Reinhard Kekulé von Stradonitz

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Reinhard Kekulé von Stradonitz

Reinhard Kekulé von Stradonitz (cognome alla nascita Kekulé, chiamato Kekulé von Stradonitz solo dopo il 1889) (Darmstadt, 6 marzo 1839Berlino, 23 marzo 1911) è stato un archeologo tedesco. È stato definito il fondatore della moderna iconologia (Langlotz). Fu direttore della collezione di sculture e vasi antichi al Museo di Berlino dal 1889, e fu anche direttore dell'antiquariato dello stesso museo dal 1896. Kekulé era il nipote del chimico organico August Kekulé.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Darmstadt, Kekulé studiò alle università di Erlangen con Karl Friederichs, e a Berlino con Eduard Gerhard, Johann Gustav Droysen e August Böckh. Il suo soggiorno a Roma con Enrico Brunn ebbe grande influenza sui suoi scritti successivi; nel 1870 successe a Otto Jahn, che era morto prematuramente, all'Università di Bonn.

Nel 1889 l'imperatore Guglielmo II di Germania richiese personalmente a Kekulé di essere il direttore delle collezioni di antichità a Berlino; l'anno seguente successe a Carl Robert all'università a Berlino che, carica che mantenne insieme a quella di direttore. Fu allora che l'imperatore permise l'attribuzione del titolo "von Stradonitz". Kekulé aumentò in maniera sostanziale le dimensioni delle collezioni imperiali con una combinazione di acquisti e commissionando scavi, assistito in questi ultimi da Theodor Wiegand. Kekulé fu un importante conferenziere, anche se i suoi scritti sono venati di quelli che oggi appaiono come commenti superficiali. Tra i suoi studenti vi furono Hermann Ulmann e Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff.

Evitò la "filologia monumentale" e la classificazione di Jahn per una metodologia più vicina a Brunn, mescolata con una sensibilità estetica simile a Johann Joachim Winckelmann. La sua capacità di intenditore, più di quella di Winckelmann, era radicata nell'erudizione.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Über die Entstehung der Götterideale der grieschischen Kunst. Stuttgart: Verlag von W. Spemann,1877.
  • Die Gruppe des Künstlers Menelaos in Villa Ludovisi: Ein Beitrag zur Geschichte der griechischen Kunst. Leipzig: W. Engelmann, 1870.
  • Bronzestatuette eines kämpfenden Galliers in den Königlichen Museen. Berlin: G. Reimer, 1909.
  • Echelos und Basile, attisches Relief aus Rhodos in den Königlichen Museen. Berlin, G. Reimer, 1905.
  • Die griechische Skulptur. Berlin: G. Reimer, 1906.
  • Über copien einer frauenstatue aus der zeit des Phidias. Berlin: G. Reimer, 1897.
  • Über ein Bildnis der Perikles in den königlichen Museen. Berlin: G. Reimer, 1901.

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Controllo di autoritàVIAF (EN31987340 · ISNI (EN0000 0001 0653 6613 · BAV 495/8414 · CERL cnp02034031 · LCCN (ENn88601763 · GND (DE118931504 · BNF (FRcb10675212d (data) · J9U (ENHE987007278006705171 · CONOR.SI (SL269757795 · WorldCat Identities (ENlccn-n88601763