Piano Bakker-Schut

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Una pietra di confine a Elten, 1949. Il villaggio tornò alla Germania nel 1963.

Il Piano Bakker-Schut era un piano di annessione di territori tedeschi da parte dei Paesi Bassi dopo la fine della Seconda guerra mondiale come riparazione dei danni della guerra. Sebbene nell'ottobre del 1945 i Paesi Bassi avessero richiesto delle riparazioni di guerra, nella Conferenza di Jalta venne stabilito che le eventuali riparazioni di guerra da parte dei tedeschi non dovevano avere natura monetaria. Il piano per annettere i territori della Germania nordoccidentale venne elaborato da Frits Bakker-Schut, da cui il piano prese il nome.

Nelle sue forme più ambiziose, il piano Bakker-Shut prevedeva l'annessione di città tedesche come Colonia, Aquisgrana, Münster e Osnabrück. I Paesi Bassi si sarebbero ingranditi fino al 50%. La popolazione locale avrebbe dovuto o essere deportata o assimilarsi agli olandesi. Il piano venne abbandonato poiché non c'era l'assenso degli Stati Uniti, all'epoca più interessati a favorire la neonata Repubblica Federale. Tuttavia una porzione di territorio, 69 km², venne ceduto ai Paesi Bassi, per poi tornare alla Germania dietro pagamento di 280 milioni di marchi.

Al termine della guerra i tedeschi che vivevano nei Paesi Bassi vennero internati in campi di concentramento. Oltre tremila tedeschi vennero deportati. D'altro canto gli angloamericani deportarono circa centomila olandesi dalla Germania.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Piano Bakker-Schut. Ad ovest i Paesi Bassi, ad est parte della Germania. Le zone colorate corrispondono alle tre varianti del piano.

Al termine del secondo conflitto mondiale, nei Paesi Bassi iniziarono a circolare alcune pubblicazioni che propagavano l'annessione di territori dell'ex Terzo Reich. Diversi personaggi di primo piano, tra cui anche il ministro degli esteri Eelco Nicolaas van Kleffens, portavano avanti questa idea. Le opinioni variavano: chi parlava di annettersi solo qualche zona di confine, chi invece propugnava di acquisire anche Amburgo. Nel luglio del 1945 venne fondato un comitato. Alla fine di agosto il ministro van Kleffens creò una commissione che aveva il compito di redigere un rapporto sull'annessione dei territori tedeschi.

Frits Bakker-Schut fu segretario del Comitato per l'Espansione Territoriale e membro della Commissione voluta da van Kleffens. Nel suo piano, Bakker-Schut proponeva di annettersi una porzione dell'attuale Germania nordoccidentale. Il piano si articolò in tre fasi (A, B e C). La prima fase prevedeva l'annessione ai Paesi Bassi di città come Colonia, Aquisgrana, Osnabrück e Münster, ingrandendo così il territorio olandese del 50%. Inoltre la popolazione locale sarebbe stata deportata in Germania o si sarebbe potuta neerlandesizzare, dato che gli autoctoni delle aree rivendicate parlano un dialetto simile al neerlandese. Bakker-Schut terminò il suo scritto con lo slogan "Nederland's grens kome aan de Wezer" ("Il confine dei Paesi Bassi deve essere al Weser").

I risarcimenti di tipo territoriale preoccuparono seriamente gli Alleati poiché non si trattava di qualche piccola correzione del confine tedesco-olandese, ma di una vera e propria annessione di una grande porzione di territorio della nascitura Repubblica Federale di Germania. Il progetto venne subito respinto dalla commissione alleata, data l'assurdità delle richieste ed il fatto che nelle zone richieste vi si fossero appena stabiliti 14.000.000 di profughi provenienti dai territori ceduti alla Polonia. Ciononostante, nei Paesi Bassi i tedeschi vennero schedati e internati in campi di concentramento e circa 3.500 di loro vennero deportati; in risposta gli Stati Uniti fecero trasferire nella loro patria migliaia di profughi olandesi dai territori della Germania occupati dagli Alleati.

Esecuzione del piano[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 aprile del 1949, in seguito alla conferenza di Londra, le truppe olandesi occuparono una parte della porzione di territorio stabilita dal Piano C. In totale furono annessi 69 km quadrati. I territori furono restituiti il 1º agosto del 1963, fatta eccezione per la collina del Duivelsberg.

Le zone richieste[modifica | modifica wikitesto]

Queste erano le zone pretese dagli olandesi:

Nr Name A B C
01 Norden-Emden X X X
02 Wittmund X X X
03 Jever-Varel X X X
04 Aurich X X X
05 Weener-Leer X X X
06 Ammerland X X
07 Oldenburg-Stadt X X
08 Aschendorf-Hümmling X X X
09 Cloppenburg-Friesoythe X X
10 Meppen X X X
11 Vechta X X
12 Grafschaft Bentheim X X X
13 Lingen X X X
14 Bersenbrück X X
15 Ahaus X X X
16 Steinfurt X X X
17 Tecklenburg X X
18 Osnabrück Stadt X X
19 Osnabrück Land X X
20 Münsterland X X
21 Borken X X X
22 Coesfeld X X X
23 Münster Stadt X X
24 Kleef X X X
25 Emmerich X X X
26 Lüdinghausen X X
27 Geldern X X X
28 Moers X X
29 Kempen-Krefeld X X
30 Krefeld-Uerdingen X X
31 Erkelenz X X
32 Mönchengladbach X
33 Neuss X
34 Grevenbroich X
35 Heinsberg-Geilenkirchen X X
36 Julich X X
37 Bergheim X
38 Colonia X
39 Aquisgrana Città X X
40 Aquisgrana Land X X
41 Düren X X

Nomi nederlandizzati delle città[modifica | modifica wikitesto]

Si determinò anche di nederlandizzare i nomi delle città delle zone richieste:

Nome suggerito in olandese Nome in tedesco
Aken Aachen
Emmelkamp Emlichheim
Emmerik Emmerich
Geelkerken Geilenkirchen
Gelderen Geldern
Gogh Goch
Gulik Jülich
Hoog Elten Hoch-Elten
Jemmingen Jemgum
Kleef Kleve
Keulen Köln
Meurs Moers
Monniken-Glaabbeek Mönchengladbach
Munster Münster
Neder-Benthem Bad Bentheim
Nieuwenhuis Neuenhaus
Noordhoorn Nordhorn
Osnabrugge Osnabrück
Veldhuizen Veldhausen
Wezel Wesel
Zelfkant Selfkant
Zwilbroek Zwillbrock

La discussione[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò una forte discussione all'interno del governo olandese. Van Kleffens era fortemente favorevole al piano di annessione, però Wilem Drees, ministro per gli affari sociali, era fortemente contrario. I socialisti erano contrari all'incorporamento di territori tedeschi, e anche i protestanti e i liberali erano riluttanti all'idea. Gli unici a favore erano i cattolici. Inoltre la maggior parte delle chiese olandesi era contraria alla deportazione di massa di tedeschi. A livelli più alti il capo del governo Wim Schermerhorn era contrario, mentre la regina Guglielmina era a favore. Nel 1946 il governo olandese chiese ufficialmente agli alleati 4.980 km² di territorio tedesco.

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