Philip Kerr, XI marchese di Lothian

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Philip Kerr

Cancelliere del Ducato di Lancaster
Durata mandatoagosto 1931 –
novembre 1931
MonarcaGiorgio V
PredecessoreArthur Ponsonby
SuccessoreJ.C.C. Davidson, I visconte Davidson

Ambasciatore del Regno Unito negli Stati Uniti d'America
Durata mandato1939 –
1940
MonarcaGiorgio VI
PredecessoreRonald Lindsay
SuccessoreEdward Wood, I conte di Halifax

Dati generali
Prefisso onorificoThe Most Honourable
Suffisso onorificoMarchese di Lothian
Partito politicoLiberal Party
UniversitàNew College
FirmaFirma di Philip Kerr

Philip Henry Kerr, XI marchese di Lothian (Londra, 18 aprile 1882Washington D.C., 12 dicembre 1940), è stato un diplomatico scozzese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio maggiore del maggiore generale, Lord Ralph Kerr, terzo figlio di John Kerr, VII marchese di Lothian. Sua madre era Lady Anne Fitzalan-Howard, figlia di Henry Fitzalan-Howard, XIV duca di Norfolk e di Augusta Mary Mina Catherine Lyons, figlia del vice-ammiraglio Edmund Lyons, I barone Lyons. Era un nipote di Edmund Fitzalan-Howard, I visconte FitzAlan di Derwent, e un pronipote di Richard Lyons, I visconte Lyons[1]. Studiò al The Oratory School e al New College per compiere studi storici che vennero conseguiti a pieni voti[2].

Kerr si trasferisce in Sudafrica nel 1904 e dall'anno successivo fino a 1910 è stato membro di quella che veniva chiamata "Kindergarten di Milner" ovvero una congrega di studenti oxfordiani vicini all'allora Alto Commissario Lord Milner. Sulla base della cultura dei Federalist Papers formulò un progetto federale fra le quattro colonie britanniche in Sudafrica illustrandole su un foglio di cui era direttore, The State[2]. Il successo in quella colonia del principio federale lo spinse insieme a Lionel Curtis a cercare sostegno di intellettuali e politici per trasformare l'impero britannico in una federazione e a tal scopo nel 1910 ritornò nel Regno Unito per fondare e modificare il Round Table Movement che si ampliò in tutti i principali centri dell'impero grazie alla rivista stessa Round Table Journal di cui fu direttore fino al 1916[2] quando è stato nominato segretario privato del primo ministro David Lloyd George[1] ed in questa veste lo seguì alla Conferenza di pace di Parigi, che poi produsse il Trattato di Versailles, durante tutto il corso dei lavori[2].

È stato segretario del Rhodes Trust (1925-1939). Nel marzo del 1930 successe a suo cugino nel marchesato ed è entrato nella Camera dei lord[1]. Nel maggio seguente anno è stato nominato vice tenente di Midlothian. Dopo la formazione del governo nazionale nell'agosto 1931, è stato nominato Cancelliere del Ducato di Lancaster da Ramsay MacDonald[3]. Nel novembre dello stesso anno è stato nominato Segretario di Stato per l'India, incarico che ha ricoperto fino al 1932[1].

Lothian riteneva che la Germania era stata trattata ingiustamente e duramente dal Trattato di Versailles e dopo la sua firma è diventato un sostenitore incrollabile della revisione del trattato in favore della Germania (1920-1930), una politica conosciuta come Appeasement. Nel gennaio del 1935 e nel maggio 1937 si recò in Germania per incontrare Adolf Hitler. Tornato in patria dopo il primo incontro, Lothian affermò che "la Germania non voleva la guerra ed era disposta a rinunciare assolutamente...sempre che le si fosse data una reale uguaglianza"[4].

Dopo che Chamberlain firmò l'accordo di Monaco con Hitler nel 1938, Lothian espresse il suo sollievo e disse che Chamberlain aveva fatto "un lavoro meraviglioso"[5]. Tuttavia, cambiò idea dopo la violazione di Hitler del patto e dell'occupazione della Cecoslovacchia nel marzo 1939. Nel settembre del 1939, è stato nominato ambasciatore negli Stati Uniti[6], incarico che mantenne fino alla morte l'anno successivo. Era stato un membro del Consiglio della Corona nell'agosto del 1939[7].

Morte[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia Kerr era fedele della Chiesa Cattolica Romana. La sua stretta amicizia con Nancy Astor, lo portò alla loro conversione al Cristianesimo scientista.

Morì il 12 dicembre 1940, a Washington. Non si sposò mai e non lasciò eredi, così il marchesato passò al cugino, Peter. Lasciò Blickling Hall al National Trust[8].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze britanniche[modifica | modifica wikitesto]

Order of the Companions of Honour - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine del Cardo - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d thepeerage.com Philip Henry Kerr, 11th Marquess of Lothian
  2. ^ a b c d Lord Lothian, Il Pacifismo non basta, a cura di Luigi V. Majocchi, collana Biblioteca Federalista, Il Mulino, 1986 [1935], pp. 12-13, note introduttive, ISBN 88-15-01155-2.
  3. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 33748, 28 August 1931, p. 5616.
  4. ^ Alex May, ‘Kerr, Philip Henry, eleventh marquess of Lothian (1882–1940)’, Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2004; online edn, Jan 2011, accessed 15 July 2015.
  5. ^ Butler, p. 226.
  6. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 34727, 7 November 1939, p. 7493.
  7. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 34653, 11 August 1939, p. 5535.
  8. ^ Butler, pp. 152-153.
  9. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 31841, 30 March 1920, p. 3872.
  10. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 34989, 12 November 1940, p. 6489.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN69735789 · ISNI (EN0000 0001 2281 5014 · BAV 495/322657 · LCCN (ENn83138006 · GND (DE119297981 · BNF (FRcb119638001 (data) · J9U (ENHE987007275134705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n83138006