Renato Del Din

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Renato Del Din nome di battaglia Anselmo, (Auronzo di Cadore, 15 giugno 1922Tolmezzo, 25 aprile 1944) è stato un militare e partigiano italiano, Medaglia d'oro al valor militare.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Frequenta la Scuola militare "Teulié". Giovane sottotenente degli alpini comandante di plotone della 70ª Compagnia, Battaglione Gemona, 8º Reggimento Alpini della Divisione alpina "Julia", dopo l'armistizio, è tra i primi a promuovere la lotta di liberazione in Carnia, prende il nome di battaglia Anselmo.
Tra i fondatori della prima formazione delle Brigate Osoppo-Friuli, in Val d'Arzino[1], formazione nella quale confluirono militari, repubblicani, monarchici, aderenti alla Democrazia Cristiana, al Partito d'Azione, al Partito socialista, al Partito liberale e appoggiate dalla chiesa friulana.
La sorella Paola Del Din, ancora vivente anche lei medaglia d'oro al valor militare, lo seguirà nell'esperienza della Resistenza collaborando con la formazione da lui fondata.

Protagonista di audaci azioni di sabotaggio, fu fautore di un metodo di combattimento aggressivo, nella notte tra il 24 e il 25 aprile 1944, assieme ad altri compagni organizza un attacco notturno alla caserma della milizia fascista a Tolmezzo, la reazione dei militi fascisti è immediata; ferito non si arrende e al grido di "Viva l'Italia"! Avanti Osoppo"! continua l'attacco, ma viene definitivamente falciato da una raffica di mitragliatrice.

Il solenne funerale si svolse a Tolmezzo, sotto gli occhi degli occupanti che non osarono impedirlo vista la partecipazione di massa della popolazione.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Sottotenente in s.p.e. degli Alpini, Partigiano combattente

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Subito dopo l’8 settembre 1943 iniziava decisamente la lotta partigiana. Compiva numerosi e rischiosi atti di sabotaggio, meritando in breve tempo il comando della 1ª banda di montagna del Gruppo Divisioni d’assalto «Osoppo-Friuli ». Allo scopo di fare insorgere Tolmezzo, fortemente presidiata dal nemico, con soli 12 partigiani irrompeva di notte nella città aprendosi la strada a colpi di mitra e bombe a mano. Con audacia temeraria attaccava la caserma. Colpito mortalmente cadeva a terra, ma ancora non domo, si rialzava gridando: « Viva l’Italia!, Osoppo avanti! » finché una nuova raffica non ne stroncava l’eroica vita[2]»
— Tolmezzo, 25 aprile 1944
Targa commemorativa per il sottotenente Renato Del Din a Tolmezzo.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Diverse sono le caserme e le vie a lui intitolate in questi anni in tutto il Friuli.

A Vicenza gli è stata intitolata la nuova base militare statunitense costruita presso l'ex aeroporto "Dal Molin", decisione osteggiata dalla sinistra e dall'ANPI[3].

Un corso della Scuola Militare "Teuliè" da lui frequentata porta il suo nome, il XII corso 2007-2010.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1] Carnia libera visto 3 dicembre 2008
  2. ^ [2] Quirinale Scheda Renato Del Din
  3. ^ Base intitolata a Del Din, Variati: "Ministro, ci ripensi", su VicenzaToday. URL consultato il 29 marzo 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN305362374 · ISNI (EN0000 0004 2341 4388 · LCCN (ENn2013064804 · WorldCat Identities (ENlccn-n2013064804