Pietro Bernotti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pietro Bernotti
NascitaCasale Monferrato, 24 agosto 1884
MorteMonte San Michele, 22 ottobre 1915
Cause della morteferite riportate in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata esercito
ArmaFanteria
Gradocapitano
Decorazionimedaglia d'oro al valor militare
voci di militari presenti su Wikipedia

Pietro Bernotti (Casale Monferrato, 24 agosto 1884Monte San Michele, 22 ottobre 1915) è stato un militare italiano, medaglia d'oro al valor militare.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Arruolato nel Regio esercito, combatté nella prima guerra mondiale, in servizio nel 155º reggimento brigata "Alessandria"; partecipò alla terza battaglia dell'Isonzo, distinguendosi nella difesa delle trincee italiane nella linea del fronte sul monte San Michele.[1]

L'8 dicembre 1915 gli fu conferita la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandato a mantenere ad ogni costo la posizione di San Martino, la cui perdita avrebbe compromesso le successive operazioni, votatosi alla morte per adempiere il suo dovere, disse ai suoi soldati: “Ragazzi! abbiamo l’ordine di non retrocedere; non importa se gli altri se ne vanno; noi resteremo qui anche se dovessimo morire tutti ! “, ed impugnato un fucile contro i nemici che ormai lo stringevano da presso, cadeva colpito da una pallottola alla fronte.[3]»
— Sella di San Martino, 22 ottobre 1915.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Geromet, 1915-1918: la liberazione italiana di Gorizia, Trieste e Trento: fronte Carso-Isonzo, Udine e Piave, Trieste, Edizioni Luglio, 2008, ISBN 978-88-89153-40-6.
  • Esercito italiano. Corpo di stato maggiore. Ufficio storico (a cura di), Guerra italo-austriaca 1915-18: le medaglie d'oro, Stabilimento poligrafico per l'amministrazione della guerra, 1923, p. 72-73.