Radovan Zogović

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Radovan Zogović (Mašnica, 19 agosto 1907Belgrado, 5 gennaio 1986) è stato un poeta e politico montenegrino e successivamente jugoslavo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Traduttore in serbo-croato dal russo, bulgaro, turco e macedone di autori quali Vladimir Vladimirovič Majakovskij, la Anna Andreevna Achmatova e Nazım Hikmet, già all'epoca della monarchia jugoslava prebellica (quando lavora come insegnante superiore e critico letterario) subisce la censura da parte del regime.[1] Membro del partito comunista, non può infatti pubblicare la sua prima raccolta di poesie Glineni golubovi (Piccioni d'argilla).

Nel 1941 si unisce ai partigiani comunisti jugoslavi e dopo la seconda guerra mondiale, diventa per alcuni anni una delle più importanti figure nella politica (come direttore della propaganda del Partito Comunista di Jugoslavia - KPJ) e nella cultura jugoslave, grazie non solo alle sue poesie e alle traduzioni, ma anche ad articoli di critica e a studi di storia della letteratura (Na poprištu, Sulla scena", 1948).[1]

Nonostante il suo ruolo di intellettuale, nel 1948 viene espulso dal KPJ e messo agli arresti domiciliari, poiché accusato di essere stalinista e di appoggiare il nazionalismo montenegrino.

Viene semiriabilitato solo alla fine degli anni sessanta, e in quel periodo vengono pubblicati i suoi lavori migliori: Žilama za kamen (Con le vene per la pietra), Artikulisana riječ (Discorso articolato), Lično, sasvim lično (Personale, assolutamente personale) e Knjažeska kancelarija (La cancelleria del principe). La sua poesia, inizialmente socialmente impegnata, critica e polemica verso la realtà sociale, diventa col tempo più nostalgica, con paesaggi e riflessioni sulla giovinezza, il passaggio del tempo e il destino.[1]

Tra i suoi più cari amici vi sono la poeta serba Desanka Maksimović e il romanziere montenegrino Mihailo Lalić. Zogović è anche membro dell'Accademia Montenegrina delle Scienze e delle Arti. Muore di cancro nel 1986, a Belgrado. Sua moglie Vera (morta nel 2003) era una traduttrice dal russo, e la figlia Mirka dall'italiano.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Glineni golubovi (Piccioni d'argilla, 1937)
  • Prkosne strofe (Versi di sfida, 1947)
  • Na poprištu (Sulla scena, saggio, 1948).
  • Žilama za kamen (Con le vene per la pietra)
  • Artikulisana riječ (Discorso articolato, 1965)
  • Pejsaži i nešto se dešava (Paesaggio e qualcosa succede, romanzo, 1968)
  • Lično, sasvim lično (Personale, assolutamente personale)
  • Noć i pola vijeka (Una notte e mezzo secolo, 1978)
  • Knjažeska kancelarija (La cancelleria del principe).

Note[modifica | modifica wikitesto]

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