Piero Marchesi

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Piero Marchesi

Piero Marchesi (Monteggio, 19 settembre 1981) è un politico svizzero, Deputato al Consiglio nazionale per l'Unione Democratica di Centro (UDC/SVP).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione e vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 al termine dell’apprendistato ottiene l’attestato federale di capacità (AFC) di Montatore elettricista. Iniziata l'attività lavorativa intraprende un percorso formativo parallelo che lo porta all’ottenimento dei diplomi federali di Telematico capo progetto, Consulente in sicurezza elettrica, Elettricista capo progetto e infine, all’attestato federale di Installatore elettricista diplomato (Maestria).

Dal 2007 al 2021 lavora per Spinelli SA, un'azienda ticinese di installazioni elettriche e tecnologiche, come capo progetto. Nel 2018 ottiene una Laurea magistrale presso SUPSI con l’Executive Business Administration (EMBA). Dal 2020 e per un anno è responsabile commerciale di Spinelli SA. Dal 2021 concentra la sua attività professionale in progetti imprenditoriali e in mandati nei consigli d'amministrazione. Molto attivo nel campo associativo, in particolare è stato Vice Presidente della Fondazione Malcantone, che promuove la cultura e il turismo della regione ed membro del CdA nella Monte Lema SA in rappresentanza dei Comuni. È inoltre membro attivo di ProTell e di altre associazioni che si impegnano per garantire la sovranità e indipendenza della Svizzera e delle sue tradizioni. Il 29 agosto del 2020 all'unanimità viene nominato Vice Presidente di ASNI Svizzera[1].

Nell'agosto del 2020 assieme ad altri due soci fonda una società, la Ticiconsult Sagl, una fiduciaria commerciale che si occupa di amministrazione di società, consulenze aziendali e comunicazione, che impiega 6 collaboratori svizzeri. Nel 2021 viene nominato nel comitato esecutivo dell'Ente Regionale del Luganese. Nel 2023, assieme a suo fratello Mirto, crea una società, la Marchesi-Pro Sagl, che produce prodotti legati al settore gastronomico.

Sposato con Claudia dal 2020, nel 2021 nasce il figlio Reto.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000, a soli 18 anni, viene eletto nel Consiglio comunale di Monteggio. Nel 2008 entra nel Municipio dello stesso Comune e nel 2012, a 29 anni, vince il ballottaggio con il Sindaco in carica da ben 35 anni, diventando così il nuovo capo dell’Esecutivo e il Sindaco più giovane del Ticino. La sua azione politica comunale si contraddistingue per progettualità e in particolare per la capacità di creare collaborazioni e sinergie con gli altri Comuni della regione, che lo ha poi portato nel 2016 a proporre il lancio del progetto di aggregazione dei Comuni di Croglio, Monteggio, Ponte Tresa e Sessa che costituiranno il nuovo Comune Tresa nella primavera del 2021. Nel 2013 diventa Vice Presidente cantonale dell’UDC e nel 2016 prende le redini del partito con il chiaro obiettivo di guadagnare posizioni nelle successive elezioni cantonali e federali. Riorganizza le strutture, rinsalda il gruppo e crea il giusto entusiasmo dentro e fuori il partito.

I risultati arrivano ben presto: alle Elezioni cantonali il gruppo UDC in Gran consiglio aumenta da 5 a 7 membri e Piero Marchesi viene eletto nel Parlamento cantonale come primo della lista. Alle Elezioni federali arriva poi il successo più importante con l’elezione di Marco Chiesa, fino ad allora Consigliere nazionale, al Consiglio degli Stati e Piero Marchesi al Consiglio nazionale[2]. Il raddoppio della presenza UDC cantonale a Berna permette, assieme alla Lega dei ticinesi, di avere una buona forza all’interno della Deputazione ticinese alle Camere. A seguito dell’elezione a Berna lascia il mandato in Gran consiglio dove gli subentra Paolo Pamini.

Il 18 aprile 2021 viene brillantemente eletto Sindaco nel nuovo Comune di Tresa, nato dall'aggregazione di Croglio, Monteggio, Ponte Tresa e Sessa.

Sotto la guida di Marchesi l'UDC Ticino ottiene una serie di vittorie popolari che danno al partito credibilità e spazio nell'opinione pubblica. In particolare:

  • Approvazione dell'Iniziativa Prima i nostri, applicata solo in parte (settore pubblico) dal Parlamento ticinese;
  • Obbligo di insegnamento della Civica nelle scuole;
  • Introduzione del principio della Sussidiarietà dello Stato;
  • Facilitazione dei diritti popolari;
  • Referendum contro il progetto "La scuola che verrà";
  • Decreto per il pareggio dei conti entro il 2025.

In occasione della Festa nazionale del 1º agosto del 2021 Piero Marchesi annuncia l'intenzione del partito di ottenere un seggio in Consiglio di Stato alle Elezioni del 2023, affinché le politiche dell'UDC possano essere rappresentate anche nel Governo cantonale.

Nell'autunno del 2023 viene nominato membro di comitato della nuova associazione nazionale Pro Svizzera, creata dalla fusione di ASNI, comitato No-UE e dal comitato degli imprenditori contrari all'adesione della Svizzera all'UE.

Il 2. aprile del 2023, pur non risultando eletto in Consiglio di Stato, ottiene un ottimo risultato, con 46'654 voti risulta il subentrante sulla lista Lega - UDC.

La sua campagna per il Governo contribuisce a profilare il partito e a fargli fare un ulteriore balzo in avanti. L'UDC ottiene infatti 9 seggi in Gran consiglio e aumenta di ben il 51% gli elettori rispetto alle precedenti Elezioni.

Alle Elezioni federali dello stesso anno, alla guida dell'UDC in Ticino ottiene una brillante rielezione, la riconferma di Marco Chiesa al Consiglio degli Stati e il raddoppio al Consiglio nazionale con Paolo Pamini, che sottrae così il seggio a Il Centro. Con il 15,1% dei voti è il risultato migliore ottenuto dall'UDC in Ticino, dove con l'alleanza con la Lega dei Ticinesi riesce l'impresa di conquistare ben 4 seggi (Marchesi, Pamini, Chiesa e Lorenzo Quadri) della destra nella Deputazione ticinese (totale di 10 seggi). L'UDC diventa dunque il terzo partito ticinese dopo il PLR e Il Centro.

Nel 2024 Piero Marchesi ricopre il ruolo di Presidente della Deputazione ticinese alle camere federali (carica a rotazione tra i partiti).

Note[modifica | modifica wikitesto]

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