Pina Carmirelli

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Ritratto di Pina Carmirelli

Pina Carmirelli (Varzi, 23 gennaio 1914Capena, 26 febbraio 1993) è stata una violinista italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò molto giovane lo studio della musica e l'attività concertistica. Allieva di Teresina Tua e di Michelangelo Abbado, si diplomò al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano in violino (1930) e composizione (1935). Fu insignita del Premio Stradivari nel 1937 e del Premio Paganini nel 1940. Sposò il violoncellista Arturo Bonucci. I suoi due nipoti acquisiti, il violoncellista Arturo Bonucci (jr.) (1954-2002) e il violinista e direttore Rodolfo Bonucci (1963), hanno seguito con successo la tradizione musicale familiare. Ha suonato per molti anni lo Stradivari Toscano (di proprietà dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia) e, nell'ultima parte della sua carriera, lo Stradivari ex-Busch (di proprietà della famiglia Serkin).

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Ha svolto una brillante carriera concertistica, sia come solista, sia in formazioni da camera, delle quali è stata anche cofondatrice:

  • il Quintetto Boccherini (1949) con Arrigo Pelliccia e Guido Mozzato al violino, Luigi Sagrati e Renzo Sabatini alla viola e Arturo Bonucci (Sr.) e Nerio Brunelli al violoncello;
  • il Quartetto Carmirelli (1954) con Arturo Bonucci (Sr.) (violoncello), Montserrat Cervera (secondo violino) e Luigi Sagrati (viola) (1954);[1]
  • il Quartetto Caecilia (1976) con Pasquale Pellegrino, secondo violino, Luciano Vicari, viola e Francesco Strano, violoncello;
  • il Quintetto Fauré (1979) con Maureen Jones, pianoforte, Federico Agostini, secondo violino, Massimo Paris, viola e Francesco Strano, violoncello.

Titolare della cattedra di perfezionamento all'Accademia di Santa Cecilia dal 1941. Della sua attività come concertista sono ricordati i recital con Rudolf Serkin (con cui collaborò per anni anche al Festival di Marlboro), Murray Peraya e Sergio Lorenzi e le sue interpretazioni sotto la direzione di Carlo Maria Giulini e Georg Solti. Primo violino dei Musici. Come musicologa, ha curato l'edizione critica di Boccherini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Tully Potter, The concert explosion and the age of recording, in Robin Stowell (a cura di), The Cambridge Companion to the String Quartet, Part II - Celebrated ensembles, Cambridge University Press, 2003, p. 81, DOI:10.1017/CCOL9780521801942.005, ISBN 0-521-00042-4. URL consultato il 14 novembre 2007 (archiviato il 18 giugno 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Società del Quartetto (a cura di), Cento anni di concerti della Società del Quartetto di Milano, prefazione di Giulio Confalonieri, Milano, Società del Quartetto, 1964, p. 322
  • -, voce Carmirelli Pina, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (diretto da Alberto Basso), Utet, Torino, Le Biografie, Vol. II, 1985, p. 117
  • -, voce Carmirelli Pina, in Dizionario degli interpreti musicali, Torino, Utet-Tea, 1993, p. 92

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