Remigio Ferretti

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Remigio Ferretti durante il commento di un canto della Divina Commedia

Remigio Ferretti (Monopoli, 25 settembre 1921Monopoli, 17 maggio 1991[1]) è stato un letterato, saggista e poeta italiano[2][3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ferretti nasce nel 1921 a Monopoli da Raffaele Ferretti, e Madia Pirrelli.[4] Compie gli studi primari e secondari nella città natale, conseguendo la maturità classica presso il liceo Galileo Galilei.

Combattente, reduce e capitano di fanteria in congedo, dopo aver atteso agli studi di filologia moderna presso le università di Roma e Bari sotto la guida di illustri maestri, tra cui Funaioli, Schiaffini, Gentile, Ghisalberti e Sansone, si è laureato nel 1946 presso l'università di Bari col massimo dei voti.[4][5] Nello stesso anno si è proposto come assistente volontario, lavorando per un biennio col professor Giovanni Masi presso l'università per la cattedra di Storia moderna alla facoltà di Lettere. Nel 1954 ha conseguito la laurea in giurisprudenza a Bari con il professor Aldo Moro come relatore con una tesi su Il delitto politico.[6] La sua passione per le lettere lo ha spinto a riproporsi per la cattedra di Letteratura e lingue italiane tenuta dal professor Ferruccio Ulivi alla facoltà di Lingue straniere da cui ha potuto apprendere per un triennio dal 1958 al 1961.

Per meriti nel «disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte ai fini sociali e per lunghi e segnalati servizi nella carriera civile e militare», nel 1975 su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri gli è stato conferito il titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.[7] Commissario e consigliere provinciale del comitato barese dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano[8], socio dell'Accademia tiberina e della Società di storia patria per la Puglia[9], nel 1983 gli è stato assegnato il «Premio di Cultura» della Presidenza del Consiglio dei ministri.[10][11]

È intervenuto al convegno internazionale Monopoli nell'età del Rinascimento con una chiosa su Muzio Sforza e la Polonia nel 1985.[12]

Ordinario di Lettere italiane e latine,[13] ha prestato servizio per circa un trentennio presso il liceo classico Galileo Galilei di Monopoli ed esercitato anche la professione forense fino al dicembre 1990. Per la sua carriera poetica-letteraria ha ricevuto riconoscimenti e consensi da critici e giornalisti noti, quali Francesco Tateo,[14][15] Michele Dell'Aquila,[16] Ruggero Stefanelli,[17] Vanni Ronsisvalle,[18] Raffaele Nigro,[6][19][20] Raffaella Lovascio,[21] Giuseppe Giacovazzo, Gianni Custodero, Silvestro Prestifilippo e altri. Inoltre, ha collaborato a varie riviste e quotidiani nazionali – II Messaggero, Annali della Pubblica Istruzione, Montecitorio – e fogli regionali e locali.

«Luna, sorella mia
come non mai,
quando
ognora più tarda, la sera,
tu sorgi
dal nero sudario
del mare...»

È scomparso nel 1991 all'età di 69 anni.[1]

La politica[modifica | modifica wikitesto]

Iscritto al partito della Democrazia Cristiana dal 1946, è stato consigliere del comune di Monopoli dal 1952 al 1975, ricoprendo la carica di assessore alla Pubblica Istruzione dal 1955 al 1956 e assessore ai Lavori Pubblici dal 1956 al 1958. Nel 1961 è stato eletto sindaco di Monopoli amministrandovi per un decennio fino al 1970,[6] durante il quale ha contribuito allo sviluppo della città pugliese, promuovendo la creazione di nuove scuole, impianti sportivi tra cui il Palazzetto dello Sport "Nino Gentile" e servizi sociali, la costruzione di infrastrutture (grande circonvallazione, rete del metano, teleselezione), l'insediamento di complessi industriali come la Ceramica delle Puglie (oggi demolita)[23], e l'inserimento della città nel comprensorio dei Trulli e delle Grotte.[3]

Il 1 gennaio 2012 il comune di Monopoli, d'intesa con la prefettura di Bari, ha decretato l'intitolazione a Remigio Ferretti di una nuova strada, prospiciente la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, che collega via Fiume con il lungomare Ungaretti.[24][25]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio di Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 1983[10][11]
  • Il comune di Monopoli gli ha dedicato una strada per il cospicuo contributo allo sviluppo culturale e territoriale della città.[25]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

Saggistica[modifica | modifica wikitesto]

Il suo saggio è stato oggetto di studio dell'università di Salerno per la rivista Europa Orientalis (1986)[28] e dell'università del New Jersey per la rivista Nemla Italian Studies (2006)[27], ed è presente in alcuni archivi di università americane ed europee, nonché in varie biblioteche italiane.[26][30][31]

Opere postume[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Remigio Ferretti – foto ricordo
  2. ^ Remigio Ferretti Poeta (PDF), in Meridiano Sud, 15 giugno 1984, p. 7.
  3. ^ a b Filmato audio Martino Cazzorla, Novecento Monopoli, Canale 7, 6 dicembre 2012, a 15 min 50 s. URL consultato il 12 agosto 2013.
    «Sindaco di questo decennio dal '61 al '70 è stato Remigio Ferretti alla guida di un'amministrazione di centrosinistra, democrazia cristiana e socialisti»
  4. ^ a b Certificato di laurea in Lettere, 2 agosto 1946
  5. ^ Remigio Ferretti, Muzio Sforza e l'Orazione in lode di Porzia, prefazione di Luigi Russo, Bari, Ed. Levante, novembre 1980, copertina interna, OCLC 11556392, SBN IT\ICCU\TO0\0566424.
  6. ^ a b c Raffaele Nigro, Remigio Ferretti tra Orazio e Moro (PDF), in La Gazzetta del Mezzogiorno, 6 febbraio 2012, p. 13.
  7. ^ a b Le onorificenze della Repubblica Italiana, su quirinale.it. URL consultato il 27 ottobre 2019 (archiviato il 25 ottobre 2019).
  8. ^ Il decennio francese in Puglia, 1806-1815, p. 327.
  9. ^ Albo dei soci – Società di storia patria per la Puglia, su storiapatriapuglia.it. URL consultato il 25 ottobre 2019 (archiviato il 1º aprile 2016).
  10. ^ a b A Remigio Ferretti il «Premio di Cultura» (PDF), in Gazzetta del Mezzogiorno, 27 gennaio 1984.
  11. ^ a b Remigio Ferretti, Le mie mani..., prefazione Francesco Tateo, Roma, Vivere In, 1995, p. 101, OCLC 955723096, SBN IT\ICCU\NAP\0154438.
  12. ^ (ITES) Domenico Cofano, Monopoli nell'età del Rinascimento, Vol. 1-2-3, Fasano, Schena Editore, 1988, SBN IT\ICCU\CFI\0129594.
  13. ^ Martino Cazzorla, Dal Liceo ai Licei - Annuario 2014 (PDF) [collegamento interrotto], su pololicealemonopoli.gov.it, marzo 2016, pp. 1, 28.
    «Il corpo docenti era formato dai Professori Remigio Ferretti (Italiano, uomo colto, forbito affabulatore, impenitente divagatore durante le spiegazioni su situazioni e aneddoti personali);»
  14. ^ a b Sebastiano Lillo, Muzio Sforza ovvero la storia di molti intellettuali (PDF), in Gazzetta del Mezzogiorno, 2 luglio 1981.
  15. ^ a b Ritaglio e invito presentazione volume, in Gazzetta del Mezzogiorno, 27 maggio 1981, p. 8.
  16. ^ a b Gianfredi Paolo Vozzi, Remigio Ferretti poesia dalla vita (PDF), in Gazzetta del Mezzogiorno, 18 maggio 1983.
  17. ^ a b La clessidra di Ferretti (PDF), in Gazzetta del Mezzogiorno, 15 giugno 1984, p. 16.
  18. ^ a b A. Stella, L'uomo sul filo (PDF), in Gazzetta del Mezzogiorno, 9 marzo 1976, p. 3.
  19. ^ a b Raffaele Nigro, Rassegna bibliografica (PDF), su emeroteca.provincia.brindisi.it, 1981, p. 419. URL consultato il 12 agosto 2013.
  20. ^ a b Raffaele Nigro, Tra Puglia, Venezia, e Roma nel cinquecento (PDF), in SUD-LIBRI, 8 febbraio 1981, pp. 11, 12.
  21. ^ a b Raffaella Lovascio, Remigio Ferretti (PDF), in Pensiero ed Arte: rassegna internazionale di arte letteratura turismo moda attualità, 1974, p. 11.
  22. ^ Remigio Ferretti, Luna, sorella mia (PDF), in Arte – Nuova Critica Europea, p. 6.
  23. ^ Sante Scarafino, Comunicato Stampa n. 2429, in Ufficio stampa – comune di Monopoli, 25 giugno 2015. URL consultato il 29 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2019).
  24. ^ La Giunta Comunale intitola tre nuove vie - Comunicato Stampa n.1033, su comune.monopoli.ba.it, 18 luglio 2011. URL consultato il 20 agosto 2019 (archiviato il 20 agosto 2019).
  25. ^ a b Installata la targa in via Remigio Ferretti - Comunicato Stampa n.1368, su comune.monopoli.ba.it, 9 agosto 2012. URL consultato il 20 agosto 2019 (archiviato il 20 agosto 2019).
  26. ^ a b (EN) Catalogo Libreria dell'Università della Virginia, su search.lib.virginia.edu, Charlottesville, VA. URL consultato il 21 agosto 2019 (archiviato il 21 agosto 2019).
  27. ^ a b Lorenzo Sacchini, Tra latino e volgare nei 'Dialoghi piacevoli' di Stefano Guazzo: una questione di “fedeltà.” (PDF), in Nemla Italian Studies, XXXVIII, n. 8, New Brunswick (New Jersey), Simona Wright (The College of New Jersey), Umberto Mariani (Rutgers University), Emanuele Occhipinti (Drew University), 2016, p. 60, ISSN 1087-6715 (WC · ACNP). URL consultato il 21 agosto 2019 (archiviato il 21 agosto 2019).
    «Originario di Monopoli, Muzio Sforza si trasferì nel 1580 a Venezia, dove stampò i suoi Carminun libri duo e gli Elegiarum libri tres. L’apprezzamento di Guazzo nei suoi confronti è testimoniato anche nelle sue Lettere (44-46, 131). Si ricavano notizie su Sforza da Liruti 4: 502-04; Affò 98-99 (che pure lo confonde con Muzio Sforza, marchese di Caravaggio); Ferretti.»
  28. ^ a b Pietro Marchesani, La Polonia nella storiografia italiana del XVI e XVII secolo: i clichés ideologici e la loro evoluzione (PDF), in Europa Orientalis, vol. 5, Salerno, Università di Salerno (Dipartimento di Studi Umanistici), 1986, p. 223, ISSN 0392-4580 (WC · ACNP). URL consultato il 21 agosto 2019 (archiviato il 23 agosto 2019).
    «Opinione diffusa, se il monopolitano Muzio Sforza, perorando l'elezione di un Asburgo al trono di Polonia dopo la morte del Bathory, rimprovera a una parte della nobiltà polacca, preoccupata che l'elezione d'un re di casa d'Austria possa guastare i suoi rapporti con i Turchi, di farsi dettare la scelta dai fedeli del demonio, rinfrancandola con la promessa che potrà contare sull'appoggio della potente casa d'Austria e degli altri paesi cristiani.»
  29. ^ Sandro Marano, Remigio Ferretti e l'orazione "In morte di Porzia" – Le condizioni storiche e culturali di Monopoli (PDF), in Quotidiano Puglia, 16 maggio 1981.
  30. ^ a b (EN) Catalogo Libreria della Facoltà di Studi Avanzati dell'Università di Londra, su catalogue.libraries.london.ac.uk, Londra. URL consultato il 20 settembre 2019.
  31. ^ a b (EN) Catalogo HathiTrust Digital Library, su babel.hathitrust.org, Ann Arbor, MI. URL consultato il 20 settembre 2019.
  32. ^ Gianfredi Paolo Vozzi, Il monopolitano fuggito per amore (PDF), in Gazzetta del Mezzogiorno, 9 marzo 1981.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angela Pensato, La Puglia nella poesia, Fasano, Schena Editore, 1979, pp. da definire, SBN IT\ICCU\BRI\0015413.
  • Lorenzo Sacchini, Tra latino e volgare nei 'Dialoghi piacevoli' di Stefano Guazzo: una questione di “fedeltà.”, in Nemla Italian Studies, XXXVIII, n. 8, New Brunswick, Simona Wright (The College of New Jersey), Umberto Mariani (Rutgers University), Emanuele Occhipinti (Drew University), 2016, p. 60, ISSN 1087-6715 (WC · ACNP).
  • Pietro Marchesani, La Polonia nella storiografia italiana del XVI e XVII secolo: i clichés ideologici e la loro evoluzione, in Europa Orientalis, vol. 5, Salerno, Università di Salerno (Dipartimento di Studi Umanistici), 1986, p. 223, ISSN 0392-4580 (WC · ACNP).
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