Pier Antonio Poggi

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Pier Antonio Poggi
NascitaNovara, 17 ottobre 1908
MorteLondra, 11 novembre 1940
Cause della morteabbattimento in volo
Dati militari
Paese servitoItalia
Forza armataAviazione
ArmaCAI
Corpo43º stormo
GuerreSeconda guerra mondiale
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Pier Antonio Poggi

Consigliere nazionale del Regno d'Italia
LegislaturaXXX
Gruppo
parlamentare
Membri del Consiglio nazionale del PNF
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Fascista
Titolo di studioLaurea in economia e commercio
UniversitàBocconi, Milano
ProfessioneCommercialista

Pier Antonio Poggi (Novara, 17 ottobre 1908Londra, 11 novembre 1940) è stato un militare e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un costruttore edile si laurea a Milano in economia e commercio ed apre uno studio di commercialista a Novara. Socio dell'Aero club di Novara nel 1938 consegue il brevetto di pilota militare. nel nel 1939 per un breve periodo è commissario federale di Udine del PNF e consigliere nazionale della Camera dei fasci e delle corporazioni .

Allo scoppio della seconda guerra mondiale si arruola volontario e viene inviato a Chièvres, dove viene destinato al bombardamento e assegnato prima al 7º Stormo Bombardamento di Lonate Pozzolo, e successivamente al 43º Stormo in qualità di Tenente Pilota sui Fiat B.R.20. Dopo alcune incursioni in Francia il suo stormo viene destinato al fronte della Manica (242ª Squadriglia del 99º Gruppo) nel Corpo Aereo Italiano. Partito nell'ambito dell'operazione Cinzano (bombardamento della base portuale di Harwich, sulla costa orientale dell’Inghilterra) viene abbattuto dalla contraerea nemica.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota di velivolo da bombardamento, già distintosi precedentemente, effettuava difficili missioni di guerra su obiettivi fortemente difesi dalla caccia e dall’artiglieria. Attaccato durante una azione diurna su base navale avversaria da soverchiante caccia nemica, opponeva difesa sino a che, sopraffatto dal numero, precipitava col proprio velivolo.»
— Cielo della Manica, 11 novembre 1940-XIX

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]