Pieter Helbert Damsté

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Pieter Helbert Damsté

Pieter Helbert Damsté (Wilsum, 10 agosto 1860Utrecht, 5 febbraio 1943) è stato un latinista e poeta olandese in lingua latina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del predicatore Barteld Roelof Damsté e della moglie Richardina Jacoba Gesina Gallé frequentò le scuole medie superiori a Leida dove ebbe fra gli altri, come insegnante, il latinista Jacobus Johannes Hartman[1]. Dal 1879 al 1885 studiò lingue classiche all'Università di Leida dove fu allievo di Carel Gabriel Cobet; e con quest'ultimo si è laureò nel 1885 con una tesi sulle Argonautiche di Valerio Flacco[1].

Dopo la laurea, fu professore di latino e greco nei ginnasi di Gorinchem e di Leida; infine, nel 1902 fu nominato professore di latino all'Università di Utrecht, succedendo a Johannes van der Vliet[2]; fra i suoi allievi Damsté ebbe anche il suo successore Hendrik Wagenvoort[3]. L'attività accademica di Damsté si esplicò soprattutto come autore di numerosi lavori critici in riviste specializzate, piuttosto che come autore di trattati i ampie monografie. Fu inoltre anche un apprezzato poeta in lingua latina: partecipò al Certamen poeticum Hoeufftianum vincendo due volte la medaglia d'oro del primo premio (nel 1901 con Patria rura e nel 1903 con Feriae aestivae) e quattro volte la gran lode (nel 1902 con Hymenaea, nel 1904 con Duo signa, nel 1905 con Codex, nel 1913 con Alma quies)[4].

Damsté fu inoltre famoso in Olanda come canottiere[1]. Fu membro onorario (1884) e presidente (1899) del Reale Associazione di Canottaggio Studentesco Njord a Leida. Nel 1886 fu autore, in collaborazione con FE Pels Rijcken, di un manuale per il canottaggio in lingua olandese[5]. Pieter Damsté sposò Johanna Louise Elisabeth Jaeger[2] dalla quale ebbe il figlio Onno (1896–1973) che diventerà anch'egli un importante classicista[6].

Principali lavori scientifici[modifica | modifica wikitesto]

  • Uitgave van Sallustius' Bellum Jugurthinum, 1892.
  • Sallustius, Bellum Catilinae. Accedunt ex Historiis orationes et Epistulae, 1893
  • Q. Curti Rufi Historiarum Alexandri Magni Macedonis Libri Qui Supersunt, 1897
  • De Arte et Munere Docendi, 1902
  • Minucius Felix: Octavius, 1936

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c H. Wagenvoort, Op. cit, p. 78
  2. ^ a b H. Wagenvoort, Op. cit, p. 79
  3. ^ H. Wagenvoort, Op. cit, p. 80
  4. ^ Dirk Sacré, «"Et Batavi sudamus adhuc sudore Latino?" Het Certamen Hoeufftianum». In: Hermeneus 65(2), 1993, pp. 120-124
  5. ^ Pieter Helbert Damsté e Frans Eduard Pels Rijcken, Handboek voor Roeisport, Amsterdam: H. G. Bom, 1889 (e-text dal Gutenberg Project olandese)
  6. ^ Scheda biografica di Onno Damsté

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hendrik Wagenvoort (ed.), «Pieter Helbert Damsté (Wilsum, 10 Augustus 1860-Utrecht, 5 Febr. 1943)», Jaarboek van de Maatschappij der Nederlandse Letterkunde, 1945, pp. 78–87 (on-line)

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Controllo di autoritàVIAF (EN32381494 · ISNI (EN0000 0000 6141 5796 · SBN LO1V151259 · BAV 495/181049 · LCCN (ENno2009050999 · GND (DE1055112006 · BNF (FRcb16713378w (data) · J9U (ENHE987007396492505171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2009050999