Pteralopex pulchra

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Pteralopex pulchra
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineChiroptera
SottordineMegachiroptera
FamigliaPteropodidae
GenerePteralopex
SpecieP. pulchra
Nomenclatura binomiale
Pteralopex pulchra
Flannery, 1991
Areale

Pteralopex pulchra (Flannery, 1991) è un pipistrello appartenente alla famiglia degli Pteropodidi, endemico di una delle Isole Salomone.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di medie dimensioni, di cui è noto soltanto un individuo di sesso femminile, catturato nel 1990 ed ora depositato presso l'Australian Museum di Sydney con la lunghezza della testa e del corpo di 161,8 mm, la lunghezza dell'avambraccio di 117,9 mm e un peso fino a 280 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga, densa e lanosa. Le parti dorsali sono nerastre, mentre le parti ventrali sono giallastre. Il muso è lungo ed affusolato, gli occhi sono grandi con l'iride rosso brillante. Le orecchie corte, strette, appuntite e sono completamente nascoste nella pelliccia. Le membrane alari sono nere, ricoperte vistosamente di macchie bianche sulla superficie ventrale. La tibia è ricoperta di peli. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ridotto ad una sottile membrana lungo la parte interna degli arti inferiori.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

L'unica femmina catturata nel mese di maggio era in fase di allattamento.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'unico esemplare conosciuto è stato catturato a 1.230 metri di altitudine sul Monte Makarakomburu, sull'Isola di Guadalcanal, nelle Isole Salomone.

Vive nelle foreste primarie umide montane.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che il numero di adulti è probabilmente inferiore a 350 e probabilmente in lento declino, classifica P. pulchra come specie in grave pericolo (CR).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Leary, T., Helgen, K. & Hamilton, S. 2008, Pteralopex pulchra, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Pteralopex pulchra, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Flannery, 1991.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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