Raffaella Paita

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Raffaella Paita

Coordinatrice di Italia Viva
In carica
Inizio mandato10 giugno 2023
PresidenteMatteo Renzi
PredecessoreCarica creata

Presidente della 9ª Commissione Trasporti della Camera dei deputati
Durata mandato29 luglio 2020 –
12 ottobre 2022
PredecessoreAlessandro Morelli
SuccessoreSalvatore Deidda

Senatrice della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato13 ottobre 2022
LegislaturaXIX
Gruppo
parlamentare
talia Viva-Il Centro-Renew Europe
CircoscrizioneLazio
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato23 marzo 2018 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVIII
Gruppo
parlamentare
- Partito Democratico (fino al 18/09/2019)
- Italia Viva-Italia C'è (dal 18/09/2019)
CircoscrizioneLiguria
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoItalia Viva (dal 2019)
In precedenza:
PCI (1988-1991)
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
PD (2007-2019)
Titolo di studioDiploma di Maturità scientifica
ProfessioneGiornalista pubblicista

Raffaella Paita (La Spezia, 23 novembre 1974) è una politica italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sposata con Luigi Merlo, spezzino, ex assessore regionale ai trasporti con Claudio Burlando ed ex presidente dell'autorità portuale del porto di Genova. Hanno un figlio, Francesco.[1]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Iscritta dall'età di 14 anni alla Federazione Giovanile Comunista Italiana, l'organizzazione giovanile del Partito Comunista Italiano[2], è stata assessore comunale a La Spezia dal 2007 al 2010, assessore regionale alle Infrastrutture e alla Protezione civile dal 2010 al 2015, consigliere regionale dal 2010 (lo sarà sino al 2018), è stata spesso molto vicina all’ex presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. Dopo aver superato nel 2015 Sergio Cofferati alle primarie,[3] diventa la candidata per la coalizione formata da PD, Lista Liguri con Paita e Liguria Cambia, alle elezioni regionali in Liguria del 2015, in cui verrà sconfitta (ottenendo poco più del 27% dei voti) dal candidato di centro-destra Giovanni Toti.[2][4]

Elezione a deputata e senatrice[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2018 viene eletta alla Camera dei deputati, nelle liste del Partito Democratico nel collegio plurinominale Liguria - 02.

In vista delle primarie del PD del 2019 Paita sostiene la mozione del segretario uscente Maurizio Martina, ex ministro delle politiche agricole nei governi Renzi e Gentiloni e rappresentante l'area "filo-renziana" del partito, che risulterà perdente arrivando secondo con il 22% dei voti dietro a Nicola Zingaretti (66%).[5]

A seguito della scissione del PD da parte del gruppo dei parlamentari renziani, nel settembre 2019 lascia il PD ed aderisce ad Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi di stampo liberale e centrista.[6]

Il 28 luglio 2020 viene eletta presidente della IX Commissione trasporti della Camera.

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene candidata al Senato della Repubblica come capolista di Azione - Italia Viva nel collegio plurinominale della Liguria ed in seconda posizione in quello del Lazio 1 dietro a Carlo Calenda, risultando eletta in quest'ultimo collegio. Raffaella Paita viene poi scelta come capogruppo al Senato.[7]

Il 10 giugno 2023 diventa coordinatrice nazionale di Italia Viva su nomina di Matteo Renzi.[8] Il 20 luglio Enrico Borghi la sostituisce nel ruolo di capogruppo di Azione - Italia Viva - Renew Europe al Senato.

Alle elezioni europee del 2024 è candidata in terza posizione nella circoscrizione nord-occidentale nella lista Stati Uniti d’Europa.[9]

Vicende giudiziarie[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 aprile 2015 Paita viene indagata dalla procura di Genova per mancato allarme durante l'alluvione di Genova del 2014[10]. Il 7 aprile 2016 rende noto di avere richiesto di essere processata tramite giudizio abbreviato.[11]

Il 21 ottobre 2016 il GUP assolve Paita dai reati contestatele perché "il fatto non sussiste". Il PM annuncia ricorso in appello[12], ma il 2 aprile 2019 la Corte d'appello di Genova assolve nuovamente la Paita perché "il fatto non sussiste".[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il marito super pagato imbarazza la Paita, su ilgiornale.it, 24 maggio 2015.
  2. ^ a b Paita, la sconfitta: "Abbiamo sottovalutato il boom della Lega, su repubblica.it, 2 giugno 2015. URL consultato l'11 novembre 2019.
  3. ^ Primarie Liguria, vince Raffaella Paita. Cofferati: "Troppe irregolarità", su ilfattoquotidiano.it, 12 gennaio 2015. URL consultato il 17 novembre 2019.
  4. ^ Regionali 2015: la sconfitta della Paita in Liguria comincia dal comitato deserto fino a notte fonda, su huffingtonpost.it, 31 maggio 2015. URL consultato il 17 novembre 2019.
  5. ^ Redazione, Pd: 85 parlamentari renziani firmano per Martina segretario, su Firenze Post, 14 dicembre 2018. URL consultato il 9 febbraio 2024.
  6. ^ Pd, Paita lascia e va con Renzi, su Repubblica.it, 17 settembre 2019. URL consultato l'11 ottobre 2019.
  7. ^ Paita capogruppo per il Terzo polo Primo giorno anche per la Frija
  8. ^ Italia Viva, la nuova coordinatrice nazionale è Raffaella Paita, su amp.tgcom24.mediaset.it. URL consultato l'11 giugno 2023.
  9. ^ Tutti i candidati italiani alle elezioni europee del 2024, su eunews.it, 2 maggio 2024. URL consultato il 2 maggio 2024.
  10. ^ Alluvione 2014, la Paita indagata a Genova per mancato allarme. È la candidata Pd alle regionali, su rainews. URL consultato l'11 ottobre 2019.
  11. ^ CORRADO RICCI, Alluvione, Paita chiede l’abbreviato, «Nessun ruolo per le allerta meteo», su La Nazione, 1460007678530. URL consultato l'11 ottobre 2019.
  12. ^ Alluvione 2014, Raffaella Paita assolta, su Il Secolo XIX, 21 ottobre 2016. URL consultato l'11 ottobre 2019.
  13. ^ Raffaella Paita, ex assessore alle Infrastrutture della Liguria, è stata assolta anche in appello per i fatti dell'alluvione di Genova del 2014, su Il Post, 2 aprile 2019. URL consultato l'11 ottobre 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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