Raffaele Faccioli

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Raffaele Faccioli, Autoritratto

Raffaele Faccioli (Bologna, 27 dicembre 1845Bologna, 2 giugno 1916) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Viaggio triste, olio su tela, 1882

Figlio di Francesco e Agata Collina, studiò pittura con il purista Antonio Puccinelli all'Accademia di belle arti di Bologna e con il realista Luigi Busi al Collegio Venturoli, dove era stato ammesso nel 1849. Qui vinse nel 1867 la pensione Angiolini e si trasferì a Firenze per studiare con Saverio Altamura, e poi a Roma. Quell'anno il suo dipinto Abbandono preveduto fu acquistato dal ministero della Pubblica Istruzione, e Il giorno dei morti fu acquistato da Vittorio Emanuele II.

Del 1870 è il Belisario e sua figlia Giovannina che presenta tutti i tratti caratteristici della sua arte: abilità tecnica, cura dei particolari, moralismo sentimentale. Incontrò il gusto del pubblico e l'apprezzamento della critica con Il congedo dalla nonna, premiato all'Esposizione d'Arti Belle di Parma nel 1870, Le ore due nella piazza S. Marco, premiato all'Esposizione universale di Vienna nel 1873 (dove viaggiò insieme agli amici Mario de Maria, Luigi Serra e Giovanni Bedini[1]), Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella disgrazia, premiato a Bologna nel 1875.

Il Viaggio triste, del 1882, fu acquistato dalla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, mentre il Ritratto di Olindo Guerrini ottenne una menzione all'Esposizione universale di Parigi nel 1900. Nel 1898 partecipò alla Esposizione generale italiana di Torino. Si avvicinò al nuovo clima simbolista con Falciatori, alla Pinacoteca nazionale di Bologna, Appennino, esposto a Saint Louis nel 1904 e all'Esposizione del Sempione di Milano nel 1906, Dramma rusticano, presentato alla Biennale di Venezia del 1905 e in altri paesaggi del suo ultimo periodo.

Nel 1879 era stato chiamato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, e ne fu presidente dal 1905 alla morte, avvenuta nel 1916. Raffaele Faccioli, nell'ultima parte della sua vita fu anche amministratore del Collegio artistico Venturoli.

È sepolto nella tomba di famiglia nel Chiostro V del Cimitero monumentale della Certosa di Bologna.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alessio Costarelli, Paolo Bedini pittore bolognese, in Strenna Storica Bolognese, LXVI, Bologna, 2016, p. 108.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Stivani, Raffaele Faccioli 1845-1916, Bologna, Associazione Bologna per le arti, 2002
  • Paolo Stivani (a cura di), Raffaele Faccioli 1845-1916, Bologna, Re Enzo, stampa 2001
  • Marco Antonini, Raffaele Faccioli tra restauro e invenzione, in Strenna storica bolognese, numero 51, 2001, pp. 15-26
  • Alessandra Borgogelli, Paolo Stivani, La pittura nell'Ottocento, in Walter Tega (a cura di), Storia illustrata di Bologna, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1989, vol. 3, pp. 293-294
  • Stella Ingino e Giuseppe Mancini (a cura di), Da Bertelli a Guidi. Vent'anni di mostre dell'Associazione Bologna per le Arti, catalogo della mostra, Bentivoglio, Grafiche dell'Artiere, 2019, pp. 14-15, 42
  • Renzo Grandi (a cura di), Dall'Accademia al vero. La pittura a Bologna prima e dopo l'Unità d'Italia, Casalecchio di Reno, Grafis, 1983, pp. 217-218. (catalogo della mostra dal 29 gennaio al 4 aprile 1983 alla Galleria d'arte moderna di Bologna)
  • Angelo Mazza (a cura di), Antico e moderno. Acquisizioni e donazioni per la storia di Bologna (2001-2013), a cura di Fondazione Cassa di risparmio in Bologna e Genus Bononiae-musei nella città, Bologna, Bononia University Press, 2014, pp. 411-413
  • Orlando Piraccini (a cura di), Quadri in Comune: per una Galleria d'arte moderna a Riccione, Rimini, Ramberti Arti Grafiche, 1995, pp. 31-32

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