URL consultato il 14 gennaio 2023.
  10. ^ Ernesto Rossi, Settimo: Non Rubare, Laterza, 1954.
  11. ^ (EN) History, su International Social Security Association (ISSA). URL consultato il 14 gennaio 2023.

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