Pietro Lupo

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Pietro Lupo
NascitaCatania, 17 ottobre 1898
MorteGiabassiré, 16 agosto 1936
Cause della morteCaduto in combattimento
Luogo di sepolturaSacrario militare italiano di Catania
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
ArmaFanteria
CorpoRegio corpo truppe coloniali della Somalia italiana
RepartoX Battaglione arabo-somalo
GradoTenente di complemento
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Pietro Lupo (Catania, 17 ottobre 1898Giabassiré, 16 agosto 1936) è stato un ufficiale italiano, decorato di medaglia di bronzo al valor militare e di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra d'Etiopia[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Catania il 17 ottobre 1898, figlio di Vincenzo e Vita Martorello.[2] All'età di diciannove anni si arruolò volontario nel Regio Esercito in forza al 15º Reggimento fanteria, partecipando dal gennaio 1918 alla operazioni belliche sul fronte italiano con il 263º Reggimento fanteria in qualità di aspirante ufficiale di complemento e nel 207º Reggimento fanteria con la promozione a sottotenente.[1] Rientrato al deposito del 25º Reggimento fanteria nel febbraio 1919, venne promosso tenente e il 30 gennaio 1921 venne messo in congedo.[1] Nel luglio 1935, richiamato a domanda per l'approssimarsi delle ostilità con l'Impero d'Etiopia, fu assegnato al 3º Reggimento fanteria a Messina e nell'ottobre successivo venne assegnato al Regio corpo truppe coloniali della Somalia italiana.[1] Sbarcato a Mogadiscio il 16 novembre 1935, venne assegnato al X Battaglione del 5º Raggruppamento arabo-somalo.[1] Partecipò alla operazioni belliche durante la guerra d'Etiopia e alle successive operazioni di consolidamento della occupazione italiana.[1] Fu decorato con la medaglia di bronzo al valor militare a Uadarà il 23 gennaio 1936 e cadde in combattimento a Giabassiré il 16 agosto successivo.[2] Per onorarne il coraggio in questo frangente fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

A lui sono state intitolata una piazza di Catania e il piccolo insediamento di fondazione fascista Borgo Pietro Lupo, frazione di Mineo.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale generoso ed entusiasta, in molteplici azioni di guerra era esempio fulgido di ardimento e bravura. In aspro combattimento contro preponderanti forze ribelli, guidava con serena fermezza ed alto valore l'azione della compagnia contro l'avversario incalzante. Circondato si difendeva con strenua energia, ripetutamente contrattaccando alla testa dei suoi, infliggendo gravi perdite al nemico, finché, più volte colpito, cadeva eroicamente sul campo. Giabassiré, 16 agosto 1936 .[3]»
— Regio Decreto 27 agosto 1937.
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di un plotone della compagnia d'avanguardia con la parola e l'esempio incitava i propri ascari all'attacco delle posizioni nemiche. Successivamente coadiuvava efficacemente il comandante della compagnia che con due plotoni e quattro autoblinde si lanciava su autocarri con un attacco fulmineo e sotto il tiro della fucileria nemica in Uadarà occupandola. Il suo fulmineo attacco toglieva al nemico la possibilità di distruggere ingente quantità di viveri, munizioni, materiale vario ed alcuni automezzi. Esempio brillante di sereno coraggio e di ardimento. Uadarà, 23 gennaio 1936
— Regio Decreto 1 luglio 1937.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c d Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 194.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Lupo, Pietro, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 194.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Lupo, Pietro, su Combattenti liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.