Pimen (patriarca di Mosca)

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Pimen I
14º Patriarca di Mosca e tutta la Russia
Elezione3 giugno 1971
Fine patriarcato3 maggio 1990
PredecessoreAlessio I
SuccessoreAlessio II
 
Consacrazione episcopale14 novembre 1961
 
NomeSergej Michailovič Izvekov
NascitaBogorodsk
23 luglio 1910
MorteMosca
3 maggio 1990 (79 anni)
SepolturaMonastero della Trinità di San Sergio

Pimen I (in russo Пимен I?, al secolo Sergej Michailovič Izvekov; Bogorodsk, 23 luglio 1910Mosca, 3 maggio 1990) è stato un arcivescovo ortodosso russo, quattordicesimo patriarca della Chiesa ortodossa russa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nato nella città di Bogorodsk, vicino a Mosca.

Il 5 dicembre 1925, diventa monaco del monastero Sretenskij di Mosca. Ha trascorso un lungo periodo in diversi monasteri russi e nelle cattedrali di Murom, Odessa e Pskov. Nel 1954 Pimen diventa il capo del Troitse-Sergiyeva Lavra.

Il 14 novembre 1961 viene nominato vescovo di Leningrado e Ladoga. Dopo la morte del patriarca Alessio I, Pimen viene eletto Patriarca Pimen I di Mosca e di tutte le Russie nel 1971.

L'obiettivo principale di Pimen I diventa quello di guidare la chiesa Cristiana in uno stato ufficialmente comandato da un sistema ateo comunista. A tale scopo, lavora duramente con le autorità: partecipa a numerosi 'movimenti pacifisti' e conferenze sponsorizzate dal governo. Pimen viene premiato Medaglia del Soviet alla Pace (1969, 1971) e Medaglia d'oro ("Come Combattente per la Pace") dal 'Comitato Sovietico per la Difesa della Pace' nel 1970. Pimen è stato membro del Concilio mondiale per la Pace dal 1963 in poi. Nel 1961 fu insignito dell'Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro, uno dei premi più prestigiosi al tempo.

L'Unione Sovietica tentò di limitare e controllare tutte le attività religiose e Pimen ebbe non poche difficoltà a mantenere la sopravvivenza della Chiesa ortodossa russa.

Nella Russia del 1988, alla fine del difficile mandato alla testa della Chiesa ortodossa russa, organizza il millesimo anniversario della Conversione della Rus'. Questo evento diventa un momento storico che chiude la persecuzione dei Cristiani Ortodossi in URSS.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze religiose[modifica | modifica wikitesto]

Ordine di San Vladimiro di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di San Sergio di Radonež, I Classe - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze sovietiche[modifica | modifica wikitesto]

Ordine della Bandiera rossa del Lavoro (3) - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Ordine dell'Amicizia (Cecoslovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di Gran Croce dell'Ordine della Rosa Bianca (Finlandia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine Nazionale del Cedro (Libano) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Stella dell'Amicizia tra i Popoli d'Oro (Repubblica Democratica Tedesca) - nastrino per uniforme ordinaria

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Patriarca della Chiesa Russa Ortodossa Successore
Alessio I 3 giugno 1971 - 3 maggio 1990 Alessio II
Controllo di autoritàVIAF (EN120783749 · ISNI (EN0000 0001 1798 3785 · LCCN (ENn88054034 · GND (DE118594400 · J9U (ENHE987007307731605171 · CONOR.SI (SL54105699 · WorldCat Identities (ENlccn-n88054034