Prochiron legum

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Il Prochiron legum è un'opera giuridica, ovvero un manuale delle leggi, realizzata da un privato in una regione dell’Italia meridionale, probabilmente in Calabria, ritrovata nel Codice Vaticano Greco 845. È anche noto come Prochiron Calabriae e comprende 40 o 41 titoli.

La pubblicazione dell'opera - in greco corredato della traduzione in latino - è dello storico del diritto Francesco Brandileone con Vittorio Puntoni; lo stesso Brandileone, nella prefazione al suo libro Prochiron legum, pubblicato secondo il Codice vaticano greco 845[1], precisa che iI primo a scoprirlo fu lo storico Bartolomeo Capasso nel 1867 in un suo studio sulla legge greca del re normanno Ruggero II, contenuta nel codice medesimo e "pubblicata nel 1150 a Bisignano in nella Valle del Crati".

L'opera è stata redatta tra la fine del X secolo e la fine del XII secolo, non da un ecclesiastico, che abitava ad una certa distanza dal mare ed in un'epoca in cui i viaggi a Gerusalemme erano frequenti e probabilmente in ambito scolastico[1]. Taluni riconoscono due diverse redazioni scritte in periodi storici differenti, prima e dopo la conquista normanna[2].

Risulta elaborato sulla base dell’Ecloga dell'imperatore Leone III l’Isaurico (redatta tra il 726 ed il 741 d.C.), della legislazione di Basilio il Macedone (redatta tra il 867-886) e di altre epitomi e raccolte del diritto bizantino, come la compilazione in 60 Libri di leggi imperiali, promulgati da Leone VI il Saggio (886-912) e contenenti, opportunamente riformate, le fonti di diritto giustinianeo e quelle successive.

Tali testi, tuttavia, non sono riprodotti letteralmente ma esemplificati, volgarizzati e armonizzati col diritto consuetudinario locale, in modo da renderli adatti alle particolari contingenze giuridiche della regione cui dovevano servire[3].

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Prochiron legum, pubblicato secondo il Codice vaticano greco 845, Roma, Forzani e c., tip. del Senato, 1895. URL consultato il 29 dicembre 2019.
  2. ^ Studi e documenti di storia e diritto, Tipografia poliglotta della S. c. de prop. fide, 1887. URL consultato il 29 dicembre 2019.
  3. ^ Archivio storico siciliano pubblicazione periodica per cura della Scuola di paleografia di Palermo, 1887. URL consultato il 29 dicembre 2019.