Poesia che mi guardi

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Poesia che mi guardi
Titolo originalePoesia che mi guardi
Paese di produzioneItalia
Anno2009
Durata57 min
Generedocumentario, drammatico
RegiaMarina Spada
SceneggiaturaMarina Spada, Simona Confalonieri, Marella Pessina
ProduttoreRenata Tardani
Distribuzione in italianoMiro Film
FotografiaSabina Bologna
MontaggioCarlotta Cristiani
MusicheTommaso Leddi
ScenografiaFabrizio Longo
CostumiMarella Berzini
Interpreti e personaggi

Poesia che mi guardi è un film documentario del 2009 diretto da Marina Spada.

La pellicola venne presentata in anteprima alla 66ª Mostra del Cinema di Venezia 2009 (sezione Giornate degli Autori) quindi uscì nelle sale il 20 novembre 2009.[1][2][3]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La storia drammatica di Antonia Pozzi, poetessa nata a Milano nel 1912 e morta suicida nel 1938, raccontata attraverso l'incontro tra la protagonista, Maria, e il Gruppo H5N1, un trio di ragazzi che, di notte, fa poesia di strada diffondendo i propri versi sui muri della città.[4]

Iniziando il racconto dalla figura di Antonia Pozzi, una poetessa in parte dimenticata del Novecento Italiano, suicidatasi a soli 26 anni, Poesia che mi guardi analizza il ruolo dell'artista e, in particolare, del poeta all'interno della società di allora e di oggi, tracciando paralleli tra l'isolamento culturale di cui era stata vittima la Pozzi e l'efficacia comunicativa ribelle e pandemica degli H5N1, interpretati nel film da tre giovani attori milanesi.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato girato tra Milano, Pavia, Pasturo e Chiaravalle.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Ha firmato la colonna sonora del film il musicista Tommaso Leddi, già componente degli Stormy Six, un gruppo musicale italiano di rock progressivo costituitosi a Milano nel 1966 e scioltosi nel 1983.

Riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo del film deriva da un verso di Antonia Pozzi tratto da Preghiera alla poesia. Il titolo del precedente film della regista Marina Spada (Come l'Ombra, 2006) derivava invece da un verso della poetessa russa Anna Achmatova.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giornate degli Autori: Venezia 2009[collegamento interrotto]
  2. ^ Il Giornale - Antonia Pozzi: poesia di celluloide
  3. ^ L'Unità - Versi e ceneri di celluloide. La poesia incontra il cinema, su edicola.unita.it. URL consultato il 1º gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ La Provincia Pavese - A Venezia i poeti di strada pavesi Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.; gli H5N1 sono un collettivo di scrittori nato a Pavia nell'ottobre 2005, anonimo, per diffondere la poesia sui muri delle città italiane, per "interpretarla sui muri" . Hanno il loro manifesto in Poesia d'amuro Giornate degli Autori: Venezia 2009. Vedi anche:; L'Unità - Versi e ceneri di celluloide. La poesia incontra il cinema; Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]