Pietro Ellero

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Pietro Ellero

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato31 gennaio 1889 –
1º febbraio 1933
Legislaturadalla XVI (nomina 26 gennaio 1889)
Tipo nominaCategoria: 12
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato25 novembre 1866 –
3 maggio 1869[1]
LegislaturaIX, X
CollegioPordenone
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Padova
ProfessioneMagistrato e docente universitario

Pietro Ellero (Pordenone, 8 ottobre 1833Roma, 1º febbraio 1933) è stato un giurista, criminologo e politico italiano. Fu senatore del Regno d'Italia nella XVI legislatura.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si laureò in giurisprudenza all'università di Padova nel 1858. Già dal 1855 lavorava come praticante presso il tribunale di Venezia, e dal 1856 a quello di Udine. Nel 1858, uscì la sua prima opera, un trattato intitolato Della pena capitale dove trattava ampiamente le sue teorie abolizioniste.

Prima insegnò a Pavia, dal 1861 a Bologna come professore di diritto penale. Nel 1860 fondò la rivista abolizionista denominata Il Giornale per l'abolizione della pena di morte, e nel 1868 L'archivio Giuridico, da cui abbandonò la direzione in seguito alla morte della moglie.

Tra il 1860 e il 1864 fu iniziato in Massoneria nella Loggia "Concordia Umanitaria" di Bologna, appartenente al Grande Oriente d'Italia, che nel 1864 si fuse con la Loggia "Severa" formando la Loggia "Galvani", della quale fu in seguito eletto Oratore[2][3].

Dal 1880 fu a Roma e iniziò a svolgere l'attività di magistrato della corte di cassazione. Altre opere riguardanti le sue idee abolizioniste furono: Opuscoli criminali, Trattati criminali, La riforma civile.

Ottenne vari riconoscimenti ed onorificenze dallo Stato italiano. Fu deputato nel 1866 e successivamente senatore del Regno nel 1889. L'obiettivo della sua vita, l'abolizione della pena di morte, fu raggiunto nel 1889; svolse per diversi anni la funzione di magistrato presso la Corte di cassazione a Roma e poi presso il Consiglio di Stato.

Morì a Roma il 1º febbraio 1933, all'età di novantanove anni, ricevendo i funerali di Stato.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Opere fondamentali[modifica | modifica wikitesto]

Della pena capitale, II edizione, 1860
  • Della pena capitale, 1ª ed., Venezia, Tipografia del commercio, 1858.
  • Il Giornale per l'abolizione della pena di morte, 1860
  • Opuscoli criminali, 1874
  • La questione sociale, 1874
  • Trattati criminali, 1875
  • La tirannide borghese, 1879
  • La riforma civile, 1889

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dimessosi.
  2. ^ V. Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, p.111.
  3. ^ Luca Irwin Fragale, La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo, Morlacchi Editore, 2021, p. 236.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cristina Vano, ELLERO, Pietro, in Dizionario biografico degli italiani, XLII, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993, pp. 512–520.
  • Nunzio Dell'Erba, Pietro Ellero e la "dottrina della classe politica". In: Emilio R. Papa (a cura di), Il positivismo e la cultura italiana, Milano: Franco Angeli, 1985, pp. 299-305.
  • Abele Casetta (a cura di), Pietro Ellero un grande pordenonese nella cultura giuridica, sociale e politica dell'Ottocento, Atti del convegno di Pordenone 26 novembre 2005, Pordenone: Comune di Pordenone, 2007.
  • Guido Carlo Pigliasco, Alle Origini del Pensiero Sociologico del Diritto in Italia: Pietro Ellero (Rel. Prof. Vincenzo Tomeo) Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Milano, Milano, 1989.
  • Paola Rinaldi, "Pietro Ellero" (Rel. Prof. E.A.Albertoni) Facoltà di Scienze Politiche, Università degli Studi di Milano, Milano 1991.

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Controllo di autoritàVIAF (EN71757377 · ISNI (EN0000 0000 8344 5873 · SBN CFIV073974 · BAV 495/116629 · LCCN (ENno2012062864 · GND (DE116451483 · BNF (FRcb103076706 (data) · J9U (ENHE987007603877305171 · CONOR.SI (SL233778275 · WorldCat Identities (ENlccn-no2012062864