René De Silvestro

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René De Silvestro
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Sci alpino paralimpico
Specialità Supergigante, slalom gigante, slalom speciale, combinata
Categoria Seduti LW12-1
Squadra Polisportiva Caprioli
SC Drusciè Cortina
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Paralimpiadi 0 1 1
Mondiali 1 2 1

Trofeo Vittorie
Coppa del Mondo - Supergigante 1 trofeo
Coppa del Mondo - Slalom 1 trofeo

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Atletica leggera paralimpica
Specialità Getto del peso, lancio del giavellotto
Categoria Seduti F55
Squadra Polisportiva Caprioli
Termine carriera 2016
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali juniores 2 0 0

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Statistiche aggiornate al 21 marzo 2024

René De Silvestro (San Candido, 26 giugno 1996) è uno sciatore alpino, ex giavellottista ed ex pesista italiano paralimpico, vincitore di due medaglie paralimpiche, di quattro medaglie mondiali (un oro) e di due Coppe del Mondo di specialità.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a San Candido e residente a San Vito di Cadore, ha iniziato a sciare fin da bambino nello Sci Club Dolomiti Cadore[senza fonte], passando poi nella Polisportiva Caprioli e nello Sci Club Drusciè Cortina[1].

Stagioni 2012-2016[modifica | modifica wikitesto]

Attivo nello sci alpino dal dicembre del 2011, il 22 dicembre 2013, durante la fase di riscaldamento prima di una gara giovanile ad Alleghe, è caduto impattando contro un albero al di fuori della pista da sci[2] e riportando una frattura da scoppio della vertebra D12, una frattura scomposta della D7 e una conseguente lesione midollare incompleta, che ha comportato una parziale paralisi degli arti inferiori[3].

Dopo quasi un anno di fisioterapia ha ripreso le competizioni sportive, cimentandosi nelle distensioni alla panca e nell'atletica leggera paralimpica, gareggiando nel getto del peso e nel lancio del giavellotto: dopo aver vinto quattro titoli italiani, ai Mondiali juniores del 2016 ha vinto la medaglia d'oro sia nel peso sia nel giavellotto e agli Europei di Grosseto dello stesso anno si è classificato 7º nel giavellotto[1][3]. Il suo obiettivo rimaneva comunque tornare a sciare: nel 2015 ha ricevuto in regalo dallo Sci Club Drusciè un monosci e gli stabilizzatori, attrezzi necessari a permettergli di tornare sulla neve, e ha esordito nello sci alpino paralimpico in quella stessa stagione 2015-2016, in occasione dello slalom gigante di Coppa Europa disputato il 17 marzo a Obersaxen[1][3].

Stagioni 2017-2024[modifica | modifica wikitesto]

Ha esordito in Coppa del Mondo nella stagione 2016-2017 e ai successivi Mondiali di Tarvisio 2017, suo esordio iridato, non ha completato né lo slalom gigante né lo slalom speciale[1]. Nella stagione 2017-2018 ha conquistato il primo podio in Coppa del Mondo, a Kühtai[senza fonte] in slalom gigante (3º)[1], e in Coppa Europa, a Obersaxen in supercombinata (2º)[4]; ai XII Giochi paralimpici invernali di Pyeongchang 2018, suo esordio paralimpico, si è piazzato 8º nello slalom gigante, 7º nello slalom speciale e non ha completato il supergigante e la supercombinata[1].

Ai Mondiali di Kranjska Gora/Sella Nevea 2019 è stato 10º nel supergigante, 4º nello slalom gigante, 5º nella supercombinata e non ha completato la discesa libera e lo slalom speciale[1]; nel gennaio[senza fonte] del 2020 ha conquistato a Veysonnaz in slalom gigante la prima vittoria in Coppa del Mondo[1][4]. Ai Mondiali di Lillehammer 2021 (disputati nel gennaio del 2022) ha vinto la medaglia d'oro nella supercombinata e quella di bronzo nel supergigante, mentre ai successivi XIII Giochi paralimpici invernali di Pechino 2022 ha conquistato la medaglia d'argento nello slalom gigante, quella di bronzo nello slalom speciale, è stato 4º nel supergigante e non ha completato la supercombinata[1].

Ai Mondiali di Espot 2023 ha vinto la medaglia d'argento nello slalom speciale e nella combinata e si è classificato 6º nella discesa libera, 4º nel supergigante e 5º nello slalom gigante; in quella stessa stagione 2022-2023 in Coppa del Mondo si è piazzato 2º sia nella classifica generale, sia quelle di slalom gigante e di slalom speciale, mentre in quella di supergigante stato 3º. Nella stagione 2023-2024 ha vinto le Coppe del Mondo di supergigante e di slalom speciale ed è stato 2º nella classifica generale e 3º in quella di slalom gigante.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Atletica leggera[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali juniores[modifica | modifica wikitesto]

Campionati italiani[modifica | modifica wikitesto]

Sci alpino[modifica | modifica wikitesto]

Paralimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]
Data Località Paese Specialità
2019-2020 Veysonnaz Bandiera della Svizzera Svizzera GS
2020-2021 Saalbach-Hinterglemm Bandiera dell'Austria Austria SG
2020-2021 Sankt Moritz Bandiera della Svizzera Svizzera GS
28 febbraio 2023 Kitzbühel Bandiera dell'Austria Austria SL
17 marzo 2023 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia SL
22 gennaio 2024 Veysonnaz Bandiera della Svizzera Svizzera GS
25 gennaio 2024 Veysonnaz Bandiera della Svizzera Svizzera SG
31 gennaio 2024 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia SG
2 febbraio 2024 Cortina d'Ampezzo Bandiera dell'Italia Italia SL
15 febbraio 2024 Sapporo Bandiera del Giappone Giappone SL
27 febbraio 2024 Wildschönau Bandiera dell'Austria Austria SL
28 febbraio 2024 Wildschönau Bandiera dell'Austria Austria SL
19 marzo 2024 Sella Nevea Bandiera dell'Italia Italia GS

Legenda:
SG = supergigante
GS = slalom gigante
SL = slalom speciale

Coppa Europa[modifica | modifica wikitesto]

  • 2 podi[4]:
    • 1 secondo posto
    • 1 terzo posto

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) René De Silvestro, su paralympic.org, Comitato Paralimpico Internazionale. URL consultato il 19 aprile 2022.
    (EN) René De Silvestro, su ipc.infostradasports.com. URL consultato il 19 aprile 2022.
  2. ^ Gigi Sosso, Va fuori pista e si schianta sugli alberi, su corrierealpi.it, 22 dicembre 2013. URL consultato il 19 aprile 2022.
  3. ^ a b c d e Matteo Viotto, Dall'inferno al paradiso: la rinascita di Renè De Silvestro, su veneziatoday.it, 6 marzo 2016. URL consultato il 19 aprile 2022.
  4. ^ a b c d René De Silvestro, su comitatoparalimpico.it, Comitato Italiano Paralimpico. URL consultato il 19 aprile 2022.
  5. ^ Consegnati i Collari d'Oro 2023. Malagò: "sport eccellenza del Paese, vissuto triennio di risultati unici", su coni.it, 22 dicembre 2023. URL consultato il 26 dicembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]